Solana; Jugoslavia, cancella Milosevic di Maurizio Molinari

Solana; Jugoslavia, cancella Milosevic Solana; Jugoslavia, cancella Milosevic «Solo se cambia regime cambieranno le nostre scelte» intervista Maurizio Molinari invialo a EWAN ORE 8.30, Hotel Royal. Javier Solana ci riceve in maniche di camicia in una camera disseminala di carte e appunti con bella vista sulla città di Losanna sul lato opposto del Lago di Gine�vra. U «ministro degli Esteri del�l'Europa» e appena tornato da una missione nei Balcani e si accinge ad accompagnare i Quindici attraver�so un autunno disseminalo di sca�denze che scottano: il 24 settembre le elezioni in Jugoslavia e un mese dopo quelle in Kosovo, senza conta�re il braccio di ferro fra Serbia e Montenegro. «Siamo a un passag�gio decisivo, stiamo lavorando per�ché i Balcani escano da questo autunno più stabili e prosperi», spiega Solana, secondo il quale la novità è che «l'opposizione può vincere davvero il volo a Belgrado anche se è oramai chiaro che si svolgerà in maniera non democrati�ca» e i rischi non mancano perché «c'è un problema non da poco, Milosevic non vuole diventare un ex presidente». La riunione dei ministri degli Esteri di Evian si è conclusa con l'annuncio-promessa del francese Hubert Védrine: «Se Belgrado sce�glierà la democrazia, rivedremo drasticamente la nostra politica verso la Jugoslavia». Il ministro greco George Papandreu sarà pre�sto a Belgrado per portare il mes�saggio. Ma il vero regista dell'Euro�pa resta lo stesso uomo che guidò la Nato in guerra: Javier Solana. Lei è appena tornato dai Balca�ni, Slobodan Milosevic si sen�te sicuro di vincere le elezioni del 24 settembre e sfida la Nato minacciando d�andare a visitare il Kosovo. Teme una escalation? «Milosevic punta a impressionare i serbi. Dice che andrà in Kosovo, mostra in tv immagini di manovre militari ai confini del Kosovo. Gio�ca la carta doU'imminente riconqui�sta del territorio perduto per soste�nere la propria campagna olettorale». Che cosa si aspetta dalle ele�zioni nella Federazione Jugo�slava? «Ho visto molte persone-chiave durante la missione nei Balcani e ho avuto un lungo incontro con il presidente montenegrino a Dubrov�nik. La mia impressione è che nel campo avverso a Milosevic c'è un percepibile ottimismo. L'opposizio�ne guadagna terreno e appare in grado di vincere elozioni lìbere o democratiche. L'opposizione guida�la da Vojislav Kostunica è mobilita�ta, ha un programma molto serio e ha preso allo del fallo che dovrà faro a meno dei nazionalisti di Vuk Di askovic. Ma è consapevole che le ..i..-»;,..-.; c'if'innn ^iff^Mi; .w,»-,^., Draskovic. Ma è consapevole che le elezioni saranno difficili perché Milosevic vuole vincere, non è affatto disposto a farsi da pane. Le elezioni si svolegeranno in condi�zioni mollo difficili per l'opposizio�ne perché il regime controlla totalmente i media e ha imposto nel Paese un clima di intimidazione e violenza. Non saranno elezioni nor�mali ma l'opposizione non ha nulla perdere». Che mosse farà l'Europa pri�ma del voto, ritoccherà o raf�forzerà le sanzioni esistenti? «Prima del volo c'è un solo messag�gio possibile: se cambia il regime, cambieranno le nostre scelle per�ché l'Europa vuole aiutare la popo�lazione serba». E se invece Milosevic vincerà ancora una volta? «Ci sono tre scenari possibili: Milo�sevic vince, ruba o perde le elezio�ni. Noi primi due casi le conseguen�ze polfebbero essere mollo negati�ve per la Serbia, e non solo. Nessu�no si nasconde che sui Balcani incombono molti pericoli. E' nolo negro non riconosce i ^^.»i.:.. ti An^»:*..n:n»ni: :».» che il Montenegro non riconosce i cambiamenti costituzionali impo�sti da Milosevic e