«Così daremo battaglia o a Berlusconi »

«Cos�daremo battaglia o a Berlusconi » IL PIANO DEL SEGRETARIO DIESSINO PER RICONQUISTARE IL PARTITO E VINCERE LE ELEZIONI «Cos�daremo battaglia o a Berlusconi » La campagna d'autunno riparte dal conflitto d'interessi retroscena Gifll Padovani EM tornato dallo Sardegna ^con un pacco di nuovi ed dei jazzisti più amati: «Anthology» di Keìth Jarrett, «Alwoys soy goodbye» d�Chorlie Hoden, e poi i vecchi e cori Paul Molian, Poi Metheny, Lee Konitz. Ma nella valigia delle vacanze di Wal�ter Veltroni non ci sono soltanto i dischi ascoltati e rioscoltati in cuffia sulla spiaggia di Villasimi'is: c'è un piano d'allocco per riportare il partito d�maggioran�za relativa al centro della scena politica. A Siena l'altra sera si è giocato il primo atto d�questa compagno d'autunno, con un comizio doi toni insolitamente duri, nel quale sono riemersi tutti i temi del veltronismo. «Un libro di Povese, il Cile, il Vietnom, il divorzio, il femminismo, il '68: sono spezzoni di un impegno che accomuna tante persone, come voi, come me. Abbiamo speso cos�i migliori anni della nostra vita: io non me ne pento. Dobbiamo tornare ad indignarci come allora». E' quan�to ha scandito con passione in una Fortezza Mediceo piena come ai bei teiapi. con 3-4 mila persone, e che ripeterà in tonte altre Feste dell'Unità prima del consueto delaeusua dlomesse nozionale di Bologno, il 17 settembre -, porlondo a Moidena, Milano, Torino. E' quello che Veltroni definisce un nuovo alfabeto dei valori per lo sinistro, uno ricerca di senso nello società italiana alla quale lo destra, sostiene il leader diessino, non è in grado di dare risposte. Rientra in questo prodotto anche lo presenlozione del libro «Forse Dio è malato» sul suo viaggio in Africa: domani sera a Reggio Emi�lio con il segretario del Ppi Pierlui�gi Costagnetti, poi gioved�a Ro�ma, quindi Pisa, Ferrara e Verona. Un giro d'Italia a tappe forzate, inframmezzato dagli incontri poli�tici con i leader della maggioran�za nel tentativo di rimettere insie�me i cocci del centrosinistra. Ieri la visita ad Amato e il pranzo con Rutelli, un passo obbligalo per ribadire che il segretario dei Ds non può trovarsi di fronte ad un «pacchetto già fatto» dai candidau-premior. E cos�è nato il concet�io dello «squadra» di superminito della «squadra» d�supermini stri su cui puntare lutti insieme al quale però il sindaco di Roma non pare voglia adeguarsi. Ma c'è una novità nell'agenda politico del segrolorio Ds. Domani al vertice di maggioranza a Palaz�zo Chigi, oltre che Finanziaria e legge elettorale, temi scontati del summit, Veltroni porrà un altro problema assai spinoso, negli ulti�mi tempi rimasto congelato: il conflitto di interessi. L'aveva già lanciato in un comizio primo delle vacanze, ora lo solleva con gli alleati. A Siena, il leader della Quercia ho ritrovato il nemico di sempre, il Cavoliere. Ha detto che «anche un mignolo delle persone che hanno governato il Paese e le città in questi cinque anni vale più di tutta lo demagogia, l'arroganza e la violenza di questo capo dell'op�posizione». Ha ironizzato: «Sape�te, Berlusconi parteciperà alla convention di Publìloua, quelli che vendono ta pubblicità per lui. e poi andrà al compleanno di Canale 5, mamma mia che cosa sarà..., E poi lui, da capo del governo, dovrebbe assegnare le concessioni per i nuovi telefonini Umts o per le televisioni?». Ha ricordato: «A Bill Gotes negli Stali Uniti hanno dato una bastonala, perché deteneva posizioni di mo�nopolio. E poi è tomaio a sedersi accanto a Clinton: vi immaginale coso succederebbe qui?». Ho ragio�nato: «Questo è una destra ben diversa da quella francese di Chì nc' ' '''' non il'1 voluto prendere i rac, che non ha voluto prendere i voti di Le Pon. In Europa fa panni la possibilità di un Bossi al gover�no con Berlusconi». Ha predicato; «Lui che valori può indicare agli italiani? Crescete ed arricchitevi». Ha spiegalo ai suoi collaborato�ri: una destra populista e demago�gica si balle con una sinistra dei valori e una rivalutazione dell'allività di governo. Ma si deve togliere la sordina al conflitto di interessi. Dunque, scontro aperto con l'uomo nero, anche se «lui ogni sera può sparare su di noi con le sue tv, sarà una battaglia come Davide contro Golia». Per restare nella metafora: «Non sare�mo più evangelici, porgendo l'al�tra guancia ai suoi allocchi». Urlava Nanni Morelli in «Apri�le», assistendo al confronto tv Berlusconi-D'Alema: «Reagisci, ri�spondi, d�qualcosa! D'Alema, d�una cosa d�sinistra, d�uno coso anche non di sinistra, di civil�tà...». Ora sembra servito. Mo non lutti nel portilo sono convìnti d�questo svolta del segrol uio Cosi questo svolta del segretario. Cosi il ministro del Lavoro Cesare Sai vi, do Bologna, ha rimbeccato il segretario per la citazione sulla rimonta di Al Gore, nella corsa alla presidenza; «Doveva ricopia�re che invece di inseguire Bush al centro, ha detto che vuole rappre�sentare l'America che lavora con�tro l'America dei polenti». Una cosa è certa. Dopo la bato�sta del 16 aprile, la Quercia vuole lasciarsi alle spalle il pragmati�smo dalomiano. E Veltroni si è anche preso uno piccola soddisfa�zione, durante il comizio. «La cosa che più mi ha rallristalo e stato leggere quoU'intervislu in cui si diceva che "la sinistra è un ente inutile"». Sceso dol palco, a chi gli chiedeva se si riferiva al colloquio di Fabrizio Rondoìino, ex collaboratore di Massimo D'Alema a Palazzo Chigi, pubbli�cato da un settimanale, ha rispo�sto: «Sì, certo. Noi invece possia�mo dimostrare che deve risorge�re». «Questa non è la destra francese L'Europa ha paura di un'Italia in mano al Polo e a Bossi» «Il Cavaliere andrà alla convention diPublitaliaesarà al compleanno di Canale 5: poi da capo del governo darà le concessioni per l'Umts e le tv?» r ^ f f . ^ J-.r* 'é~ r ■^■''v~—' •~^'*' Q i ir*: VfU f* Il segretario del Ds f* Walter Veltroni ha lanciato la sfida a Silvio Berlusconi