«Primo, ridurre le tasse»
«Primo, ridurre le tasse» «Primo, ridurre le tasse» La ricetta del presidente di TotalFinaElf intervista IL greggio a 30 dollari è troppo caro», sostiene Thierry Desmarest, presidente del colosso TotalFinaElf, Che si augura che l'Opec aumenti le sue quote e che venga al più fresia revocalo l'embargo nei confronti ileiIraq Il vostro gruppo ha da poco annuncia�to risultati semestrali record proprio in corrispondenza con rimpcnnata delle quotazioni del greggio provocan�do l'ira dei camionisti. Come spiega questo fatto? «Innanzitutto non bisogna mai dimenticare che opt-riamo in una economia di mercato, e io credo che questo ciò sìa una fattore prevalentemente kjsìuvo per lo sviluppo dell'economia. In realtà "economia d�mercato è wmpre ben accetta quando consente d�ridurre t prezzi mentre viene contestala quando provoca aumenti, in tema di petrolio occorre essere chiari: non sono certo le compagnie die decidono �prezzi, non ne hanno i mezzi. Solo l'Organizzazione dei paesi produttori. l'Opec, può incidere sulle quotazio�ni. Io, comunque, sono perfeitamenie cosciente delle difficoltà che questi aumenti stanno provo�cando tra i consumatori in particolare tra gli utenti professionali e me ne dispiaccio. Ma se il prezzo dei prodotti petroliferi è troppo allo, oggi e dal lato dell'imposizione fiscale che bisogna intervenire». Ma le compagnie sono veramente inte�ressate ad una riduzione delle quota�zioni? «Paradossalmente, e prego di credermi, noi non facciamo il tifo per prezzi tanto alti, preferiamo la stabilità. Spésso, infaui. a fasi di fortissima crescila seguono fasi di depressione. E a 30 dollari il barile ora è troppo caro», Qual è il prezzo ncorrelto»? «Noi abbiamo sempre delio che una quotazione ideale dovrebbe essere compresa fra i 15 ed �20 dollari, livelli che da un lato non creano proble�mi alle economie internazionali e che dall'altro assicurano una buona competitività ai prodotti petroliferi. Se la tensione attuale si prolunga per troppo tempo in certi paesi le cresdta potrebbe infatti risentirne». Intravede spiragli? «Le capacità mondiali di produzione di petrolio sono utilizzate al 97*i è dò è notevole. Fortunata�mente non c'è però una penuria di prodotto, c'è invece una situazione di carenza di scorte per quanto riguarda il gasolio e l'olio combustibile, mentre le scorte d�benzina sono più o meno su livclb normali La situazione però non potrà cambiare sino a quando l'Opec non deciderà di immettere più materia prima sul mercato. Ma visto die ormai l'inveroo è alle porle e che bisogna ricostituire le scorte la normalizzazione della sìluazionc non avverrà da un giorno all'aliro. Sarà un pnxjesso lento, che durerà diversi mesi». C'è il rìschio di un imminente nuovo shock petrolifero? «Se l'Opec prenderà decisioni ragionevoli ci sono liuti gli elementi per evitarlo. I paesi produtlori sostengono che non è nel loro interesso provoca�re uno shock a medio termine, lo apersi the trovino rapidaraenie il modo per aumentare rapidamente la loro capacità produttiva». Se la domanda aumenta l'offerta potrà tenere lo stesso passo? «A breve termine in margini di manovra sono molto ristretti. Ma non dunentichianio che un certo numero di paesi ha la propria capacita produttiva bloccala por ragioni polìtiche. E il caso dell'Iraq su cui da IO anni pesa l'embargo deca-uito dalle Nozioni Unite Cl�americani rifiutano ogni mediazione, ma per l'equilibrio del mencaio mondiale la soluzione migliore non può essere quella di tenere ancora fuori dai giochi il paese che controlla la seconda riserva di greggio più grande del mondo». copyoght Le Monde Desmarest: «Sbagliato continuare a mantenere l'embargo contro l'Iraq» T| Thierry Dosmareit. precidente di TotalFinaElf
Persone citate: Desmarest, Thierry Desmarest, Thierry Dosmareit
Luoghi citati: Iraq
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