Federalismo, ultimatum di Regioni e Comuni di Gigi Padovani

Federalismo, ultimatum di Regioni e Comuni Federalismo, ultimatum di Regioni e Comuni «Varate la riforma». La Lega: non ci basta, blocca la devolution Gigi Padovani inviato a MOMA Fedorallsmo. forse ó In volta buo�na. A cinque giorni dalla ripresa del (liballilo alla Cumern. marte�dì, della riforma-siralcio che dove cambiare sei articoli della Costitu�zione (dal 114 al l IO) por ridormi�rà la strulturu dolio Stato, il siste�ma delle autonomìe locali ha tro�vato un accordo in extremis per presontnru lo sue proposto. Sia i governatori delle Regioni (di Polo e Ulivo) sia il prwsidonus doll'Anci. il sindaco diessino di Firenze Leo�nardo Domenici, «incordano su un'ipotesi di riforma federalista che potrobbo ridefiniro radical�mente i potori decisionali dol Pae�se. Un modo oncho per togliere ogni valoro politico ai roforendum sulla devolution promossi dalla Lega al Nord, sui quali ai devono esprimere Piomonlo, Lombardia o Veneto. L'hanno subito capito i presidenti dei Consigli regionali del Carroccio, che invoce sparano a zero sul lavoro dol Parlamento o dicono di ossero pronti «Ilo barricalo contro il progetto dol cenlrcsinistni. Mentre i leader dolla Casa dello Libortà a Bari rilanciavano un Bossi non più schieralo contro il Sud, ieri a Roma ò stata una giunuita convulsa jHjr tulli i rappnrsonlanti dogli enti locali impo?;nati in una serio di riunioni per are pressing sui Palazzi della politica. Se in via Parigi, alla sede della Conferenza dolio Regioni, Enzo Ghigo ha dovuto faUcare tutta la in ittui.i por convincere i governatori più rioliosi o trovare un'intesa con Comuni o Provinco, da Palazzo Giustiniani, ospiti dol prosidonlo del Senato Mancino, i presidenti dei Consigli regionali invoco corcavano di trovare un rioquilibrio tra ixitore osocutivo (i pnisidonli ciotti dal popolo) e le assembleo olcltivc (che dovranno presto riscrivere gli statuti regio�nali). Mancino ha riconosciuto lu consistenza dolio loro affonnazioni o si è appollaio «alla sensibilità del legislaUire». Il logislaloro capirà? Resta da dimostrare che tutta questa azio�no di «lobbing». ovviota do Comu�ni e Province l'incontro di Domod nici per l'Anci e Rio (tipi) con lo m-.idrnif della Comiìissionc Ai ari costituzionali della Camera, Jorvolino e proseguila da Ghigo od Emtni riosca a superare i voti incrociali sul federalismo, cho si mescolano con lo altro tniostioni aperto in Parlamento, dal conflit�to di interessi alla leggo cloltoralo. Ora però, come dicono Ghigo ed Emmi, le divisioni sono supera�to. E questo aumenta, al di là delle minacce lanciate dalla Lega, il potere contrattuale dogli enti locu�li. «E' stata una giornata molto importante per il federalismo; Re�gioni, Comuni e Province fanno fronte comuno jier lanciare la sfida federalista». In verità, i govornatori hanno faticato non jx)co a trovare questa posizione, spinti anche dall'aitivismo di Do�menici. Francesco Storace, il presi�dente dol Lazio di An cho già il 3 agosto scorso fu l'unico non aveva firmalo il dociunento comu�ne dello Regioni sul federalismo, si e convinto ud accollare la linoa della presidenza dopo ire ore di discussione a porto chiuse. Cosi alla fine, soltanto in serata, è uscito un documento unitario, nel quale c'è puro un riconoscimento allo «status» di Roma, «capitale della Repubblica» su richiesta di Storace -, che dovrebbe essere inserito nella Costituzione Cosi come irrompono nel nuovo Slato federale le 14 (o foreo dieci, si vedrà) «città motropolilanc». Infi�ne, accantonato il progetto di creare a Roma una Camera delle Regioni (sulla quale proprio Alle�anza nazionale non è d accordo), nascerà un nuovo otganismo in ciascuna regione, che sarà discipli�nato dai nuovi siatuti il Consiglio delle autonomie locali, composto da sindaci e presidenti delle Pro�vince. Un modo per arginare il «neocenlralismo regionale», sul quale hanno ancora ieri posto 1 accento gli amminisiralori locali meridionali in un convegno a Bari. Come si vedo, un complesso quadro istituzionale e politico, nel quale però il federalismo di�venta materia di dibattito concre�to, fauo di articoli di legge e di emondamenii. Uno dei punti più imjwrtanli sarà l'avvio dell'auto�nomia finanziario, con la modifi�ca degli articoli 118 o 119 della nostra Carta fondamentale. Il nuo�vo testo cos�recita: «I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autono�me». Saranno dunque quattro i livelli decisionali del nuovo Sta�to? La parola passa al Parlamen�to: in questi pochi giorni che mancano al 19, i govemalori ten�teranno l'inujossinile per convin�cere Casa della libertà e centrosi�nistra a volare il loro progetto. D'accordo anche Storace che ottiene di inserire lo status di Roma capitale Prevista anche la nascita delle città metropolitane Governatori ed enti locali per la prima volta insieme portano in Parlamento la loro modifica della Costituzione Eni;© Ghigo, di Forza Italia pretidont* dolla Regione Piomomc e leader dei •Governatoriitaliani

Luoghi citati: Bari, Lazio, Lombardia, Roma, Veneto