Clinton-Castro, prima stretta di mano di Andrea Di Robilant

Clinton-Castro, prima stretta di mano Clinton-Castro, prima stretta di mano Ma al vertice Onu cadono le speranze di accordo in Medio Oriente Andrea di Robilant f.0friMiim(l':cli-'Li WASHKIO lOtl C'i�",i.ata o non c'è siala la fatidica stretta di mano? A Sorpresa, Ieri manina, un flash della Heuier ha annuncialo che nella ressa del Super-vertice al Palaz�zo di vetro, tra la fine do! pranzo ufficiale offerto da Kofi Anna/i e la posa por la fotografia (fi rito, Hill Clinton e l'idei Castro si «ono stretti la mano e hanno scambi ito qualche cordialità prima di congedarsi. [/indiscrezione è subito diventata la notizia del giorno in un summit a traili sfuocato e appesantito dalle centinaia di discorsi, iCè stata una stretta di m,ino a uno scambio di parole», fia confermato un esponente doll'Onu, K una fonte della Casa Biam a ha precisato cho era Stato Castro ad avvicinare Clinton. La «stretta di mano» ha dominato i notiziari americani della mattina. Dopo quarant'anni un presi�dente americano aveva finalmente avuto un coniano diretto con l'idei Distro. Ci sarebbe stato un seguito? Era l'inizio del disgelo? Il prohlema è che nessuno aveva fatto in tempo a scattare una foto per documen�tare l'evento. E piano piano le fonti ufficiali hanno comincialo a ridimensionare l'episodio. Al briefing della Case Bianca, il portavoce Joe Lockhart, che prima aveva smentito rincontro, ha ammesso a malincuore: «Si sono trovati improvvisa�mente fianco a fianco in un corridoio e da veri gentiluomini si sono saluti stringendosi la mano e scambiando una frase o due. Nulla di sostanzioso». Insomma, il disgelo tra L'Avana e Washington dovrà aspettare. Ieri sera il presidente Clinton ha Offerto una cena al Metropolitan Musoum of Art per i dignitari presenti al summit. E Castro non c'era. Era nella lista (lej;li esclusi. (Ci sono Paesi che ci preoccu�pano ha spiegato P.J. Crawley, portavoce del National Security Council e non ci è sembrato il caso di invitarli ad una cena dove il padrone di casa è il presidente Clinton», Il ricevimento al Mei ha concluso una seconda giornata fitta di discorsi e lavori. Il Consiglio di Sicurezza ha tenuto un «vertice nel vertice» per cercare di rendere più efficaci le operazioni di peacekeeping dell'Onu. Il Segretario generale Kofi Annan vuole poter disporre di una l'orza ben organiz�zata e ben equipaggiata per poter intervenire con tempestività nei punti caldi nel pianeta. Nel documento finale che sarà approvato oggi dall'Assemblea i membri si impegnano a prendere le misure necessarie per creare una forza ben addestra�ta. Ma i dettagli rimangono fumosi e rimane aperta la controversa questione del finanziamento delle opera�zioni di peacekeeping. A meno di sorprese deirullima ora Clinton lascerà New York senza essere riuscito a far ripartire il negozialo tra israeliani e palestinesi. Dopo i colloqui avuti separatamente con Ehud Barak e Vasser Arafal al Waldorf Asloria, il Presidente ha deciso che non era il caso di prolungare gli incontri. «Ma sono fiducioso che ci sarà uno sforzo serio per risolvere le questioni che ancora rimangono sul tappeto nelle prossime settimane», ha detto. Israeliani e palestinesi si erano impegnati ad arrivare ad un accordo entro il 13 settembre, ma è chiaro che la data è destinata a slittare. Arafat aveva delio che in assenza di un accordo entro la data prefissata avrebbe proclamato unOateralmente l'indi�pendenza della Palestina. Il parlamentino palestinese si riunirà questo fine setUmana per decidere, ma l'impressione è che ci sarà uno slittamento dell'annun�cio per dare un'ultima chance al negoziato. Óra l'ultimatum sembra dettato soprattutto dalla ripresa dei lavori della Knesset ad ottobre. Barak vuole che si arrivi a un accordo prima che il Parlamento israeliano tomi a riunirsi. «Abbiamo ancora qualche settimana ha detto ieri il leader laburista speriamo di trovare un partner palestine�se con cui andare fino in fondo. Finora non lo abbiamo trovato. Ma la porta rimane aperta e noi speriamo ancora». Il due leader si sono incontrati alla fine del pranzo offerto da Annan La notizia come una bomba nei notiziari La Casa Bianca «Da gentiluomini si sono salutati»

Luoghi citati: L'avana, Medio Oriente, New York, Palestina, Sorpresa, Washington