Prodi: sono il vigile della Ue

Prodi: sono il vigile della Ue Prodi: sono il vigile della Ue Dopo le polemiche di Verheugen e Védrine INVIATO A EVIAN «In questa Europa mi sento come un pompiere o, forse meglio, un vigile urbano». Le parole pronunciate da Roma�no Prodi nell'ultima giornata della riunione informale dei minstri degli Esteri dell'Ue ad Evian fotografano bene lo sta�to d'animo del presidente del�la Commissione Europea. Nel�le ultime 48 ore si è trovato preso in mezzo ad un fuoco incrociato fra il suo commissa�rio all'Allargamento dell'Unio�ne, il tedesco Gun her Verheu�gen, che ha proposto un inedi�to referendum-trappola sul�l'adesione dei Paesi dell'Est, ed il ministro degli Estori francese, Hubert Védrine, che senza poli sulla lingua si è detto «scontento» per il «tropx) lento» progredire della conerenza intergovernativa sul�lo rifomie, esprimendo un pa�rere duro ma condiviso anche dal Capo della Farnesina, Lam�berto Dini. Di fronte a questo fuoco di fila Prodi ha fatto uno strappo al protocollo e si è presentato, pullover beige e pantaloni sportivi, all'improv�viso in sala stampa sedendosi fra le sedie dei giornahsti e davanti alle telecamere per recitare fino in fondo il ruolo del «pompiere o vigile urba�no», ovvero tentando di tene�ro insieme o mettere ordine fra i pezzi di un'Europa con tante voci e altrettante teste, «Sono sorpreso ma non pre�occupato per uuanto ha detto Verheugen sui referendum esordisce Prodi perché non aveva mai parlato comeme di queste cose o poi questo refe�rendum in Germania non si può neanche tenere da un fiunto di vista costituzionae». Sul commissario ribelle Prodi soppesa i termini, non . punta alla rottura mo vuole rimettere le cose a posto: da un lato gli riconosce la buona�fede di chi «cerca il supporto dol consenso ixipolare per l'Allai^amento» ma dall'altro lo striglia pretendendo un «chia�rimento politico faccia a fac�cia o in sono alla Commissio�ne perché quanto ha dotto contrasta con la direzione in�trapresa dall'Europa». La tele�fonala di sabato notte con le scuse e spiegazioni di Verheu�gen a Prodi non basta, il commissario deve rimettersi in riga. Anche perché Uerlino lo ha sconfessato: «Quelle pa�role non rappresentano il go�verno tedesco» dice il mini�stro degli Esteri. Joshka Fi�scher. La maggiore preoccupa�zione dell'ex premier italiano è quella di possibili riflessi negativi nei costituèndi rap�porti dell'Ue con i Paesi del�l'Est ed è a loro che si rivolge dicendo: «La nostra politica non è cambiata, l'allargamen�to resta una priorità». Subito dopo il «pompiere-vi�gile urbano» d'Europa affron�ta le obiezioni di Védrine sulle riforme che vanno a rilento: «Ma cho vplete dice la Francia è presidente di turno, punta a un grande successo al Consiglio di Nizza e quindi preme, chi al posto loro non farebbe altrettanto?». «Il mio lavoro è quello di amioniz/are Paesi con esigenze differen�ti sottolinea al fine di raggiungere assiemo obiettivi comuni». Come dire: si tratta di scosse di assestamento di un'Uè in vista di due sfide decisive come lo riforme e l'allargamento Ai giornalisti anglosassoni e transalpini clic lo incalzano rimproverando�gli di «non ossero slato chia�ro» a «di rispondere pratica�mente con i nulla» alle due grano Verheugen e Védrine. Prodi rispondo risentito, al�zando un po' il tono della voce: «Invoco sono stato chia�rissimo, la politica dell'Euro�pa non cambia, noi andiamo avanti». Evitando di trasfor�mare scosso di assestamento politiche interno ai singoli Paesi come Gennania o Fran�cia in incendi comuni euro�pei. Prima della fine dei lavori o l'austriaca Benita FerreroWaldner a sorprendere i suoi colleghi, preannunciando che •entro la fino della settimana i tra saggi consegneranno il rapporto su di noi alla Fran�cia». La replica a distanza di Védrine è gelida: «Vedremo, comunque dopo l'eventuale consegna dovremo anche leg�gerlo». |m. nidi I Il prendente della CommiMionc europea Romano Prodi tu duramente criticato la rtchiesta di relcrcndum sull'allargamento della Unione avanzata dal commiivano tedesco Verheugen

Luoghi citati: Europa, Francia, Germania, Nizza, Roma