Test rinviati a Medicina, inchiesta a Palermo

Test rinviati a Medicina, inchiesta a Palermo Test rinviati a Medicina, inchiesta a Palermo Il ministro: «Tempi rapidissimi» per la nuova prova Antonio Ravidà cofrispondente da PALERMO E' terremoto. Il caso della busta con i test per l'ammissione di 22 mila studenti nelle facoltà italiane di medicina e chirurgia che avrebbe dovuto restare chiusa è esploso con la violenza di un sisma. Sono già state aperte tre inchieste, mentre il presidente della commissione palermitana di accesso alla fa�coltà, il fisiologo professor Gio�vanni Zummo, autore della «gaf�fe» che secondo lui non è affatto tale, respinge le dure accuse del ministro dell'università Orten�sio Zecchino, prima parla di possibili sue dimissioni e più tardi le esclude categoricamen�te con un perentorio: «Non me ne vado, ho pienamente ragio�ne». Zummo, anzi, parla più o meno di una manovra del mini�stero per coprire l'inadeguatez�za dei test che ora dovranno essere rielaborali. Fra un'accu�sa e l'altra, sul banco degli imputati alla fine rischia d�trovarsi l'università come isti�tuzione. La prova è slata annullala in lutti gli atenei italiani dal mini�stro Zecchino marted�slesso, quando, dopo la manomissione di una delle 1150 buste recapita�te a Palermo, lo slesso professo�re Zummo aveva avvertilo il ministero dell'inconveniente. E Zecchino, furente, aveva imme�diatamente invalidalo lutto, es�sendo venula meno l'indispen�sabile segretezza. I test erano stali prodotti a Bologna in mo�do automatizzalo. Un'inchiesta, aperta dal mini�stro, è slata affidala all'ispetto�re generale Antonello Masia che e atteso stamattina a Paler�mo. Un'altra è del rettore di Palermo, Giuseppe Silvestri (parla di buonafede e di inciden�te di percorso) su invilo che gli è slato rivolto all'unanimità dal senato accademico da lui convo�cato ieri pomeriggio slesso in seduta straordinaria e urgente. La terza inchiesta l'ha avviala come atti relativi la Procura della Repubblica, che ha incari�cato i carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria di farsi conse�gnare dal professor Zummo tut�ta la documentazione necessa�ria per ottenere un quadro di chiarezza sull'accaduto. «Vedre�mo il da farsi», ha risposto il procuratore aggiunto della Rejubblica Paolo Giudici ai giomaisti che gli domandavano se intendesse interrogare qualcu�no. Il magistrato ha aggiunto: «Non mancano certo le persone a cui chiedere le informazioni, ma al momento è prematuro ipotizzare reali». Il rettore Silve�stri, in sintonia con lui e Zum�mo, ha spiegato che la busta è slata aperta in considerazione di alcune difficoltà Inter irelative emerse sulla procedura da seguire e che comunque è stala subito richiusa Una scelta, in ogni caso, della quale Zummo ha informato il ministero. Cosa c'è di verosimile e accettabile, di opinabile o censurabile in lutto questo dovrà essere accer�tato dalle inchieste in corso. Intanto il senato accademico palermitano ha espresso «il più vivo rincrescimento per i gravi disagi» causali agli studenti che stavano per affrontare la prova di selezione e al ministero. In effetti gli studenti dovranno attendere chissà quanto per ci�mentarsi sui nuovi test. Insom�ma, una autentica «pagina ne�ra» per l'università. Anche la Procura apre un'indagine Il rettore difende i docenti «Bisognava chiarirealcuni problemi»

Persone citate: Antonello Masia, Antonio Ravidà, Giuseppe Silvestri, Paolo Giudici

Luoghi citati: Bologna, Palermo