Caro Siciliano, non ha senso questa gita ad Amsterdam

Caro Siciliano, non ha senso questa gita ad Amsterdam Caro Siciliano, non ha senso questa gita ad Amsterdam «Touché» di Pietro Grossi, un esordio consigliato dal critico: come i giovani «cannibali», cerca di forzare la realtà per farsi ascoltare, ma non lo assiste la lingua IL CASO Angelo Guglielmi TRE ragazzi arrivano a Am�sterdam: parcheggiano e si dirigono verso piazza Dam Sono un poeta, un musici�sta, un pittore in viaggio (d�piacerei pei l'Europa (l�accom�pagna anche un giovane fotogra�fo), lutti e tre. anzi lutti e quat�tro, mollo ('.iovani. mollo famo�si: molto telici Fin (pii hanno toccato (sostato ai Ibiza, Avigno�ne. Parigi t ra mare sesso, droga, smemoramenti, estasi e incanti. Ora sono a Amsterdam: i tre entrano in piazza Dam affollata di gente e di caffè In un angolo una occasionale banda sia strim�pellando «qualche nota leggera». 11 ragazzo musicista raggiunge la band s�impossessa della chi�tarra e «pizzica le corde por trovare la perfetta accordatura Piano piano lo note escono più decìse e trottano tra la gente, irretita dalla musica divina L'aria della piazza s�fa sempre più rarefatta e lascia spazio a una nebbia di musica che avvol�ge tutti e che accompagna tutti in mondi lontani, al di là della realtà». Il ragazzo pittore strap�pa il pennello a un pittore di strada e chiude gli occhi. «Olian�do l�riapre la mano sta traccian�do una linea che in breve si tramuta in figura... muove la mano in caroselli cromatici pie�ni di magia. Intorno a lui si torma un gru ^xi di persone. rapite dalla bellezza del dipin�to ». Il ragazzo-poèta «estrae dalla tasca un blocchetto di splendido carta bianca o una fascinoso penna stilografica. Le persone lo osservano scrìvere, alzare gli occhi al cielo, fumare il suo joint, strappare un foglio dal blocco, gettarlo a terra...». Un ragazzo giovane e ben vestito si inginoccnia e *lo raccoglie. Kinume affascinato dalle forti paro�le di (niella breve poesia. . Parole (be parlano di vita, di infinito, di psicanogia, di magìa, di rabbia, d�felicità, di qui e di ogni dove, di Altroquando e di lutti i mon�di... di morte». Ecco, ho voluto dare un pezzo (un branoi quasi in diretti del romanzo perché esprime il tono che impronta la fattura del tot to La stessa lemeraria Impudici zia troviamo in ogni pagina, la stessa sfrenata incontinenza Che (posso) pensarne' (e la do�manda che mi rivolge Enzo Sici�liano nella garbata letterina con cui accompagna l'invio del ro�manzo). Esclusa la meccanica ritorsione, mi piacerebbe restitu�ire la domanda a Siciliano e dirgli: spiegami perché lo hai pubblicato (Siciliano iil curato�re della collana in cui appare Touchéì. Ti confesso che io sono molto spaesato: tanto più eh. l'autore è un giovane ventenne e la sua giovane età mi impedisce di urlargli l'impaziente insopport azione e imbarazzo che la lettu�ra del suo romanzo mi ha provo�cato. Ma mi sforzerò, caro Enzo, per la considerazione che meriti, di resistere alla mia tentazione assassina e di inoltrarmi per vìe più concilianti. Ovviamente mi muoverò a tentoni sperando d�pigliarci E allora mi chiedo se per caso Touché romanzo senza pudore violentemente corrivo, sfascialo da un poeticismo imperdonabile non sia l'uguale B il contrario del romanzo cannibale (la modo dei giovani di qualche anno fa) i loè non sia nato sulla base delle stesse motivazioni (e urgenzel Si sa che «i cannibali» (insopport abile dizionel per ritrovare il piacere del raccontare (che la narrativa aveva perduto] si era�no visti costretti a violentare rimpianto tematico (come i hi per tarsiasi oliare da un audito�rio di sordi e costretto a alzare la voci'), organizzando intrecci foschi e nen. che anche Grossi, pure lui ossessionalo dal biso�gno di raccontare (e consapevole che non era più possibile tarlo in modo ordinato cioè attenendosi alla semplice tecnica del nspecchiamentol, abbia deciso di tor zara i contini di (niella che lui chiama/a rra/rd orainnrin, prati�cando gli stessi eccessi ise pure di segno contrariol attuati dagli scrittori cannibain E dove quelli .limino i loro romanzi a epifanie cattive (scan namenti, stupri, assassini ecc.). Crossi si fa Ione di cattivi (corrivìssimi) pensieri? t «che siamo nati con un irresistibile amori' por la vita Con la voglia di viverla fino in fondo, laggiù, dove si trova 1 essenza slessa dove lutto ti urla che la vita è splendide ecc ecc »1 Gli un�e laltro intendono andare al di In della realt.i ordinario che sanno non essere più spendibile in una impresa letteraria. Ma eli scritto�ri cosiddetti ..cannibali'.' (perlo�meno in alcuni casi penso alla Vinci, a Nove, a Ammaiiiiili), con le loro provocazioni temati�che, peraltro assistite da un lin�guaggio colto e sornione (e, più •.peso, scopertamente ironicol riescono a produrre spasmi di tensione e sgomenti in cui non e difficile riconoscere lo pulsazio ni accelerate del (nostro! cuori' moderno: le stesse agnizioni e riconoscimenti della nostra con dizione attuale riusciamo a rica�vare dalla prosa tanto più gonfia e indifeso a! PietroGrossi? Nella sua lingua elementare e cosi innocente riusciamoli senti re il rumore cosi assordante delle nostra st ralle? Kiusc.aino a sentire il fiato (certo un pò maleodorante! che viene dalle cose' (i siamo volali lontano in un mondo dilettantesco (cioè in un mondo di parole gratuite)? Proferisco che sia tu Enzo a risponderò. PietioGrois�touché Ed PMjhai PolnUimpa 2000. pp 160. L 24 000 ROMANZO

Persone citate: Angelo Guglielmi, Caro Siciliano, Pietro Grossi

Luoghi citati: Ammaiiiiili, Amsterdam, Ibiza, Parigi