Giustiziato Barnabei: «Muoio da innocente»

Giustiziato Barnabei: «Muoio da innocente» Giustiziato Barnabei: «Muoio da innocente» L'iniezione alle 3,05: «Mamma ti amo, la verità emergerà» Andrea di Robliant comspondenle da WASHINGTON Ieri notte, quando in Italia era�no già le tre mattina, Derek Rocco Barnabei è morto per iniezioni letale nel carcere di Greensville dopo il no della Corte suprema all'ultimo ricor�so presentato in estrema istanza dai legali del Cundannato italoamericano. Le speranze di una sospensione in extremis si erano spente nel corso di una giornata sempre più cupa. Ieri mattina la Corte suprema già aveva respin�to una prima petizione, presenta�ta tempo fa alla luce di alcune irregolarità durante il processo del 1995, Rimaneva la seconda richie�sta di sospensione, che i legali dello studio Covinglon 6Burling avevano presentato in mat�tinata, dopo il no della Corte d'appello a Richmond, Riguarda�va la manumissione dei reperti in mano all'ufficio della procu�ra. La risposta della Corte è arrivala alle sei di sera mezza�notte in Italia quando manca�vano appena tre ore all'esecuzio�ne. I legali avevano anche presen�tato una petizione al governalore della Virginia. James Gilmore l'unico che poteva decidere spontaneamente di fermare l'esecuzione. Ma alla luce degli attriti che c'erano slati nei gior�ni scorsi tra la difesa e l'ufficio del governatore, un segnale di clemenza era staio sempre consi�derato improbabile. All'interno del carcere di Gre�ensville il macabro protocollo che precede ogni esecuzione è andati avanti inesorabilmente durante la giornata. I familiari di Barnabei la madre Jane e il fratello Craig sono rimasti con lui fino alle tre del pomeriggio. Poi hanno dovuto lasciare il penitenziario (cosi prevede la legge della Virginia). Barnabei ha trascorso le sue ultimissime ore con i! confessore, Jim Gallagher, che ha fatto i preparativi per i funerali e la sepoltura, che avverrà in Pennsy vania. Alle sei del pomerig�gio, tre ore prima dell'ora fissa�ta per l'esecuzione, gli è stalo servito il suo ultimo pasto. Bar�nabei aveva scelto un menù tra i 28 che vengono serviti nel carce�re di Greensville, ma il portavo�ce del penitenziario Larry Traylor ci ha detto che il condan�nato ha chiesto alla direzione di non divulgarlo. Dopo il pasto, i secondini hanno cominciato a preparare il condannalo per l'esecuzione: doccia, ultimi conforti spiritua�li, primo sedativo. Nel frattem�po sono arrivali al carcere i sei testimoni scelli dalla direzione del carcere da un pool di volonta�ri, più i quattro testimoni della stampa (Associated Press, Rich�mond Times Dispatch, VirginianPilot e la tv locale WAVY-TV IO). Uscendo dal carcere prima dell'esecuzione Jane Barnabei ha detto che suo figlio avrebbe voluto regalare i suoi oreani: «Derek sperava che il suo cuore potesse servire a qualcun altro e che un organo potesse essere donato ad un bambina italiano. Ma gli è stato spiegalo che è vietalo donare organi contami�nati dal veleno dell'iniezione letalei. Barnabei sarà sepolto nel ci�mitero dove riposano i suoi nonni materni vicino a Philàdelphia. Sua madre ha detto ai giornalisti che avrebbe voluto essere creina«o. «Ma questo non lo posso farnon me la sento, voglio seppellirlo cosi com'è e come vuole la tradizione». Intanto il Dipartimento di Stato ha diffuso un avviso ai cittadini americani che si trova�no in Italia, mettendoli in guar�dia sulla possibilità di rappresa�glie per l'esecuzione di Derek Rocco Barnabei: minacce di vio�lenza sono state rivolte contro cittadini americani. II Dipartimento di Stato agli americani in Italia: state attenti alla rappresaglie LE CAMERE DELLA MORTE Derek Rocco Barnabei steso su un letto stretto^ da cinghie poltre il muro l'addetto incaricato di spingere il bottone che inietta in vena la soluzione mortale composta da: Sodium Thiopentai Pancuronium Bromide Potassium Chloride Vicino al condannato ■^ un medico per sistemare Z Z yl * ^ fJhd -X ^ M ,/ la siringa Nella stanza -. à anche il cappellano Stanza riservata ai genitori di Sara Wisnosky, la ragazza uccisa ■Ji Un vetro permette ai testimoni di assistere all'esecuzione ma di non essere visti dal condannato \/ TESTIMONI [| Estratti a sorte da I una lista d�persone che hanno ofterto la aropria disponibilità. Rappresentano varie categorie (alcuni si occupano di questioni giudiziarie) e sono stati approvati dalla famiglia della vittima e da quella del condannato: David A. Work, macchinista; Joseph R. Scarra, specialista in impronte digitali; \ Michele A. Major, assistente legale; Stephen \ P. Keer, docente nel programma di giustizia criminale; Meianie D. Doud, psicologa; Gregory William, ingegnere I Giornalisti esperti di cronaca giudiziaria che seguono 'I le esecuzioni capitali: Bill Baskerville, corrispondente dalla Virginia dell'agenzia AP, Matt Dolan del VirginianPilot*; Frank Green del Richmond Times-Dispatch*; Andy Fox della rete Wavy-Tv 10* [* testate locali dalla Virginia] H \ s z /' Il gelido annuncio del portavoce del carcere«Era calmo, non ci sono state complicazioni»

Luoghi citati: Italia, Richmond, Virginia, Washington