«Non riaprile la caccia, troppi gli animali morti negli incendi»

«Non riaprile la caccia, troppi gli animali morti negli incendi» Lettera del ministro Bordon alle Regioni: valutate voi. Il Wwf: dove si spara il governo non conceda la calamità naturale «Non riaprile la caccia, troppi gli animali morti negli incendi» Attacco dei Verdi, le associazion i venatorie rispondono: sono solo delle bugie ROMA Ritoma ta caccia, e tornano te polemiche. Il ministro dell'Ambien�te, Willer Bordon, ha chiesto alle Regioni di vulutare la possibilità di sospendere l'apertura anticipa�ta dell'attività venatoria nelle zo�ne incendiate, per difendere gli animali provati dal fuoco, ripeten�do l'invito già avanzato dal collega Pecoraro Scanio. Campania e Basi�licata avrebbero già dato l'assen�so. Ma le associazioni dei cacciato�ri. Unavi e Arci Caccia, contestano «la sceneggiala degli ambientali�sti». «Le immagini di migliaia di animali che fuggono dal fuoco in fila indiana sono fiction», dice Osvaldo Veneziano presidente di Arri Caccia. Il Wwf però denuncia che in due settimane sono stati distrutti 25 mila ettari di bosco per 570 miliardi e chiede al governo di non riconoscere alle regioni dove si spara lo stato di calamità natura�le. L'associazione calcola che per ogni ettaro di pineta hruciaio muo�iano 300 uccelli, 400piccoli mam�miferi e 5 milioni d'insetti. E per ricostruire una pineta distrutta dal fuoco devono passare dai 50 ai 100 anni. Lo stesso tempo occorre, in generale, per ridare vita a un bosco ad atto fusto. Per oggi gli animalisti della Pela hanno proclamato una «Gior�nata di lutto nazionale» in nome «dello sterminio di 150 milioni di animali» e chiedono al governo una moratoria o almeno di blocca�re la pre-apertura della caccia con un decreto. La Lega Antivisezione (Lavi ha organizzato un sit-in di protesta a Roma, per gli stessi motivi. Sul fronte incendi il Consiglio nazionale degli agronomi lancia un nuovo allarme: con le piogge autunnali cresce il rìschio di ero�sioni e dissesto idrogeotogico a causa della fragilità del terreno provocala dal fuoco. Ieri una ventina di focolai han�no bruciato vegetazione per l'inte�ra giornata nella provincia di En�ne, e in alcuni casi te fiamme sono giunte fino a minacciare abluzio�ni, subito abbandonate. La situa�zione più grave a Piazza Armeri�na, dove fino al pomeriggio vigili dei fuoco e forestale hanno lavora�to per controllore un rogo divam�palo in periferia. Allarme anche a Palermo ieri assediata da una deci�na di focolai alimentati dal forte vento con temperature superiori ai 35 gradi. Un incendio sviluppa�tosi al confino tra Puglia e Campa�nia ha raggiunto i binari ferroviari nella tratta tra Orsara di Puglia e Montaguto (Avetlinol. danneggian�do una decina di traversine e irovocando l'interruzione del tra! ìco sullo Casetta-Foggia. Due Ca�nadair della Protezione civile sono intervenuti con numerosi lanci di acqua e sostanze ritardanti per spegnere incendi divampati nei territori di San Paolo Albanese a Carbone, nell'area protetta del Par�co Nazionale del Pollino, in prò vi n ria di Potenza. |p. poi. 1 INCENDI, LA MAPPA DELLE ZONE A RISCHIO Alto rischio: minacciati l'equilibrio ambientale e la sicurezza delle persone e dei beni Medio rischio; minacciato l'ecosistema forettale Basso rischio

Persone citate: Arri, Bordon, Osvaldo Veneziano, Pecoraro Scanio, Pollino, Willer Bordon