il calendario d'autunno è a conoscenza di lutii». In effetti poco dopo le elezioni nella Federazione Jugoslava il Kosovo a ottobre eleggerà i propri organi amministrativi. Durante la sua visita che si�tuazione ha trovato a Pristi�na? «A olire un anno dalla fine della guerra Pristina è cambiata, in me�glio La vita è diventata più nonna�ie. Caffè e ristoranti sono aperti e frequentati, gli hotel sono più acco�glienti Ho assistito a un'assemblea cittadina di due ore con tremila persone nello stadio del basket. Chiedevano con forza le elezioni e il recupero del controllo dell'ammi�nistrazione locale. Onesto à positi vo, perché promette una forte par�tecipazione al volo. Ma certo, vi è ancora tanta, troppa violenza, sia di tipo criminale che inter-etnico, a volle anche politica». Ma che legittimità avranno lo elezioni senza i serbi-kosovari? -i •..,..n j-: «L'assenza dei serbi e problema reale, per risolverlo garantendo i loro diritti stiamo pensando a una soluzione lasciare alcuni seggi libe�ri, per quando i serbi torneranno e voleranno Ho incontrato i rappre�sentanti dei serbi-kosovarì, li ho trovali molto prooccupati per te violenze di cui sono oggetto ma spero che la campagna elettorale possa essere corretta Anche se, certo, i! Kosovo non è la Svizzere». Il siluro lanciato dal commis�sario .ili Aliai •'..illienlii Gllllther Verheugen contro l'adei mi i ne dei Paesi dell'Est signifi�ca che l'Europa mostra dello incertezze? «L'allargamento verso Est è la maggiore sfida che abbiamo di fronte, bisogna sostenerlo con l'or�za, impegnarsi tutti in questa dire�zione senza frapporre ostacoli o creare complicazioni» Che cosa pensa dell'idea di un referendum sull'allargamen�to? «Nulla si fa alle spalle dei cittadini ma alcune cose in denuii razia le tanno i politici Non si convoca certo un referendum per ogni decisione» Temo delle conseguenze nega�tivo noi Paesi dell'Est? «Non hanno nulla da temere saran�no parte dell'Ue perché questo i governi dei Quindici hanno unanim amente deciso». A Evian si è parlalo molto di Medio Oriento. Cho cosa farà l'Europa se Yasser Arafal pro�clamerà lo Stato Palestinese senza un accordo con lo Stato di Israele? «La nostra impressione è che il Consiglio Palestinese deciderà di posporre la dichiarazione perché i negoziati stanno continuando. Una mossa unilaterale non serve ad Arafat. Le due porli sono mollo vicine a un accordo. Ma c'è poco tempo Se invece i palestinesi faran�no comunque la Dichiarazione il 13 settembre, noi europei decideremo cho cosa fare alla riunione del 19 settembre, sulla base delle dei 1 ni del Consiglio di Boriino. E sarà una decisione all'unanimità» Il contributo lìbica alla libera�zione di alcuni ostaggi euro�pei nello Filippine ha cambia�to il clima fra Tripoli e l'Uo? «Non molto Singoli Paesi forse hanno unilateralmente modificato alcune opinioni, ma collettivamen�te i Quindici non hanno affrontato l'argomento». Lei ha presentato un documento per migliorare la politi�ca estera comune. Di cho cosa si tratta? (Bisogna ottomizzare l'uso degli strumenti politici a finanziari dell'Ufl per livore una politica estera comune più efficace Prendiamo il caso della Russia la nostra politica non e fatta con i fondi europei ma attraverso il Fondo Monetar." In�ternazionale* «L'opposizione può vincere davvero il voto a Belgrado anche se è oramai chiaro che le elezioni si svolgeranno in maniera non democratica» «Il Presidente serbo non ha nessuna intenzione difilrsidaparte. E" un problema non da poco: se vince, ci sono rischi di instabilità in tutti i Balcani» Javier Solana. ex segretario generale della Nato, ora Alto Rapprescntanto dcll'Uc por la politica estera e di sicurezza