La manovra alla prova dei contraili

La manovra alla prova dei contraili La manovra alla prova dei contraili Servono 700 miliardi. Forse salta il «regalo di Natale» Roberto Giovannlni ROMA C'è una «grana» in più, per il governo: la necessità di reperire altri 700 miliardi per i rinnovi dei contratti del pubblico impiego. I protagonisti della telenovela del�la manovra sono tornati nei palaz�zi romani, e ieri si è ufficialmente rimessa in moto la «macchina» che porterà al varo del pacchetto di finanza pubblica, con lo prime riunioni collegiali tra responsabi�li politici e staff tecnici. Per adesso, si è ancora alle primissi�me prese di contatto: anche se le possibili ipotesi di intervento so�no già sul tavolo, prima di poter cominciare a fare sul serio si dovrà attendere ancora qualche giorùo. Come sempre, si tratta di capire innanzitutto la reale dispo�nibilità di risorse che potranno essere redistribuite con il cosid�detto «dividendo fiscale», forse già da quest'anno. E in secondo luogo nodo fondamentale, che governo e maggioranza dovranno sciogliere entro sette giorni bisognerà valutare fino a che punto ie esigenze politico-eletto�rali del centrosinistra spingeran�no il governo a rafforzare al massimo i programmi di riduzio�ne delle tasse. I «numeri» di finanza pubblica sono infatti soddisfacenti: le en�trate galoppano (-t-5,5% di aumen�to netto nei primi sette mesi dell'anno, secondo le prime stimel, il rischio tassi d'interesse non sembra affatto preoccupan�te, e non mancano i «paracadute» per evitare che una manovra di riduzione del carico fiscale anche «estrema» possa creare problemi per gli equilibri di finanza pubbli�ca, A guardare i conti, c'è spazio «reale» per un intervento com�plessivo (tra aumenti di spesa, come nel caso delle pensioni, e riduzioni di entrate) pari a circa 16-17.000 miliardi. Ma i partiti e l'opinione pubblica chiedono al governo 20.000 miliardi di sole detassazioni, dopo i casi di Ger�mania e Francia; e si devono fare i conti con prevedibili maggiori esborsi, tra cui il finanziamento pieno dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego. Altri problemi sorgeranno quando si dovrà deci�dere quali fasce di cittadini/contribuenti/elettor�dovranno esse�re maggiormente premiati. Per adesso, l'attesa è per le prime uscite pubbliche di Amato e Vi�sco, che tra un dibattito alla Festa dell'Unità e il maxiconve�gno di Cemobbio indicheranno con una certa chiarezza le coordi�nale della Finanziaria. Le indicazioni sulle possibili misure sono quelle già anticipa�te, ma si tratta di un menu ancora apertissimo: si mira ad alleggerire il carico fiscale sulle famiglie, sulla prima casa e sulle piccole imprese, possibilmente (ipotesi molto popolare, ma di non semplice realizzabilità tecni�ca, spiegano al ministero del Tesoro! anticipando già al 2000 un «regalo» per i contribuenti; l'appesantimento delle tredicesi�me dei dipendenti e l'alleggeri�mento dell'acconto Iva di novem�bre degli autonomi. Compatibil�mente con le disponibilità, ver�ranno rafforzate tutte le iniziati�ve che mirano a espandere l'occu�pazione: dal bonus per far emer�gere il sommerso al rifinanziaraento del credito d'imposta per le imprese che assumono nelle aree depresse, fino al rilancio degli incentivi alla mobilità per i giovani che si andranno al Nord per cercare lavoro. Solo ipotesi, peraltro annun�ciate e riannunciate più volle in dichiarazioni e intervisle. Una attività di «pubbliche relazioni» che sembra convincere poco il presidente del Consiglio Giuliano Amato, che viene stigmatizzala dall'opposizione (Martusciello, Fi, e Urso, An, parlano di «babe�le»), e che comincia a innervosire il sindacalo. «Basta con le cifre e le ipotesi a vanvera», dice Adria�no Musi, della Uil, rivolto a Del Turco. Le confederazioni solleva�no l'allarme per i rinnovi dei contratti pubblici, scaduti da ot�to mesi: domani a palazzo Chigi è previsto un incontro per discute�re delle risorse per i rinnovi contrattuali. Mancano all'appel�lo 700 miliardi, dicono i sindaca�ti, e la Cisl non esita a parlare di sciopero nel caso la vertenza non dovesse sbloccarsi. Si rafforzeranno le iniziative per l'occupazione compreso il bonus contro il sommerso e gli sgravi al Sud Difficile da realizzare tecnicamente l'alleggerimento fiscale delle tredicesime I CONTRATTI IN SCADENZA PUBBLICO IMPIEGO FERROVIE AUTOFERROTRANVIERI POSTE IMPRESE DI PULIZIA VIGILANZA PRIVATA ARTIGIANI METALMECCANICI METALMECCANICI SCADENZA 31/12/99 31/12/99 100.000 | 31/12/99 [ 3VJI2Z97^ 30/04/99 | 30/09/99 30/06/00 { 1.500.000 I 31/12/00 j " n "' ' ' ' l 'K " J 170.000 j PENSIONI, GLI AUMENTI IPOTIZZATI O GU AUMENTI DELLE PENSIONI CHI NE FRUIRÀ 13-4 milioni di pensionati al mìnimo, che oggi percepiscono un assegno mensile di circa 700.000 lire A QUANTO AMMONTANO Se partono dal gennaio 2001, 70-80.000 lire mensili. Se partono da marzo 2001, 80-100.000 lire mensili LO STANZIAMENTO Il governo Intende stanziare 2-3000 miliardi O LE MISURE PER L'OCCUPAZIONE Per incentivare la mobilità dei giovani disoccupati dal Meridione al Nord, sarà elargito un bonus di 600.000 lire mensili a coloro che frequenteranno stage presso aziende

Persone citate: Del Turco, Giuliano Amato, Martusciello, Urso

Luoghi citati: Adria, Francia, Roma