«Pongono problemi veri» di Francesco Manacorda

«Pongono problemi veri» «Pongono problemi veri» L'economista Rifkim l'errore è la risposta Francesco Manacorda inviatuaVALLOMBÌlUSÀ E HO a Cernobbio, ho visto la dimostrazione degli skinheads Cetto, le soluzioni che propongono non sono condivisibi�li, ma il problema che pongono è reale» Reduce dal seminano dol�io Studio Anibrosetli e a Vallonibrosu per il convegno delle Adi dedicato a lavoro o Inlornei, Jeremy Kìfkìn, anima critica del�la nuova economia e certamente piu vicino allo posizioni della sinistra che non a quello dei movimenti noofascìstì, lancia unii dichiarazione a sorpresa. In elio senso, ò questa la vìa por combattere il rìschio d�un'umologazionu culturale cho viene da Internet? «(ìli skinheads sono ragazzi disoc�cupali e parlano di problemi reali cho hanno lo nostre comunità. Ma sono dei fondamentalisti perche la loro risposta è ta xenofobia, mentre la risposta por risolverò (jiiosli problemi e quella di avere una forza sociale forte e legittima�ta». Qui al convegno delle Adi, lei ha esposto una teoria provocatoria, accomunando in qualche modo questi movi�menti di protesta anti-siste�ma al movimento della socie�tà civile... «Ho dolio che ci sono duo tipi di organizzazioni nel terzo settore ed ontrambe pensano cho la geo�grafia sia rilevante, che la cultura di un popolo sia importanlo. Ma la differenza fondamentale è che i fondamentalisti, corno gli skinhea�ds, pensano che ci sia solo una cultura e una frontiera che conta�no, tutto il resto rappresenta il nemico. Mentre le organizzazioni della società civile pensano che s�può creare una società globale». Lei evidenzia spesso il ri�schio che Internet aumenti le differenze tra chi ha acces�so alle informazioni e chi no. Pensa che il divario tra Euro�pa e Usa sia destinato ad accentuarsi? «A Cernobbio un sondaggio tra �protagonisti dol summil ha rivelalo che secondo loro entro ire anni in Europa ci sarà un numero d�persone collegale a Intemel ugua�le o superiore a quello degli Slati Uniti. E questo vuol dire che le cose andranno molto velocemen�te. Ma il vero problema non è questo». E di cosa si tratta, allora? «Il problema e come voi europei, voi italiani riuscirete a far si che la Rete non si sostituisca in modo totale alla vostra vita La "webeu feria" a cui assistiamo negli Usa è un modo sbilancialo d�affrontare le coso, c'è gente che ormai vive dioci ore al giorno nella rete scambiandola per il mondo reale Insomma, penso che l'Europa uti�lizzerà la Rote in modo diverso dagli Slati Uniti e la mia speranza è che l'Europa abbraccerà le tec�nologia per aumcnlaro ma non persostìluìre la sua cultura». Sulle due sponde dell'Atlanti�co c'è un altro tema tecnolo�gico che tiene banco, quello delle biotecnologie. Che suc�cederà in Europa? «Secondo me nel vostro continen�te il dibattito sulle biotecnologie' si incontrerà più che altro sul tema del cibo genetìcamonto mo diflcato. Negli Usa questo cibo è onnai accollato, mentre da voi molti consumatori reagiscono ne�gativamente perché non lo consi�derano solo un problema d�sicu�rezza o d�salute, ma di bìodivers�là e d�diversità culturale visto che il cibo e la cultura del cibo raccontano molto sull'identità di ciascun Paese Penso che proprio l'unione del movimento por lo diversità culturali e quello per la biodiversìtà sìa uno strumento molto potente». Cinque anni fa lei profetizza�va anche la ut me del lavoron, ma l'economia Usa continua a girare come non mai e i disoccupati sono ai minimi storici... «Ol�Usa hanno ridono il numero di disoccupati, ma non ò un mira�colo. Semplicemente emettendo carte di credito e aumentando il debito e �consumi delle famiglio Nel '92 le famiglie rispanniavano il 6^ del loro reddito e adesso it addirittura negativo. Se l'Europa seguisse la stesso strada abbatte reste anche voi la disoccupazione al 4S nei prossimi 3 anni, ma a un certo punto la campana suonereb be anche per voi. Anche in questo caso la new economy offre due possibilità: o si creano milioni di posti per il commercio culturale dove chi lavora mette semplicemonte in scena la sua cultura per i consumatori, oppure si creano milioni di posti nel non profit».

Persone citate: Cetto, Jeremy Kìfkìn