Petrolio alle stelle, il gasolio sfiora le 1800 lire

Petrolio alle stelle, il gasolio sfiora le 1800 lire Petrolio alle stelle, il gasolio sfiora le 1800 lire Allarme a Bruxelles mentre cede la bilancia commerciale Vanni Cornerò ROMA Greggio ai massimi degli ultimi dieci anni e gasolio per auto ad un passo dalle 1800 lire, men�tre la bolletta energetica pesa sulla bilancia commerciale ita�liana. Tra gennaio e giugno il saldo tra export e import è , andato in rosso di 2613 miliar�di, mentre, nello stesso periodo dell'anno scorso, c'era stato un aUivo di 10.498 miliardi. Una caduta di 13.111 miliardi dovu�ta pressoché interamente alle importazioni petrolifere, e i dati relativi a luglio indicano che non ci sono segnali di miglioramento. Ma la situazione critica sul fronte del greggio non è una preoccupazione solo nostra, l'intera Unione Europea è in allarme per gli effetti del caropetrolio sull'inflazione e sulla crescita economica, tant'é vero che la prima riunione di Stra�sburgo dopo la pausa dello ferie estive ha all'ordine del giorno la questione petrolifera. Tutti guardano all'Opec, che assicu�ra di voler fare i passi necessari per stabilizzare il mercato, ma le posizioni dei Paesi produtto�ri, come sempre, non sono uni�voche e questo desta timori anche all'interno del «cartello», anzi secondo l'Arabia Saudita l'aumento dei prezzi è già anda�to troppo oltre e nel lungo periodo le conseguenze per i signori dell'oro^efo potrebbe�ro essere pesantissime. Il deficit doi primo, Minestre 2000 della nostra bilancia com�merciale è quindi a carico del settore energetico, che ha pesa�to per ben 12.873 miliardi sui 13.111 complessivi di differen�za negativa dai primi sei mesi del 1999. Un dato costante, confermato anche dai più recen�ti dati Istat su luglio, mese in cui le importazioni più forti dall'esterno dell'Unione Euro�pea hanno riguardato i minera�li energetici, con un aumento del 93,8 per cento su base annua, e i prodotti petroliferi raffinati, saliti del 67,7 per cento. E i dati Istat relativi al periodo gennaio-luglio dimo�strano parallelamente che, pe�trolio a paté, le nostre esporta�zioni si difendono, infatti il saldo commerciale con i Paesi fuori dell'Unione Europea è in attivo di 4131 miliardi, pochi contro i 13.914 dello stesso periodo del '99, ma pur sempre in positivo. La controprova vie�ne dall'esame dei conti sulla lunghezza dei sette mesi, da cui risulta che le importazioni più consistenti dai Paesi extra-UE hanno riguardato i minerali energetici, cresciuti del 117.4 percento, e i prodotti petrolife�ri, saliti del 104,7 percento. La situazione è riassunta dal presidente dell'Ice, Fabrizio Onida: «Il problema dei prezzi petroliferi coiuinua a domina�re il nostro saldo commerciale dice e questo peserà fortemen�te sul bilancio finale del 2000. Però c'è da tener presente che a questo fatto si cohtrappone una dinamica delle quantità reali superiore per le esporta/ioni rispetto alle importazio�ni». Insomma, secondo l'analisi di Onida la forte espansione del commercio mondiale, unita al�la debolezza dell'euro, fa si che le imprese italiane siano impe�gnate soprattutto a difendere e conquistare quote in volume più che a lucrare sugli utili. Intanto, però, i prezzi del petrolio continuano ad aumen�tare toccando i valori piii alti degli ultimi dieci anni: la setti�mana scorsa quello dei produt�tori Opec è salilo a 31,02 dollari al barile (una distanza siderale dai 17,47 dollari che costituiva�no la quotazione media del 1999) e ieri a Londra il Brent ha toccato i 32.05 dollari al barile. Sognali non certo incoraggianti porgli automobilisti, che, dopo gli aumenti di S-10 lire al litro scattati durante lo scorso weekend, da oggi dovranno fa�re i conti con i nuovi rincari decisi da Erg e 08. Ma mentre la Erg non fa che allinearsi ai ritocchi dorisi dalle altre com�pagnie, la mossa dolla 08 porta il prezzo del gasolio per auto al record ili 1795 lire al litro. La corsa dei prezzi petrolife�ri ha messo in allarmo Bruxel�les, dove la commissaria ai tiaspnrti o allenergia, Loyola Do l'alacio, ha messo a punto un documento, che sani presen�tato domani all'esecutivo UE, in cui si invitano gli Stati del�l'Unione ad inviare, collettiva�mente, un chiaro messaggio politico all'Opec e si chiodo ai governi nazionali di attuare una maggiore liberalizzazione del settore carburanti, incenti�vando una più l'orto concorren�za tra le compagnie. Ieri i dati Eurostat sulla bilancia commerciale nella Ilo hanno aggiunto un elemento di inquietudine agli effetti del ca�ro-petrolio su inflazione e cre�scita economica: noi primi sei mesi dell'anno il doticit si è quasi quadruplicato, passando da 11,1 a 42 miliardi di euro (oltre HO mila miliardi ili luol e il deterioramento dei comi è cpiasi interamente dovuto all' impatto dei prezzi del greggio SALDO COMMERCIALE CON 1 PAESI EXTRA UE \ v\ \ I CONTI NON TORNANO IL SALDO COMMERCIALE ITALIANO DATI IN MILIARDI t z y SALDO COMMERCIALE CON I PAESI UE

Persone citate: Fabrizio Onida, Onida

Luoghi citati: Arabia Saudita, Bruxelles, Erg, Londra, Roma, Stra