Otto granate per Juan Carlos

Otto granate per Juan Carlos Otto granate per Juan Carlos La polizia sventa un attentato a Hemani Gian Antonio Origbi MADRID Per la seconda volta in soli 3 anni, la «Ertzaintza» , la polizia regionale basca, ha sventato un attentato degli indipendentisti basco-spagnoli dell'Età contro il Re Juan Carlos. Come nel *97 al «Guggenheinu di Bilbao, an�che ien mattina l'occasione è stata l'inaugurazione di un mu�seo, quello del grande scultore basco (e amico del Monarca l Eduardo Chillida a Rakalde, tra Hemani e San Sebastian. Ed anche questa volta con granate: 8 lanciarazzi caricati, regolati da un timer e puntati contro il «Chillida-Leku» che il Re di Spagna doveva inaugurare alle 12. La «Ertzaintza» ha scoperto i micidiali ordigni appena mez�z'ora prima. Che l'Età si stesse preparando a dare il benvenuto al Re non era un segreto per nessuno. Da giorni i muri di Hernani, la capitale politica dei terroristi baschi, erano pieni di sinistri manifesti con su scrit�to: «Hemani ex da Espainia, Kanpora», cioè «Hemani non è Spagna. Fuori». Al centro del manifesto le foto di Re Juan Carlos (che è, oltre capo dello Stato, anche capo delle forze armate, a cui la Costituzione affida il compito della indissolu�bile unità della Nazione I e del premier popolare Aznar. EdHemwJ, w paesino dj.is mila abitanti, a 9:chilonuan da San Sebastian, è la capitale polisca,da sw»pr«^dell' Età; «Euskal Hemtàrrok» (Eni, la coalizione elettorale dei terrori�sti baschi, ha conseguito infalli. nelle ultime municipali del 1999, una percentuale elettora�le di ben il 49 "ft e 5.015 voti su 10.283. E sia il sindaco Merce�des Echebarria Aramburu, che C'i'.nanda i 19 vigili urbani e che si è rifiutata di assistere alla inaugurazione con «il re stranie�ro» , sia i 9 assessori sono tutti del braccio politico «etarra». Il ministero degli Intcmi ave�va proibito una minifestazione di protesta contro il Re convoca�ta a pochi metri dal museo dello scultore. Ma, soprattutto dopo l'arresto (martedil della direzio�ne politica non clandestina del�la organizzazione, e di quello di Inaki di Renteria, il capo milita�re dell' Età (venerd�sera 1. una reazione o un attentato era nell' aria. E infatti, già poco prima di mezzogiorno, un primo sinto�mo indicava che cera qualcosa che non andava. Per mezzogior�no era previsto l'arrivo sia di Aznar che di Schrtìder, in visita ufficiale in Spagna. Ma dei due statisti nemmeno l'ombra. Poi, mentre Juan Carlos inau�gurava lo spendido museo, le agenzie di stampa battevano la notizia del ritrovamento dei lanciagranate. Erano stato col�locati su di un monte che sovra�sta la zona, a 600 metri dalla «ChillidaLeku». L'ora che se�gnava il timer erano le 12. E le granate montate sui lanciamis�sili erano le micidiali «Mecar 33» da guerra, poi disattivate dalla polizia basca. Intanto, mentre la «Ertzaintza» caricava contro un migliaio di militanti di Eh che cercavano di avvici�narsi al museo, si susseguivano le dichiarazioni per cercare di smorzare il gigantesco eco inter�nazionale di un nuovo attenta�to al Re. Prima un comunicato che assicurava che le granate erano state lasciate per terra e non puntate sulla zona che in quel momento, in teoria, avreb�be dovuto essere la più vigilata di Spagna. Poi l'ammissione che si, le granate erano rivolte con�tro l'inaugurazione, ma che era�no state collocata «in modo affrettato» tra i periodici con�trolli delle forze dell'ordine. Az�nar e Schròder, non si sa mai, hanno fatto capolino alle 14, 30, giusto in tempo per la colazione offerta da Chillida. «Gli ordigni non erano offen�sivi, bens�servivano solo ad effetti propagandistici», dichia�rava nel pomeriggio, senza con�vincere nessuno, il ministro de�gli Interni Jaime Mayor Oreja. Ma resta il fatto che l" Eia. offensivi o no, ò riuscita a piazzare dei lanciarazzi proprio dove, in quel momento, avreb�be dovuto trovarsi il «cuore dello stato». Una dimostrazione che la dice lunga sulla capacità milita�re e la «geometrica potenza» di una organizzazione che, solo da dicembre, ha subito ben 64 arresti di suoi importami mili�tanti in clandestinità. «La mostra è una meravi�glia», dichiarava nel pomerig�gio in tv, sorridente come s«inpre, il Re. Scoperte mezz'ora prima che il sovrano inaugurasse un museo con Aznar e Schroeder Vendetta dell'Età dopo l'arresto del suo leader Il re e la regina di Spagna, il premier Aznar. il cancelliere Schroeder e altre personalità nel giardino del Museo Chillida

Luoghi citati: Bilbao, Hemani, Madrid, Spagna