Il «bonus» sarà più ricco, rispunta il Tfr di Roberto Giovannini

Il «bonus» sarà più ricco, rispunta il Tfr Nella Finanziaria previsti ticket sanitari meno pesanti e maggiori sgravi per i figli a carico Il «bonus» sarà più ricco, rispunta il Tfr Iter più rapido per le successioni? Roberto Giovannini ROMA La Finanziaria 2001 non è ancora pronta lo sarà venerd�ma intanto il «bonus» fiscale per il 2001 sembra destinato a superare addirittura i 22.000 miliardi. Secon�do i conti del ministro delle Finanze Ottaviano Del Turco gli sgravi fisca�li programmati fino al 2000-2003 , toccheranno quota 60.000 miliardi. Mentre nelle stanze dei ministeri si mettono a punto i dettagli delle misure annunciate, domani ci sarà l'atteso incontro tra i sindacati confederali e il ministro della. Sani�tà Veronesi. All'ordine del giorno, ralleggerimento dei ticket sui far�maci. Nei progetti del governo c'è un lievissimo alleggerimento del ticket sulle ricette, pari al 2007o; Cgil-Cisl-Uil chiedono interventi più drastici. Vedremo. Intanto, la tanto attesa riforma della tassa di successione non do�vrebbe finire nella Finanziaria: se tutto andrà liscio (An minaccia battaglia) il progetto confluirà nel cosiddetto «collegato fiscale» alla Finanziaria 2000, ora all'esame del�la Camera. Una decisione, quella della Commissione Finanze di Mon�tecitorio, salutata positivamente, perché accelererà i tempi del varo del provvedimento. La norma con�tiene risparmi fiscali di 700 miliar�di di lire nel 2001 (a regime, 1.700-1.800). Tra le novità, l'aboli�zione della «imposta globale» (o «tassa sul morto»), il prelievo tra il 4 e il 200Zo che il fisco applica al valore complessivo dei beni in tran�sito sull'asse ereditario, prima della suddivisione in parti tra gli eredi. Aumenterà poi la soglia esente (a 350 milioni, un miliardo se il benefi�ciario in linea retta è un minore). Altro tema che diventerà di nuo�vo «caldo» è quello della riforma del Tfr e dei fondi pensione. Tutto fa pensare che le condizioni politiche leggi il drastico no di Confindustria e della Cisl rendano poco praticabile la ripresa del confronto a tre. In ogni caso, il governo pensa di far ripartire tra due settimane il confronto, e ha deciso di inserire nella Finanziaria una posta «simbo�lica» (100-200 mihardi). Quanto alla manovra, oltre agli interventi sulle aliquote Iipef, e sulle soglie di esenzione, dal primo gennaio la detrazione fiscale per ogni figlio a carico aumenterà fino a 540.000 lire. Oltre alla conferma del taglio del costo del lavoro dello 0,80Zo., per le imprese sotto i 300 mihoni di fatturato annuo arriverà una detrazione in conto Irap di circa 400-450.000 lire. L'Irpeg sulle nuove imprese dovrebbe diitunuire: il primo scaglione dovrebbe calare, nel giro di tre anni, al 1907o, con ima successiva riduzione dell' aliquota del 350Zo di uno 0,5^0. Le aziende del Sud potranno inoltre tornare ad assumere contando sul credito d'imposta. E c'è il pacchetto del ministro dell'Industria Letta: tra le misure, forfettizzazione fisca�le per le piccole imprese nei primi tre anni di vita, credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e " sviluppo, abolizione dal 2001 dell' aliquota media minima della «Dit» del270Zo. E ieri l'Esecutivo ha proseguito la consultazione delle parti sociali. Giudizi sostanzialmente positivi al�l'impianto della manovra sono giun�ti da praticamente tutte le organiz�zazioni sociali, anche se si attendo�no chiarimenti su singoli aspetti tecnici. Marco Ventini, presidente di Confesercenti, parla di ((imposta�zione positiva», ma chiede più deci�sione contro il caro-petrolio sottohneando che «c'è un contenuto impor�tante in questa direzione». Per Iva�no Spalanzani (Confartigianato) è importante fare un tavolo tecnico soprattutto per ridurre i cost�energetici, infatti «la piccola impresa paga l'energia il 30^) in più rispetto agli altri partner europei». Gohario Nieddu, presidente di Gna, ritiene che «siamo sicuramente sulla buo�na strada: sono state accolte molte delle nostre richieste». Vito Bianco, direttore generale della Confagricoltura, si dichiara invece «ancora parzialmente deluso, per�ché l'apicoltura non può assorbire quelle iniziative che sono caratteri�stiche di altri settori strutturati in modo diverso». Per il vicepresiden�te della Confapi, Flavio Pasotti, il giudizio «è positivo: abbiamo molto apprezzato l'accettazione da parte del governo della nostra richiesta di riduzione del costo del lavoro». Consensi anche dalla Lega delle Cooperative e dalla Federconsumatori, mentre è critica la Cia (Confe�derazione italiana Agricoltori). E se la Cgil precisa con alcune richieste aggiuntive il proprio s�alla Finan�ziaria, Cisl e Confindustria con Sergio D'Antoni e il vicepresidente Tognana ribadiscono le loro per�plessità e obiezioni. I NUMERI DEL TFR Tra �25.000 e I 27.000 miliardi di flusso l'anno: con poco meno del 70ZU della retribuzione annua dei lavoratori dipendenti il Trattamento di fine rapporto (Tfr), cioè la liquidazione, rappresenta un puntello essenziale per la previdenza integrativa ma anche un tesoro }er fondi e assicurazioni. Ecco In sintesi i numeri del Tfr: ;Aé(ÈftNTON AMENTO ogni anno, secondo le stime, vengono accantonati tra i 25.000 e i 27.000 miliardi di lire. mpCK UE IMPRESE: 1 nelle casse delle imprese c'è uno stock di Tfr pari a oltre 300.000 miliardi ma i! slio utilizzo non è ih discussione, considerato come fonte di autofinanziamento. LA PERCENTUALE DJ ftETRiBUZIONE: la quota annua di liquidazione è pari alla retribuzione annua complessiva (meno le erogazioni occasionali) divisa ?er 13,5 (il risultato sarebbe .41% ma diventali 6,910Zo perché una'quota dello 0,5?o va come contributo al fondo pensioni). ' PLATEA NTERESSATA: hanno diritto al Tfr oltre 14 milioni di lavoratori dipendenti. I lavoratori indipendènti (oltre 5 milioni) non hanno liquidazióne ma sono comunque interessati ad eventuali incentivi fiscali per la previdenza integrativa. .»~w»«,g«;w^w«»"w'iw:5wwiww

Persone citate: Flavio Pasotti, Nieddu, Ottaviano Del Turco, Sergio D'antoni, Spalanzani, Tognana, Vito Bianco

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