Va a caccia di esotismo la Biennale di Lione

Va a caccia di esotismo la Biennale di Lione NEL MONDO Va a caccia di esotismo la Biennale di Lione Protagoniste le contaminazioni tra Occidente e Sud del Mondo Guido Curio DARTAGE d'exotisme: il tìtolo suona bene in francese e in solo due parole riesce a comu�nicare il senso della quinta Biennale d'arte di Lione dedicala alla contaminazione in atto tra l'ar�te contemporanea occidentale e la produzione ariìstico-artigìanale dei Paesi del sud del mondo, dall'Africa allo Papuasia. A dire il vero, il curatore Jean Hubert Martin, un analogo Incontro di esotismi l'ave�va già proposto nel 1989otTganizzando al Centre Pompìdou d�Parigi la rassegna Maqiciens de la Tene. Anello in quell occasione le opere di afiermati artisti contemporanei era�no provocatoriamente accostato ai lavori tprimìiivi» di sconosciuti arti�giani-sciamani del Terzo mondo. I.a Biennale in corso non può tuttavia essere considerata una ba�nale riedizione della rassegna parigi�na di dieci anni fa. Nel semplicissi�mo allestimento, delimitato soltan�to da giganteschi tendoni blu appes�alle altissime capriate di ferro della splendida Halle Tony-Gamier, gli accostamenti tra lo opere mettono in risalto come e quanto oggi non esista più. di fatto, un'arte occiden�tale, perché artisti cinesi, indiani, sudamericani, australiani nei loro sposiamomi nomadici hanno fatto nascere un nuovo magma culturale in cui si fondono elomenti esieiici e sociali un tempo abissalmente lon�tani. E' una dialettica ira High and Low evidente anche a livollo di moda e di costume che si può cogliere addirittura per strada nel dinondors�di piercing, tatuaggi, tagli rasali dèi capelli e treccine rasta. Il percorso d�visita, sinuoso e labirintico come le stradine d�un suk, ma di facile e chiara percorribi�lità e leggibilità, accosta lavori le autori) sulla baso d�paradigmi temaliei definiti da un'equipe cfantropologi. Si incomincia, non a caso, da Esolìzzare e si proseguo con Incar�nare, Clonare, Tatuare. Maschera�re, Abitare, Magiare, Amare, Cam�biare, Combattere, Soffrire. Morire. Idolatrare. Pregare, Interpretare, Predire e cos�via. Nel settore dedicato al tema del Morire, lo scheletrino con garofani rossi in testa di Maurizio Cattelan (che insieme a Ontani, è uno dei solo due italiani inviiatil ò collocato accanto alla lugubre giostra di caval�lini mummificati del gruppo Semefo, costituito da otto artisti messica�ni. L'emotiva videoinstallazione dell'iraniana-newyorkese Shirin Noshat. intitolata Kiipturc-rapimento, è collocata di fronle alle tele ricama�te dall'egiziana Ghada Amt-r. e ac�canto s�staglia il gigantesco mui neo-pop della coppia londinese Gilbonfr Georee. Grazie alla forza eversiva di que�sti accostamenti iransculturali la Bionnaledi Lione s'impone come un appuntamento da non perdere, or�mai in grado di competere alla pan con la madre di tutte le Biennali, ((uella di Venezia, e sopratlutto con le decine di analoghe manifostazion�sorte negli ultimi dieci anni a Istanbul, Berlino, Kvvanju in Corca, oan Paolo del Brasilo. l'Avana. Shongai, Taipoi. Sidney. JohannesbutTg, Santa Fé, Moss in Svezia. «Dessous la salle du monde» di Raoul Marek, a Lione Quinta Biennale d'arte contemporanea Lione. Halle Tony-Gamier Oranomardom 12-19. ven 12-22 Fino al 24 settembre.

Persone citate: Halle Tony-gamier, Jean Hubert Martin, Maurizio Cattelan, Moss, Ontani, Raoul Marek, Shon, Tene

Luoghi citati: Africa, Avana, Berlino, Istanbul, La Salle, Lione, Parigi, Svezia, Venezia