Washington: temiamo rappresaglie in Italia

Washington: temiamo rappresaglie in Italia iEUiU^SiClREDmOCCO ILSALUTO ALLA MADRE POI L'INIEZIONE Washington: temiamo rappresaglie in Italia Dopo l'esecuzione di Barnabei. Roma: nessun pericolo Francesco Grignelti RGttA L'esecuzione capitale di Rocco Derek Barnabei è ormai alle spalle. Ma la mobiUtazione delle piazze, le veglie, le polemiche politiche, e anche un certo antia�mericanismo di ritorno, hanno impressionato le autorità Usa. Al punto che qualche minuto prima che fosse ufficializzata la notizia dell'avvenuta morte di Barnabei, il Dipartimento di Sta�to americano, da Washington, diramava un'allarmata nota: «In Italia ignoti hanno minaccia�to rappresa^Ue contro i cittadini statunitensi nel caso in cui Bar�nabei fosse giustiziato. Sebbene non sia stato possibile determi�nare la credibilità delle minac�ce, consideriamo prudente av�vertire i cittadini americani af�finché prendano i provvedimen�ti cautelativi che ritengono ne�cessari». Fonti dell'ambasciata di via Veneto confermano (mentre da Washington precisano che gli avvertimenti sono stati ricevuti da organi di stampa statunitensi in Italia), ma insieme ridimensio/ nano l'allarme: «Nei giorni scor�si le minacce ci sono state. Noi le abbiamo registrate e girate al Dipartimento di Stato. Li. come in ogni caso analogo, od è anche questa una routine abbastanza normale, hanno rilanciato. Semphcemente i cittadini americani sono stati invitati alla pruden�za». Anche a Firenze, dopo che nella notte è giunta alla redazio�ne della «Nazione» una telefona�ta di minacce contro gli Usa, il locale consolato ha inviato fax e e-mail di allarme a tutti gli americani del circondario. La telefonata, a nome tk-lle «Briga�te combattenti comuniste», è arrivata alle 1.45. Secondo gli inquirenti, considerata l'ora, è sicuramente collegabile al caso di Barnabei, ma non è giudicata preoccupante. Comunque inda�ga la Digos. Il comunicato americano è stato però accolto in Italia con stupore. Il sottosegretario alla presidenza, Enrico Micheli, l'ha bocciato drasticamente: «Ritengo die sia un fatto sor�prendente e di straordinario cattivo gusto perché l'Italia è una nazione di grande civiltà, ohe casomai ha un eccesso di tolleranza e tutte le manifesta�zioni di questi giorni, le veglie, sono state manifestazioni di grande pietà e di grande tolle�ranza. Voglio sperare che que�sto comunicato, questo avviso, sia il frutto di qualche funziona�rio più realista del re». Ha aggiunto il ministro degli Esteri, Lamberto Dini, che pro�prio ieri concludeva la sua visita a New York, dove ha partecipa�to all'assemblea generale dell'Onu: «Micheli ha fatto bene a dire che gli italiani si comporte�ranno correttamente in una si�tuazione come questa». Il titolare della Farnesina «Oggi è una giornata triste, abbiamo fatto tutto il possibi�le, al limite dell'interferenza» nell'occasione ha dimostrato grande diplomazia: più che un avvertimento, ha detto, quello dol Dipartimento di Stalo vuole essere un «annuncio pubblico» per informare i cittadini ameri�cani in Italia di quello cho è successo in questi ultimi giorni e che «c'è stata molta emozio�ne» per il caso Barnabei. «Mi pare che sia un caso di routi�ne che non merita un ulterio�re commento», ha detto Dini. Se non c'è allarme, c'è invece grande emozione il giorno dopo l'esecuzione. Il consiglio regio�nale toscano ha invitato in Italia la madre di Rocco, la signora Jane Barnabei, per continuare la lotta alla pena di mone. Hanno suscitato scandalo le pa�role di Jovanotti contro gli Usa «tanto progrediti in economia, ma sottosviluppati sui diritti umani». Sono insorti i radicali e Forza Italia per contestare il cantante. Anche i deputati Enzo Fregala e Alberto Simeone, An. hanno criticato «l'uso strumen�talo ed elettorale fallo dai Ds e dalla sinistra in genere del caso Barnabei». i i ^i. —i i i Barnabei saluta al telefono ia madre Jane. Sa già che la Corte Suprema ha respinto' sia la revisione del processo che ia sospensione dell'esecuzione Rocco viene portato nella stanzetta dove c'è il «lettino della morte» .'italo-americano pronuncia le sue ultime parole: «Ti amo mamma; ti amo Craig... Amo tutti voi: Fabrizio, Patrizia, Tony... Continuate questa lotta, lo muoio davvero innocente, ma »a verità verrà fuori» Viene legato al letto. Gli viene inserito in vena l'ago dell'iniezione ietaie »'.iMWju.VMMjwW»waiMjii.iiBMiiiyi ni, in u innpinHui awt'uwwt" il» iimi»n.i» 11 hiihhj. •L'ora Indicata è quella italiana. In Virginia il fuso orario è indietro di sei ore ni ■IMWWilUilUJIlllllWI."""'*' l ,1,111,1 ^w^^fi^eiii^pgwwMmiiW'i i.' IL. Constatato il decesso, il corpo viene messo in una cassa e fatto uscire dal carcere. Rocco Derek Barnabei sarà sepolto con i suoi nonni materni a Bromail, nei pressi di Filadelfia (Pennsylvania) piWJBi'Mi.W