«Chi ha visto sparare parli»

«Chi ha visto sparare parli» «Chi ha visto sparare parli» Sos a Napoli per la bimbaferita Mariella Cirillo NAPOLI Non dimenlicherà mai il vestitino giallo sfKjii.u di sangue, né la corsa in ospedale tra le braccia della mamma e i volli dei medici chini su di lei. Ma Oriana, 6 anni, è salva nonostante la follia di chi ha spara�lo tra la genie, incurante di lulli e anche di lei che se ne andava a spasso con la mamma. La bimba ferita sabato sera a Pomigliano d'Arco da un proiettile vagante è siala dimessa ieri manina dal�l'ospedale Loreto Mare ed è torna�la a casa. Ma poteva finire iragicamenle la sparatoria che aveva per bersa�glio un giovane operaio, Biagio Vitale, 27 anni, e che ha coinvolto Oriana a pochi passi dal bar dove la madre slava per comprarle un gelalo. Il proiettile che le ha trapas�salo un fianco ha sfioralo fegato e rene: questione di cenlimeiri e la bimba avrebbe dovuto combattere contro la morte. Lo sanno i genitori che hanno vissuto ore di ansia e disperazione. Lo sa il sindaco di Pomigliano d'Arco, Michele Caiazzo, che ieri ha rinnovato il suo appello ai tanti cittadini testimoni di quanto avve�nuto in via Cantone, una strada centralissima e affollata dal viavai di un sabato sera: «Chi sa. chi ha visto qualcosa dice il sindaco deve raccontare tutto ai carabinie�ri. E' un dovere ed è importante quanto il potenziamento delle for�ze dell'ortiine». Gli inquirenti stanno cercando di idontiCcare i responsabili del�l'agguato. Nel mirino di chi ha premuto il grilletto c'era un giova�ne operaio con alle spallo soltanto una vecchia denuncia. Nessun le�game apparente con la malavita organizzata né con le bande che alimentano la microcriminalità. E allora? Biagio Vitale viene descrit�to come un tipo dai modi bruschi, capace di reagire a torli veri o presunti. I carabinieri non escludo�no che nel centro di Pomigliano si sia consumala una vendetta di balordi di paese, ma non viene tralasciata neppure la possibilità di un regolamento di conti nell'am�biente della tlroga. Al momento, però, gli inquirenti non hanno an�cora chiarito il contesto in cui è maturato il ferimento dell'operaio, colpito ad una gamba da un proiet�tile. Da li devono partirli le indagi�ni per risalire ai responsabili. Ed è caccia all'uomo anche nel Salernitano, dove si è Sperta la sequenza che ha macchialo di san�gue la giornata di sabato in Campa�nia. Si cercano gli assassini di Giuseppe Cingolo, il gioielliere di Giffoni Sei Casali che i rapinatori hanno lasciato morire dissanguato nel retrobottega del suo negozio, dopo averlo colpito con violenza alla testa, forse con il calcio di una pistola. L'autopsia disposta dal magist rato dirà forse oggi quale oggel to è stato usato dai banditi per mettere fuori gioco il commercian�te: forse non volevano ammazzar�lo, ma lo hanno condannato a morte trascinandolo nel retrobotte�ga. Chiuso nel bagno, con il cranio sfondalo e il sangue che fuoriusci�va copioso, il gioielliere non ha avuto scampo. Di lui si sono accor�li tropjw tardi, soltanto quando quel rivolo rosso è fuoriuscito in strada ed è stato notato dal coman�dante dei vigili urbani. Salvatore Cingolo, il cugino della vittima. Gli inquirenti hanno interroga�lo una ventina fra pregiudicali con precedenti |)er rapina e tossicodipendomi della zona, ma finora non sono emersi elementi in jjrado di ji.irt.i:i agli assassini. Il gioielliere ucciso, sposalo e padre di tre lìglie, la più piccola ha du«' anni, era molto conosciuto in paese e la sua nume violenta ha colpito la picco�la comunità di Giffoni, insinuando la paura nella gente. Ieri il sindaco ha presieduto una seduta straordi�naria del Consiglio comunale ed ha chiesto il potenziamento della ca�serma dei carabinieri. Ma la scia 'ii sangue ha macchialo anche Napo�li. Non ce l'ha latta Antonio Vicini, il pregiudicato affrontato nella tar�da serata di sabato dai sicari nel quartiere Fuorigrotia, a poche ore dal ferimento di un altro progiudicaio, Vincenzo Del Buono, avvetui10 nei pressi della stazione Vicini, consideralo affiliato al clan Barat�to, è morto durante la none in ospedale. E, ieri sera, due persone sono siale forile a colpi di amia da fuoco poco prima dello 20 nel quartiere di Bagnoli in un agguato. Nicola AnRieri, 46 anni pregiudicavo è stato ferito da due proièttili alla mandibola ed al braccio. Piu grave Luigi Bonavolla, 54 anni, che risul�ta incensurato, raggiunto da un proiottilo all'addome. La piccola colpita a Pomigliano in un agguato è fuori pericolo. Ieri sera un'altra sparatoria nel capoluogo. Decine di interrogatori per cercare i rapinatori che hanno ucciso Torefìce ti luogo dove è stata ferita la piccola Oriana. 6 anni

Luoghi citati: Giffoni Sei Casali, Napoli