E' il caso ad accendere la genialità

E' il caso ad accendere la genialità MECCANISMI MENTALI E' il caso ad accendere la genialità SECONDO una suggestiva indicazione della ncuropsicologia, la creatività, intesa come capante di produrre idee originali in modo intuitivo, dipenderebbe soprattutto da proprietà caratteristiche dell'emisfero cerebrale destro. Ma il problema della localizzazione di questa importante funzione montale è in realtà lontano dall'essere risolto e numerosi contributi dallo diverse discipline neuroscientifiche forniscono nuovo prospeitive. Alcuni studi recenti sui movimenti dell'occhio denominati "saccadici", suggerirebbero che al�l'origine d�caratteristiche fondamentali della creatività, quali l'imprevedibilità o la capacità intuitiva, vi sarebbero delle proprietà (diffuse» del sistema nervoso centrale, che operano sulle percezioni sensoriali prima che esse diventino coscienti. Il neuropsicologo Carpenler e la sua équipe del Laboratorio di Fisiologia deH'Università d�Cam�bridge hanno studialo per anni i movimenti saccadìci dell'occhio e le aree della corteccia cerebrale che sono implicale in questo tipo di risposte. Ogni volta che nel nostro campo visivo compare un oggetto gli occhi compiono un movimento rapidissimo su di esso, detto "saccade", per poi tornare airatlivìtà cui erano intenti. S�tratta d�una funzione impercettibile ma fondamentale che ci consente di decidere inconsciamente che cosa del mondo estemo è degno della nostra attenzione. Carpenler ha tuttavia osservalo che mentre il movimento saccudico in sé è brevissimo (dura soltanto 30 millesimi di secondo), tra la presenta�zione dello stimolo visivo e il movimento dell'oc�chio passano in inedia ben 300 millesimi di secondo (circa dieci volte la durata del movimen�to). Inoltre, se si misura questo iniervallo d�tempo die precede la reazione (detto 'latenza') in numeroso prove successive, s�osserva una variabilità delle risposte cosi ampia da non poter essere imputata al «rumore» dei circuiti nervosi. Essa è il prodotto d�un'attiviià neuronale il cui scopo è proprio quello di variare casualmente le risposte inconsce del sistema nervoso cenirale ad uno stimolo estemo. Perché si è evoluto un meccanismo in grado d�produrre questa casuali�tà? In che modo una simile proprietà ha a che fare con la creatività? Il mondo attorno a noi è una continua fonte di stimoli, tutti dotali di una forza intrinseca. Per le immagini luminose, ad esempio, questa forza si esprime in termini di contrasto con lo sfondo. Per slimoli complessi la forza è data dalla loro capacita di suscitare ricordi intensi, paure o desideri. In ogni istante, ogni volta che volgiamo il nostro sguardo, le nostre azioni o i nostri pensieri in una certa direzione, ne abbiamo inconsciaiiiento accantonati infiniti altri. Il filosofo inglese Alfred North Wliilehead già un secolo fa parlava doU'esperienza come di un processo di contìnue scelle inconsapevoli tra stali poseibìli. Se rispondessimo sempre nello stesso modo allo stesso slimolo, non solo la vita sarebbe estreninmento noiosa, ma con ogni probobililà non scopriremmo mai nulla d�nuovo. Posti d�fronte ad una serie d�segnali (ìniremmo per focalizzare ìnstìnlivamente la nostra alien zione sempre sul medesimo. Gli esperimenti d�Carpenler invece dimostre�rebbero che il cervello è in grado di variare casualmente l'etichetta cho indica l'importanza di una sensazione in ingresso. Ciò consentirebbe di bilanciare in parte la forza intrinseca d�cui sono dotali gli stimoli in relazione alla nostra storia, d�riequilibrare la probabilità che tutti vengano, por cosi dire, considerali degni d'atten�zione. Quante volto ci ò accaduto che provando e riprovando a risolvere un problema non ne trovassimo la soluzione e un istante dopo, senza cho apparentemente nessuno degli elementi a nostra disposizione fosse cambialo, riuscissimo a «vedere» la situazione in una luce completa�mente diversa ed a venirne a capo in un attimo? Lo psicologo americano Jerome Bruner sostiene che la (registrazione delle condizioni slabili da una parte, e l'esplorazione dell'imprevcdibilo e del sorprendente dall'altra, sìa il crogiolo in cui s�forgia l'inlellìgonza umana». Insomma: anche so �processi ncurofìsiologici attraverso cui ciò avviene sono ancora oggetto di studio, lo osservazioni sui tempi di reazione nei movimenti saccadici suggeriscono fortemente resistenza, nel cervello umano, d�meccanismi proposti a creare Imprevedibilità, una proprietà del pensiero che sombra essere alla buse di ogni processo mentalo intuilivo. FrancoscoSomajni Stefano Benzeni

Persone citate: Alfred North, Jerome Bruner

Luoghi citati: Cam