Frigo: sulla giustizia silenzio inquietante di Paolo Colonnello

Frigo: sulla giustizia silenzio inquietante Amnistia e indulto fermi a Palazzo Madama Frigo: sulla giustizia silenzio inquietante Paolo Colonnello mìlàncT l dete«Il 17 riple pro1 pen«Dimeil giuproceD'Amb«L'ucertezprescrSe troppe polemiche fanno mal? alla giustizia, il silenzio cho da un po' di tempo accompagna il mondo dei tribunali rischia di diventare assor�dante. Almeno cosi la pensa il presi�dente dei penalisti italiani, l'avvoca�lo bresciano Giuseppe Frigo che, dopo la decisione d�ieri in Senato d�congelare il dibattito su amnistia e indulto, rilancia a tutto campo par�lando di «silenzio inquietante» sui temi generali della giustizia, e di un pericolo «sordina» che potrebbe anche favorire «colpi di mano». A cosa si riferisce l'avvocato Frigo? In jiorticolaro alla mancala appmvaziono, alla Ca�mera, delle nonm1 di attuazione della rifonna dell'artico�lo III della Costitu�zione, meglio noto come giusto proces so. E poi all'oblio dei provvedìnicnti di amnistìa e indul�to che, come si ricor�derà, in giugno e luglio infuocarono non solo il dibatlìto politico ma lo slosso carceri che ora minacciano nuove proteste, come han�no già annunciato i detenuti d�Rebibbia per il 17 settem�bre. Infine, secondo Frigo, «si parla solo di singoli episodi, non delle questioni generali della giuslizia senza rendersi conto del detorionimcnto del sistema nel suo comples so, del fatto cioè che si affennano somuro più prassi giudiziarie contra�rie alle leggi». E' davvero cosi preoccupante la situazione? «Frigo dovrebbe essere più preciso commenta il procurato�re milanese Gerardo D'Ambrosio da chi proverrebbo il pericolo d�colp�di mano? Clio significa? Non voglio entrare in polemica con lui ma mi sembra cho lutti sappiano come stanno andando le coso». E cioè? «Sappiamo tulli da tempo che lo nonno ni alluazìone dell'orticolo III. approvale in Senato immodiuta mente, sono femie alla Camera percW non c'è accordo tra le forzo polìiìcho sul testo approvato dal Senato. E tutti sappiamo che la maggioranza d�governo alla Came�ra è esigua, e cho spesso si formano anche maggioranze irasveisal�quan�do si tratta dei problonu della giusti�zia». Il Capo della procura muanosc è duro per lo mono come il suo «avversario» anche se con ben altri obiettivi. In particolfire su amnistia o indulto. «Su questo problema io stesso avevo fatto una relazione a luglio prevedendo cho se si fus . approvato l'indulto a 3 anni, no avrebbero beneficiato 80.000 con�dannati definitivi, tra detenuti, semienuti partono teste» alisti nticato usto esso» brosio nica za è la zione» lìberi, affidati ai servizi sociali, ecce�tera. E questo non ci sta bone, fnistrerebbe il lavoro svolto fin qui dai tribunali e comprometterebbe anche il lavoro futuro. Bisognerebbe altrontaro il problema diversamen�te: cioè limitare l'indulto a un ahnbe il provvedimento d�amnistia ai reati con pena non superiore ai 4 anni, escludendo sìa dall'uno che dall'al�tra i reali di grande allarme sociale, già compresi nel pacchetto sicurez�za. La verità è che un progetto minimale non trova favorevoli colo�ro che vorrebbero l'amnistia anche per i reati d�corru�zione e falso in bi�lancio e un indulto fino a in; anni Tul�li credo capiscano die in questo moiiieiuounpiowedìmento di amnistia e indulto sarehne pc co popolare: ci sono le elezioni in vista. Di cosa s�meravì�glia Frigo?». Ma la diversità di vedute tra il Capo della Procura più fa�mosa d'Iudia e il presidente dei pena�listi italiani, non fi�nisce qui. L'avvoca�to Frigo infatti se la prende con i politici accusandoli di disìmpegiio, «iniziato con i referendum sulla giustizia» e proseguito sui provvedimenti di am�nistia e indulto. Ma n per chiedere al più presto che venga posto mano alla separazione delle carriere dei magisiniti, per eviure, dice, casi (omo (lucili del ptn Piercamillo Davigo che «dopo anni d'impegno come pubblico rumisi ero s�ricicla come giudice nello stesso distretUi». Rispo�sta di D'Ambrosio: «Non vedo cruale danno potrebbe provocare il collega Davigo, visto che finirà in una sezio�ne d'Appello che non potrà certo occuparsi delle sue inchiesto. Diversumenle Davigo diventerobbe super incompatibile con �processi Le leggi •jull'incoinpatibìlità esistono già Per quanto riguarda la separazione, io mi dichiarai fin da principio favo�revole a quella dello funzioni e se non si è fatta questa rifonna è proprio perché alcune forze ben identificato hanno spinto furtementó per la separazione dello carriere». Dal canto loro �penalisti annun�ciano una mobilitazione. La sottimana prossima incontreranno il Guar�dasigilli Fassino per chiedeigli di schiorars�sul giusto processo. Le ultoriori strategie verranno definite al congresso m Cattolico previsto jer fino mese. Mentre D'Ambrosio ancia un monito: «Chi vuole che rimanga questo slam d'incertezza i ut un io alla giustizia non sono certo i magistrati e i ritardi non servono a nessuno. Ma con tutto queste dilazio�ni emerse un unico dato oggettivo: il rischio della prescrizione». l detenuti «Il 17 ripartono le proteste» 1 penalisti «Dimenticato il giusto processo» D'Ambrosio «L'unica certezza è la prescrizione»