Il doping fa piangere un gigante

Il doping fa piangere un gigante Il doping fa piangere un gigante Hunter in lacrime, le, romene restituiscono le medaglie Roberto Contilo inviato a SYDNEY Adesso s�che il flagello-doping ha inzozzato anche Sydney 2000. Per�ché un conto è levare una meda�glia a tre oscuri pesisti bulgari e un altro è togliere di classifica la nuova stella della ginnastica arti�stica, la 17enne romena Andreea Raducan, un oro che gioved�scor�so era stato applaudito da centina�ia di milioni di persone. Perché non fa lo stesso effetto dire che è stato beccato positivo un ciclisto ceco oppure il campione del mon�do in carica di getto del peso, l'americano C.J. Hunter, il signor Jones marito di Marion, pronosticatissima regina dei Giochi australiani. E clamorosamente, in segno di protesta, la Romania ha deciso di restituire anche l'argento e il bronzo conquistati nella stessa specialità di Raducan (che potreb�be persino decidere di lasciare l'attività sportiva), da Simona Amanar e Maria Olaru, oltre che l'oro vin�to nel concorso gene�rale a squadre. C.J. Hunter, in effetti, non avrebbe comunque gareggiato a Sydney. Vincitore dei Trials di giugno, l'I! settembre aveva ri�nunciato al posto nella squadra Usa ufficialmente per colpa di un'operazione in artroscopia a un ginocchio. Adesso, però, le ragioni del suo forfait vanno necessaria�mente riesaminate: non soltanto è stato trovato positivo al nandrolone nel test effettuato il 28 luglio al meeting di Oslo, ma ieri si è saputo di altre sue tre positività nel corso della stagione. La rivela�zione del presidente della commis�sione medica del Ciò, Alexandre Da Merode, non è però servita a mettere con le spalle al muro l'armadio C.J. che, anzi, ha affer�mato la sua innocenza in una conferenza stampa sostenuta da�vanti a giornalisti di tutto il mon�do, incoraggiato soltanto dalla dol�ce moglie Marion. Hunter lo ha giurato: «Sono pulito e mi difende�rò con forza fino in fondo per dimostrarlo. Davvero non so cosa sia successo». Poi è scoppiato in lacrime e ha fatto un certo effetto vedere un omone di 150 chili che si asciugava il pianto con un fazzolettino di carta, consolato dalla propria metà (in tutti i sensi) che con fermezza ha preso la parola per dire: «Sono qui per dimostrare il supporto assoluto a mio marito». Un supporto che secondo alcu�ni potrebbe spingersi fino a un clamoroso ritiro dai Giochi nel caso in cui a C.J. venisse ritirato l'accredito da allenatore che gli permette di seguire dappertutto Marion a Sydney. E siccome ieri sera il direttore generale del Ciò Francois Carrard ha annunciato che il comitato olimpico statuni�tense ha requisito il prezioso pass al pesista squalificato, tutta l'Olimpiade è ora in attesa di vedere la risposta della Jones, peraltro attesa già nel corso della nottata italiana dalle batterie dei 200. Non mollerà: lo impongono gli sponsor e la grande sfida dei 5 ori da portare a casa. Anche per suo marito. Hunter, intanto, pro�verà a spiegare a chi di dovere come mai i suoi valori di nandrolone erano mille volte superiori al consentito. Sembra invece decisamente il prodotto di una grossa leggerezza il caso di doping della vincitrice del concorso individuale di ginna�stica. Nelle urine di Andreea Radu�can è stata trovata della pseudoefedrina, sostanza vietata dal Ciò ma non dalla Federginnastica in�temazionale. La colpa pare sia tutta del medico della Nazionale romena, Yoachym Oana, squalifi�cato fino ad Atene 2004: per cura�re un raffreddore avrebbe sommi�nistrato alla Raducan, che pesa 37 chili, compresse equivalenti a un trattamento per ima persona adul�ta sui 60 chili. Il fisico di Andreea non ha smaltito la sostanza ed è scattata la trappola. La versione è stata confermata ieri per il Ciò da Carrard: «La pseudoefedrina non ha dato alcun vantaggio competiti�vo alla romena. Le regole, però, sono uguali per tutti». Scortata da due poliziotti e da 5 membri della delegazione romena con in prima fila il baffo dell'ex tennista lon Tiriac, presidente del Coni di Buca�rest, la Raducan è stata sentita luned�sera dagli uomini del Ciò. La commissione medica le ha rico�nosciuto la buona fede, non le ha toccato l'oro a squadre e l'argento al volteggio a cavallo, ma le-ha chiesto indietro la medagha d'oro individuale per consegnarla alla compagna di squadra Amanar. Andreea Raducan ha pianto anco�ra più di C.J. Hunter e come lui non si è rassegnata: ieri sera ha sporto reclamo al Tribunale d'Ar�bitrato dello Sport che deciderà oggi. Sabato è il suo compleanno, vuole festeggiarlo a testa alta. Ritirato il pass ai marito delia Jones colto in fallo tre volte: «Ma io sono pulito» La sprinter potrebbe partire per solidarietà L'olimpionica Raducan è stata privata del titolo che aveva conquistato nella prova individuale Clamorosa protesta delle compagne di squadra, che rifiutano l'argento e il bronzo Il piànto del pesista C.J. Hunter. Sopra, un voltéggio della roména:Raducan

Luoghi citati: Atene, Oslo, Romania, Sydney, Usa