«Un delfino mi ha salvato mare»

«Un delfino mi ha salvato mare» «Un delfino mi ha salvato mare» Un ragazzo: annegavo, mi ha portato alla barca Anna Langone fOGGIA Il delfino Filippo «salva» un ragaz�zo di 14 anni, caduto in mare montre col padre ora «u una barca al largo di Manfredonia. Il delfino da anni vive in quello specchio d' acqua. «Io o mio papà Kmanuele oravamo usciti con una piccola barca ha raccontato Davide quando mi sono niipcso alla scalolta fior bagnarmi e a causa del maro mosso e della velocità del�l'imbarcazione sono caduto in mu�ro», Il ragazzo, che come il padre non sa nuotare, racconta di essor�si sontito improvvisiimenie spin�gere verso lu superficie. «Quando no capito cho ora Filippo conti�nua mi sono aggroppato a lui». Il dolfino, secondo il racconto del rognzzo, lo ha sospinto col muso fino alla barca dove lunino ha alutato il figlio a risalire. 1 due sono tornati a riva e hanno raccon�tato l'accaduto ai parnnti che ora�no sulla spiaggia. l'oi hanno ripre�so il laigp per cercare Filipjxi e ringraziarlo. Ma il mammifero non si è fallo più vedere. Il ragazzo e i genitori conoscevano da tempo il dolfino, una volta avevano giocato con lui, «Andammonelpoitodi Manfredo�nia ricorda la madre proprio per incontrare Filippo, che era già una piccola star. (;i fermammo ad ammirarlo e a giocare con lui, sia puro da lontano. Mio marito e mio figlio pur non sapendo nuotare ogni Kottimana fanno escursioni in Imi c.i al largo dal porlo. Ogni volui che loro escono sono preoc�cupala, cosi miando ho visto rien�trare mio figlio tutto bugnato ho immaginulo che cosa fosse accaduU). Per fortuna che c'era FilipL'animale vive davanti al porto di Manfredonia dal maggio '98, da tmando ha abbandonato secon�do i ricercatori il suo gruppo por rifugiarsi nella zona. In questi due anni i pescatori l'hanno adottalo e lui ha finito col diventare la loro mascotte, una vera ottrazione lo�calo. E' un delfino della specie Tursiope, con una lunghezza di 2 metri o 70 cm e un peso di circa trecento chili. Fin dall'arrivo a Manfredonia viene osservalo da una ricercatri�ce deirisliluto Telhis di Venezia, Giovanna Barbieri. «Filippo so�stiene la ricercalrico sembra non avere la mìnima paura dell'uomo. Al contrario, e proprio lui o ricer�care questo contatto con (jli essere umani t non mi meraviglia che possa aver compiuto tm gesto clamoroso come il salvataggio di una persona. Molti bambini, ac�compagnali dai genitori, ogni gior�no si recano nelporto di Manfre�donia per cercare Filippo, Lu�passa il tempo rincorrendo le bar�che dei pescatori dirette al largo, salta ripetutamente fuori dall'acaua e loro ricambiano offrendogli da mangiare. Non è facile capire perchè abbia deciso di abbandona�re il suo gru; 4jo per vìvere una vita solitaria. La genie cerca d�avere coniaiti senza considerare i rischi: Filippo non è addestralo e non ha imparato a conoscere �limiti dell'uomo». «Filippo» vive nel porto di Manfredonia ed è la mascotte dei bambini Il ragazzo salvato dal deTmo mostra la foto del suo «amico»

Persone citate: Anna Langone, Giovanna Barbieri

Luoghi citati: Manfredonia, Venezia