Danza nel nome di Balanchine

Danza nel nome di Balanchine Danza nel nome di Balanchine IL 2000 è l'anno d�Balanchine. Rimasto fermo un anno, toma il Festival Torino Dan�za e toma nel nome di uno dei più grandi coreografi del 900: George Balanchine. E degno ambasciatore del genio russoamericano è il Miami City Ballet di Edward VilleUa. Giunto alla sua dodicesima edizione, il festival sembra avvialo stabilmente sulla stra�da della biennalilà. Fermo nel 1997, nel 1998 si è svolto a settembre nel nome di Mauri�ce Béjart che ne fece l'occasio�ne d�un' aulocolebrazione con alti e bassi. E ora toma e celebra il signore del neoclassi�cismo novecentesco. Organizzato da Rejjio, Co�mune d�Torino e con il soste�gno della Regione Piemonte, si incentra intorno a tre diversi programmi balanchiniani del�la compagnia americana il fe�stival che apro formalmente i battenti il 20 settembre per proseguire sino al 5 ottobre al Teatro Regio. E accanto a que�sto nucleo forte ecco altre quattro compagnie in program�ma ai Piccolo Regio e al Cari�gnano, e un contomo di incon�tri e proiezioni video. Insieme al New York City Ballet (diretto da Peter Martìns) e al San Francisco Ballet (diretto da Helgi Tomasson), il Miami City Ballet è uno dei massimi depositari del credo balanchinìano. Como Martins e Tomasson, Edward Villolla, nato nel Que008 e figlio di italoamerìcani, è stato un danzatore di sfolgo�rante bravura negli anni d'oro del New York City Ballet, quan�do tutta la città artistica si inchinava davanti a Mr. li., come veniva chiamato nel mondo della danza Balanchi�ne; è stato interprete inegua�gliabile di brani che Balanchi�ne ha creati per lui come «Rubìes» o «Tarantella». La sua compagnia ha fatto del repertorio balanchinìano un prezioso fiore da sfoggiare al�l'occhiello; ma in realta il Mia�mi City Ballet è anche un luogo dove s�sperimentano nuovi lavori di giovani coreografi cos�come si conservano titoli «sacri» dell'800. L'avventura artistica del Miami City Ballet prende il via nel 1986 quando un gruppo di intellettuali della Florida invi�tò Edward Viilella a lasciare New York e fondare la compa�gnia. Che in pochi anni di vita, con un centinaio di persone fra tecnici e ballerini e un budget d�dieci milioni di dollari, è diventata una istituzione im�portante non soltanto a livello nazionale. Quando, quattro an�ni fa, la Biennale di Lione ha decìso di raccontare l'epopea della danza americana del 900, per testimoniare del neo�classicismo made in Usa ha chiamato proprio il Miami Ci�ty Ballet. Danza nel nome di Balanchine

Luoghi citati: Como, Lione, New York, Piemonte, San Francisco, Torino, Usa