Buena Vista Social Club: come sono adorabili i vecchietti della musica cubana di Gabriele Ferraris

Buena Vista Social Club: come sono adorabili i vecchietti della musica cubana Buena Vista Social Club: come sono adorabili i vecchietti della musica cubana EINAUDI manda in libreria la cassetta del film wendersiano «Buena Vista Social Club», allegandola a un volumetto, «Sogno all'Avana», contenente un'intervista di Mi�guel Bamet all'elnomusicologa Mariaesa Linares, e un testo di Vincenzo Messina che raccoglie le confidenze e i ricordi dei vecchi musicisti cubani «mira�colali» da Wim Wenders e dal suo complice Ry Cooder: sorri�denti memorie raccolte in occa�sione del concerto che i vegliar�di del Buena Vista hanno tenuto a Roma, til'a presenza del Papa, per la Giornata Giubilare dei Malati. Messina tratteggia, con rimmodiatezza del racconto in presa diretta e il fascino di aneddoti che sono già storia, una vicenda artistica, ed uma�na, davvero straordinaria. Una sorta di favola moderna. Senza l'intervento, nel magi�co 1997, di Wenders e Cooder. è infatti probabile che Ibrahim Ferrer avrebbe terminato la pro�pria esistenza facendo il lustra�scarpe, attività che praticava dagli Anni Sessanta, quando la sua pro�mettente carriera musicale fu stronca�ta dalla crisi dei mis�sili e dal conseguen�te isolamento inter�nazionale del Paese castrista: e pochi, in Europa e negli Stali Uniti, avrebbero potuto (o voluto) ascoltare Compay Segundo, Omara Portuondo, Ruben Gonzales, Eliades Ochoa e vari altri vecchietti terribili che oggi lo RfCENGabFer show business ha richiamalo in attività sull'onda del successo del film di Wenders e del disco prodotto da Ry Cooder. Un film e un disco, «Buena Vista Social Club», che hanno rivelato al pubblico di massa il tesoro della musica cubana tradizionale, in�nescando una reazione a cate�na: la quale, come tulle le IONE ele ris reazioni a catena, comportava alcuni rischi che si sono puntualmente verifi�cali. La «febbre lati�na» che affligge l'estate del Duemila è l'esito più reconte, e fastidioso, di una moda che potrebbe riservarci, in futuro, altre sgradevoli novità. Da Cu�ba e dintorni ci sono infatti piovuti addosso troppi prodotti d'occasione, che hanno come fine ultimo la massiccia vendita di dischi e l'istigazione di «treni�ni» e analoghi deplorevoli in�trattenimenti per villaggi-va�canze. Davvero prezioso è inve�ce il patrimonio rivolato dall'operazione-Buenu Vista Ma è un potrimonio che non stupisce più di tanto chi abbia avuto la ventura di froquonlan.' l'Avana in tempi non recenti, e dunque non sospetti. All'inizio dogli Anni Novanta al Salon Rosado quasi ogni sera potevi ascoltare l'orchestra di Elio Revé padre (Rové è stalo il più grande, ed è morto tragicamente prima di poter benoficiaro di'UV'ffetto Social Club), e in qualsiasi localino c'orano trii e quartotti di vecchierelli che, dopo aver suonato «Comandante Che Guevora» e •Guantanamora» a beneficio dei turisti, cavavano della loro c.hitarro musiche straordinarie, che i turisti non sapevano ossero son, e danzon, e bolero, e nsm ba, e tulle le altre grandi musiebe di Cubo di cui adesso stra�parla qualsiasi deejay radiofoni�co ma che ali epoca, fiiori dal�l'Isola, nessuno 0 quasi conosce�va. I turisti non sapevano; poro s'incantavano e ordinavano un altro mojito, e i vecchierelli ricevevano buone mance in dol�lari. Chiunque, d'altra parte, potrebbe ben comprendere che cosa rappresenti la musica per la cultura dol popolo cubano visitando una dello scuole del�l'Avana dovi.' centinaia di ragaz�zini imparano, fin dalle elemen�tari, a suonare. Ogni ragazzino che esce da quelle scuole poi ivlibe insegnare qualcosa a un diplomalo della Berklee Eppu�re, nelle classi di chitarra i bambini si esercitano con stnimenti senza corde; le corde di chitarra, a Cuba, sono merce rara come ogni altra merce, peraltro a causa dell'emborgo. E i ragazzini/intono di suona�re, mimando gli accordi sulle chitarre senza corde. Quando gli capila per le mani una chitar�ra con le cordo, e festa grossa. Wenders e Cooder, nscopren do e Incendo conoscere negli Stati Uniti e in Europa i grandi macsiri dimenticati della più pura tradizione cubana hanno certo compiuto opera merito ria: peccato elio analogo risulta�to non abbiano ottenuto a Cuba All'Avana, in realtà, anche oggi i vecchi eroi del Buena Vista li conoscono in pochi; al massi�mo, per i teenagers incerti tra orgoglio rivoluzionario e alletta�menti capitalistici, sono «quelli che hanno suonalo con gli Orishasi. E i ragazzoni della Cuba di domani, al turista italia�no, chiedono ansiosi notizie su Ramazzotti, Jovanotti o «los Odio Cebo Tros». Ovvero, per loro e nosl io scorno, gli HHII. DAL FILM AL LIBRO, PER RACCONTARE UN PREZIOSO PATRIMONIO. UN ANTIDOTO CONTRO LA FEBBRE LATINA CHE AFFLIGGE QUESTA NOIOSA ESTATE DEL DUEMILA Da Compay Segando a Ibrahim Ferrer, i grandi interpreti del folclore «salvati» da Wim Wenders -O Buena Vista Social Club, a cura di Vincent Messina, pp 100 con il film di Wim Wenders, Einaudi Stile Libero, L. 35.000 LIBRO E VIDEOCASSETTA Compay Segando, il volto ormai più celebre del «Buona Vista Social Club», il complesso di musica cubana che deve il suo successo internazionale al film di Wenders, ora proposto in videocassetta da Einaudi RfCENSIONE Gabriele Ferraris