«E' un passo nella giusta direzione» di Maurizio Molinari

«E' un passo nella giusta direzione» «E' un passo nella giusta direzione» Prodi: ma ora dobbiamo attendere l'impatto sui listini Maurizio Molinari inviato a VERSAILLES L'Europa salma la decisione del�l'Opec all'unisono con la Casa Bianca, parla di «passo nella giu�sta direzione» anche se i toni sono ispirati a una fori» prudenza in attesa di vedere se basteranno 800 mila barili in più a far scende�re il prezzo attorno ai 25 dollari, rispetto ai 33-34 aliuali. Il venìce dett'Ecofin si è con�cluso ieri nel Trìanon Palace con gli occhi puntali sulla grigia palaz�zina sul lungo Danubio dove ora in corso il vertice dell'Opec. Le indiscrezioni saudite su un possì�bile aumento di 1-1,5 milioni di barili ritirate d�primo mattino nella sala delle conferenze del Trianon avevano fatto ben spera�re. «Un milione in più sarebbe la cifra giusta» azzardava it mini�stro del Tesoro, Vincenzo Visco, mettendo però subito te mani avanti: «Aspettiamo, gli arabi so�no imprevedibili». «Se finirà dav�vero con un aumento di 1.5 milio�ni in più ci sarebbe da organizza�re una cerimonia di ringraziamen�to girando tutti in fila attorno at Trìunon» aggiungeva in maniera colorita il ministro dette Finanze, Ottaviano del Turco, esprimendo gli umori che circolavano netta riunione fra i quindici ministri economico-finanziari dell'Ue. Pro�di auspicava una «decisione sag�gia». , Poi t'Ecofin si è chiuso a riccio per due ore. Durante la tavola rotonda con una pattuglia di tecni�ci ed economisti su «come sarà l'economia europea fra 10 anni» i ministri chiedevano in continua�zione agli sherpa notizie da Vienna. Lo spagnolo Rodrigo de Rato ha avuto anche un breve scatto nervoso con un suo collaboratore. «Non possiamo dire nulla, siamo in attesa detta loro decisione noi il nostro passo lo abbiamo già fat�to», ricordava il ministro francese Laurent Fabius durante la confe�renza stampa conclusiva. Salutati i ministri e concluso il vertice, Fabius e Prodi sono torna�ti da soli al Trianon proprio quando da Vienna arrivava l an�nuncio degli 800 mila barile. Rapi�da consultazione e quindi è stato Prodi a parlare a nome della Commissione Europea sulla falsa�riga dai risultali dett'Ecofin; «Si tratta d�un passo nella direzione giusta anche se aspettiamo d�vedere quale sarà 1 impatto sui prezzi del mercato». Ovvero: il segnate è positivo ma quello che conta è che ii prezzo scenda davvero e in tempi streitissimi. «Prendiamo atto con soddisfazio�ne di questa decisione presa a Vienna continua Prodi che risponde alta posizione di apertura con i Paesi produitori che qui a Versailles era stata presa con il comunicalo d�sabato sul greg�gio». Il dialogo fra Uè ed Opec èia strada da seguire per governare la crisi presente ed evitarne di pros�sime, ma sul lungo e medio termi�ne la strategia dell'Unione guarda altrove. «Restono i nostri impegni sottolìnea il presidente della Commissione per migliorare la concorrenza net settore, diversifi�care le fonti d�approvvigionamen�to, ridurre la dipendenza energeti�ca delle economie europee e svi�luppare fonti alternative d�encr?ia». I segnati di fumo a distanza ra l'Ue e l'Opec appaiono rassicu�ranti e Proai aggiunge: «Il caro petrolio ci preoccupa ma non bloccherà la crescita dell'Euippa, non c'è allarme perché a fronte di un piccolissimo aggiustamento dello sviluppo dello 0.2-0,3";. i dati sono ancora superiori a mieil�ipotizzati pochi mesi fa». «L eco�nomia europea va bene conclu�de Prodi e dobbiamo avere fiducia in noi e nel nostro futuro». Parole rassicuranti, pronunciate a fianco di un Fabius sorridente. l.'Ecofin si chiude in un clima diverso da quello in cui s�era iniziato. «L'Opec ha risposto co�me speravamo spiega un funzio�nario della (Commissione al no�stro comunicato». «Siamo di fron�te ad un incremenlo complessivo della produzione commenta Vin�cenzo Visco sulla via del ritorno in Italia superiore a quello alleso. serve a migliorare le aspeltaiive ed a calmierare il mercato». Ora però In parola passa ai merca�ti finanziari, saranno loro a dire se BOO mila barili in piu basteran�no a invertire verso il basso la corsa del gregeio. Non tulli sono otiimisti. T Berlino it ministro dei Traspon» tedesco, Reinhard Kliinmt, ha definito «insufficien�te» l'aumento della produzione di greggio ed ha chiesto ali'Opec d�cominciare da subito «a fare qual�cosa di più altrimenti lu tensione di queste settimane non s�allente�rà». Se cosi dovesse essere i Quisidici son pronti a tornare in cam�po. Il mandato dato alla Francia, presideme di turno dell'Ue, di «far sentire la voce dell'Europa» e l'avvertimento di Prodi a «nuove decisioni attive verso l'Opec» pen�dono come una spada d�Damocle sui rapporti con �Signori del Greggio. Visco: «L'incremento complessivo è superiore alle attese Servirà a calmierare i prezzi di mercato» Klimmt. ministro tedesco dei Trasporti «L'aumento non basta l'Opec deve fare di più altrimenti la tensione non si allenterà»

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