Don Mazza: la mia pqrroichia nel Villaggio

Don Mazza: la mia pqrroichia nel Villaggio Don Mazza: la mia pqrroichia nel Villaggio Dice messa in una stanzetta, con Petrucci chierichetto Gian Paolo Ormanano SYDNEY Don Carlo Mazza arrivò nello sport ai Giochi di Seul 1988. come cappellano degli azzurri. Don Mazza aveva 46 anni e si considerava ancora, da bergama�sco di oratorio, sportivo pratican�te: calcio, ciclismo, pallavolo, at�letica. Credeva ir. un certo sport bello e reno. Si scopr�quasi subi�to sbalordito: lo sport era anche doping, denaro, sesso. Adesso sta a Sydney, e intanto è diventato direttore presso la conferenza episcopale dell'ufficio pr la Pa�storale dello sport. Fa sempre il cappellano olimpico. Dice dui lo sport è cambiato ancora, rispetto a quello di Seul: in meglio. Lo dice con colore, cosi che viene da chiedergli se non sia invece cam�biato lui. inteso come don Carlo Mazza. Facendosi tollerante, comprensivo. Dice di no: «Sono cambiati loro, sii atleti. Più maturi, più alleni i alle buone cose della vita. Non pochi atleti si aprono con me, offrono i loro problemi grossi alla mia attenzione, magari an�che ai miei giudizi'. Si confessano? «Abbastanza sposso. E fanno anche la comunione. E magari mi chiedono di non concludere la nostra frequentazione con la conclusione della manifestazio�ne olimpica, magari por un matrimonio, e poi per un batte�simo». Lei dice messa? «Ogni giorno, nel pomerìggio avanzato, in una stanzetta delle nostre. La domenica anche il mattino presto. In media assi�stono una trentina di persone. Le dita di una mano bastano e avanzano per contare gli atleti a messa. Otto su trecento e passa, di italiani. Percentuale di certe parrocchie disertate. Però attenti, intenti. Dico di Brembilla, Rosolino, Merìsi del nuoto, la Cacciatori del volley, alcune ginnaste: sono i miei ospiti più fissi. Uso per l'eucari�stia vino italiano. Ogni tanto Petrucci, presidente del Coni, mi fa da chierichetto». Qualcuno di questi atleti ha posato per foto nude, o comunque svestite e la Cac�ciatori è la vamp azzurra massima. «Pare che siano esigenze nuove. Non mi pronuncio, qui Manten�go una certa venatura ottimisti�ca. Sono tutti, in linea di massi�ma, più liberi, più sciolti, ma anche più attenti di una volta ai valori della coscienza». Parlate di doping? Potreb�be essere un grave peccato moderno degù sponivi. «Non ne parliamo. Però parlia�mo di qualcosa di più: la fami�glia, il futuro, la vita tutta». Ci sono atleti che convivo�no senza essere sposati. «Diciamo che si parla anche di questo. Rispetto alla prima del�le mie mie quattro Olimpiade onesti atleti sono più sollecitati da denaro, impegni, show busi�ness, occasioni. Però si sono come affinati, hanno fatto mag�giori esperienze di vita, hanno costruito dentro di loro cono�scenza e coscienza. A Seul ero pessimista sui giovani, ora sono ottimista. E sono cambiato io perchè sono cambiati loro». Don Mazia con il nuotatore Rosolino

Persone citate: Carlo Mazza, Gian Paolo Ormanano Sydney, Petrucci

Luoghi citati: Brembilla, Sydney