La Baraldini lascia il carcere per un ospedale

La Baraldini lascia il carcere per un ospedale Appello di politici e scrittori a Ciampi perché ie vengano riconosciuti i diritti della legge Gozzini La Baraldini lascia il carcere per un ospedale Tìrasferita nei prossimi giorni: sarà sottoposta a controlli clinici ROMA Noi prossimi giorni Silvia Baraldini sarà trasferita dal car�cere di massima sicurezza di Rebibbia a una struttura sani�taria pubblica romana, dove sarà possibile fare gli accerta�menti e le biopsie sulla calcifi�cazione presenta in una mam�mella. Un sospetto forte di tumo�re, per una detenuta che negli Stati Uniti, nel 1988, era sta già operata per un cancro all'utero, subendo l'esporta�zione dall'endometrio. Baraldini avrebbe voluto essere operata in una struttu�ra specializzata a Firenze, ma il ministero di Grazia e Giusti�zia aveva fatto sapere che non era possibile, anche in osser�vanza dell'accordo con il go�verno degli Stati Uniti in base al quale Baraldini ha potuto far rientro in Italia dall'ulti�mo carcere americano che l'aveva ospitata, quello di Danburv nel Connecticut. Ma il Guardasigilli Piero Fassino aveva fatto notare all'avvocato italiano di Baral�dini, Grazia Volo, che la dete�nuta avrebbe potuto essere curata in un ospedale roma* no. Non si sa quando il trasferi�mento verrà eseguito, proba�bilmente nei prossimi giorni, e il nome dell'ospedale e segre�to anche per ovvi motivi di sicurezza, oltre che di pri�vacy: il giudice di sorveglian�za ha già dato il via libera. Intanto, i Comitati per la Liberazione di Silvia Baraldi�ni si sono rivolti al presidente della Repubblica perché le vengano riconosciuti i benefì�ci di legge di cui godono tutti fili altrioetenuti italiani, queli previsti dalla legge Gozzini. Un intervento del Capo del�lo Stato è l'unica via percorri�bile, perché l'accordo sotto�scrìtto con gli Stati Uniti prevede che il ministro d�Grazia e Giustizia, quello allo�ra in carica e cioè Oliviero Diliberto, ma anche �futuri, e per l'oggi si tratta di Piero Fassino, non possano inoltra�re al Quirinale domanda di grazia, com'è loro prerogati�va. L'appello è stato rivolto a Carlo Azeglio Ciampi «quale garante della Costituzione», che all'articolo 3 prevede l'uguaglianza dei cittadini di fronte alta logge, e all'articolo 27 parla della funzione rieducativa della pena carceraria. Tra i firmatari, il premio Nobel Dario Fo e sua moglie Franca Rame, il sindaco di Palermo Leoluca Orlandoci poeta Edoardo Sanguinati, i giornalisti Lucio Manisco, Sandro Curri, Gianni Mina e Natalia Aspesi. Ieri, l'appello è stato firma�to anche dalla scrittrice Dacia Maraini: «E' giusto che anche nei confronti di Silvia Baraldi�ni siano usati gesti di clemen�za, visto che è colpevole di un reato di opinione, mentre tut�ti quelli condannati per terro�rismo in Italia sono fuori*. Silvia Baraldini dovrebbe terminare di scontare .la puna nel 2008, e in base all'accordo con gii Stati Uniti non può godere dei.benefici di legge provisti per gli altri detenuti italiani. E questo mentre negli Stati Uniti Bill Clintoto, in quello che gli opinionisti hanno soSrannominato come «l'anno ella clemenza», ha già grazia�to numerosi detenuti per ter�rorismo, alcuni dei quali, a differenza di Silvia Baraldini, si sono macchiati di delitti di sangue. ir. r.l Silvia Baraldini. condannila negli Usa per terrorismo eon dottnuta in Itala. dovrebbe finire la sua pena nel 2008