Terapia-choc per la moneta in caduta libera

Terapia-choc per la moneta in caduta libera Terapia-choc per la moneta in caduta libera Gli 11 pronti a 4ntervenire sui mercati». Allarme sul petrolio Maurizio Mollnari inviato a VERSAILLES Il club dell'Euro tenia di risollevaro le sorti della moneta unica paventando la possibilità di un intervento diretto della Banca Cen�trate Europea sui mercati finanzia�ri. E per convincere l'Opec ad aumentare la produzione di greg�gio ha in serbo per oggi una mossa tutta politica: l'Europa parlerà con una sola voce ai signori del petro�lio. «L'intervento è una carta a no�stra disposizione in ogni momen�to» ha dichiarato il ministro del�l'Economia e delle Finanze france�se, Laurent Fabius, a conclusione della riunione dell'Eurogruppo, I irecisando che «i governi di conrontano» e poi spetta «alla Banca Centrale Europea la responsibililà di lanciare ogni lipo di operazione finanziaria». Il vice-presidonle del�la Beo, Crislhian Noyee, seduto a fianco di Fabius e del commissario europeo agli Affari Monetari Fedro Solbes, ha marcato il suo assenso ripetendo la frase concordata: «L'inlervenlo resta a nostra dispo�sizione in ogni momento». Fabius ha negalo di essere «ambiguo» e rifiutalo di dire esplicitamente co�sa intendere por «iniorvenlo» ma l'emergerò della possibilità da par�te della Beo di comprare Euro sui mercati per risollevarno le sorti vendendo riserve in altre valute si è potuta intuire da quanto dichiara�to da alcuni ministri seduti attorno al tavolo della sala delle conferen�ze del Trianon. «Questa sera avrete un segnale forte» aveva preannun�ciato Solbes. «Servo un intervento coordinalo per confermare ai mer�cati che la crescita in Europa c'è» ha poi dello il ministro delle Finan�ze belga, Didier Reynders, mentre l'austriaco Karl Heinz-Grasser (ve�ra mascotte della riunione grazie ai suoi soli 31 annil ha specificalo; «E' chiaro che serve un intervento ma questo non è ancora il momen�to di farlo». Come dire: la decisione è presa, se e quando sarà lo decide�ranno a Francoforte. L'annuncio di Fabius sull'inter�vento è stato fatto nella conferenza stampa serale e non figura nelle 16 righe finali della Dichiarazione deLl'Eurogruppo. Ma ne è la chiave di lettura. «L'Eurogruppo e la Bce riaffermano la loro comune preoc�cupazione recita il testo per una quotazione della moneta unica che non rispecchia i forti fondamentali economici dell'area Euro e segui�ranno da vicino la situazione» per�ché «un Euro forte è'nell'interesse dell'area dell'Euro». La riaffermazione dell'interesse comune per l'Euro forte è anche una bacchetta�ta sulle dita al cancelliere tedesco. Gerhard Schroeder, per le sue re�centi dichiarazioni sui benefici che l'Euro debole comporterebbe per l'industria. «Non commentiamo le frasi degli altri perché altrimenli faremmo notte», ha detto Fabius con voluto sarcasmo in riferimento alle parole di Schroeder. Per l'Eurogruppo dunque «la crescila rimane robusta» ma non manca l'invilo ad «affrettare le riforme strutturali per incrementare il potenziale di crescita dell'Euro» anche se «gli sforzi di consolidamento dei bilan�ci e di riforma, soprattutto nel settore fiscale, sono a buon punto». «Servono riforme sulle questioni finanziarie, dell'occupazione e del�la concorrenze» ha poi lenulo a sottolineare Fabius. Nelle ire ore e mezzo di serrata tavola rotonda fra i Paesi dell'Euro l'altro tema in cima all'agenda è stato il caro-petrolio «fonte di forte preoccupazione». Le decisioni uffi�ciali saranno annunciate solo oggi, al termine del Consiglio informale dell'Ecofin a cui partecipano anche Paesi fuori dall'Euro (Svezia, Gran Bretagna e Danimarca). Ma l'orienlamento prevalente secondo quanto trapelalo è duplice: sul fronte esterno forte pressione con�giunta come Europa nei confronti dell'Opec; sul piano interno nessu�no sgravio fiscale, come aveva anticipalo il presidente della Com�missione Prodi. «Qualcuno fra noi sostiene che le decisioni già prese dall'Opec comportano risposte eu�ropee» anticipa Fabius. Il ministro spagnolo è più esplicito: «Abbiamo al vaglio decisi passi congiunti». Quello austriaco va olire e antici�pa: «Prevale fra noi la decisione di non delegare più agli Slati naziona�li i rapporti con l'Opec ma di affrontarli colleilivamenle. come Europa». Da qui la possibilità di delegare a Fabius la Francia è presidente di turno dell'Ue i contatti con il segretario generale dell'Opec, il nigeriano Lukman, a partire «da subilo», visto che i produttori di greggio si riuniscono domani a Vienna. Dove non è escluso che Fabius possa volare appena concluso l'Ecofin. «Il no�stro sarà un intervento forte e coordinalo* promeite il ministro delle Finanze belga. Ed b previsto per oggi, in coincidenza con l'arri�vo da New York di Romano Prodi. Un'immagine del vertice in cono a Versailles: In primo piano il ministro francese Laurent Fabius ■^■'■if' ■**' -^ il presidente della Banca centrale europea. Wim Duisenberg