Cessioni Enel, chiusa l'istruttoria di Bruno Gianotti
Cessioni Enel, chiusa l'istruttoriaAdvisor e comitato interministeriale passano a Draghi il dossier sulle Genco Cessioni Enel, chiusa l'istruttoria Centrali sul mercato cominciando da Elettrogen Bruno Gianotti ROMA I consulenti e il comitato Enel-Tesoro-Industria hanno scelto: la pri�ma Genco, la società produttrice da dismettere dovrebbe essere Elettro�gen, 5348 megawatt di potenza, 1700 dipendenti, impianti a Monfalcone, Ostiglia, Fiumesanto, Tavazzano, Temi, Cotronei e Catanza�ro. Sarebbe la stessa indicazione (non ci sono però le conferme) già espressa nei giorni scorsi dai consu�lenti, le tre banche d'.affari Crédit Suisse First Boston, Lehman Brothers e Merrill Lynch, scelti dal comitato per le privatizzazioni isti�tuito al Tesoro per guidare la di�smissione degli impianti. Alla decisione manca il consen�so del comitato presieduto da Ma�rio Draghi, che si riunirà nei prossi�mi giorni e potrà dare il via libera alla vendita che segna un altro passo sulla via del privato. Elettro�gen, seconda Genco per dimensioni dopo Eurogen (la terza è Interpower), vale, stando alle prime stime, una cifra che oscilla tra i 2500 ed i 3500 miliardi ed ha già sul carnet una ricca Usta di preten�denti. Andrà sul mercato, insieme con le «sorelle» per rispettare i tetti di produzione fìssati dal governo. Il passaggio sarà veloce, come ha promesso la scorsa settimana l'amministratore delegato del�l'Enel Franco Tato ed a ruota segui�ranno le operazioni su Eurogen ed Interpower: la tabella di marcia prevede che almeno la prima opera�zione sia conclusa entro la fine del 2000. A quel punto l'Enel avrà ceduto 15 mila megawatt e ne produrrà ancora 3907o. Ma dovrà scendere ancora, perché il decreto sulla liberalizzazione del settore stabilisce che nessuno possa pro�durre e importare, dal 2003, oltre il 50*^ del mercato italiano. In lista per Elettrogen c'è già Edison, ma illustri pretendenti hanno già di�chiarato il loro interesse per il settore: oltre alle ex municipalizza�te di Roma, Torino e Milano, la Cir di Be Benedetti che si è alleate Con l'americana Southern Energy, Ge�mina, Sondel. Chicco Testa, presidente dell'ex monopolista elettrico, non dà indi�cazioni ufficiali, ma risponde indirettamente ad Antonio D'Amato sul tema di Infostrada, che Enel sta trattando con Vodafone attraverso ' Wind. Il presidente di Confindustria aveva sostenuto che l'Enel dovrebbe occuparsi di elettricità e non diventare una nuova Iri. «Llri comprava aziende morte per fare politica sociale: noi avremmo inten�zione di comprare aziende vivissi�me», replica Testa e aggiunge: «L' Iri lo faceva con fondi di dotazione dello Stato, noi con il capitale gene�rato dal nostro business». Infine Testa chiama in causa la privatizza�zione: «In Enel ci sono 30 mila miliardi di azioni detenute da priva�ti: compito del consiglio di ammini�strazione e del management è quel�lo di creare ulteriore valore. Mi semnra singolare che Confindustria chiede l'intervento dello Stato per ostacolare un'iniziativa impren�ditoriale». E l'argomento Infostrada conti�nua a restare caldo; i vertici incon�treranno nei prossimi giorni i segre�tari nazionali di Firn, Fiom e Uilm per fornire spiegazioni sulle tratta�tive con Wind. Ieri si è riunito il consiglio di sorveglianza di Mannesmann, la controllata di Vodafone che controlla a sua volta Infostra�da: ha molto probabilmente parla�to della trattativa, senza però far trapelare nulla all'esterno. Da Ro�ma arriva il commento di Vittorio Coleo, amministratore delegato di Omnitel: «Se questa separazione avvenisse, e dico se, credo che entrambe le aziende siano solide e dotate di un management robusto e quindi in grado di continuare a sopravvivere bene», ha dichiarato a margine dell'assemblea degli in�dustriali romani. «Infostrada ha spiegato Colao ha fatto una buona strategia di servizi di linea fissa e soprattutto di servizi Internet. Noi abbiamo da sempre avuto una strategia "mobile", siamo convinci che la comunicazione in mobilità sia la strada del futuro». Franco Tato
Persone citate: Antonio D'amato, Benedetti, Chicco Testa, Colao, Franco Tato, Genco, Merrill Lynch
Luoghi citati: Boston, Cotronei, Milano, Ostiglia, Roma, Torino
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