Salvi: facciamo come Al Gore Pensioni? Alzerò le minime di Paolo Baroni

Salvi: facciamo come Al Gore Pensioni? Alzerò le minime it mTnTstmdbi ìavoìoiasw^ Salvi: facciamo come Al Gore Pensioni? Alzerò le minime colloquio Paolo Baroni inviato a BOLOGNA Impariamo da Al Gore». Il mini�stro del Lavoro Cesare Salvi, ieri, lo ha spiegalo più volte, prima ai giornalisti e poi nel corso di un dibattito sulle pensioni orga�nizzato ieri alla Festa nazionale dell'Unità: «Dobbiamo scegliere, qualificare la differenza tra 1 cen�tro-sinistra ed il Polo, su questioni fondamentali come salari, previ�denza, scuola e sanità», ripete. «Ad Al Gore tulli consigliavano di but�tarsi al centro e luì, invece, ha detto qualcosa di sinistra. E ha subito riconquistato consensi». Co�si, il responsabile del Lavoro punta a una «Finanziaria socialmente avanzata, che non esce ora perché il governo come dice il Polo è con l'acqua alla gola, ma che sta nel percorso di questa maggioranza». Allora, quanto del 'bonus fisca�le' deve andare a favore dei pensio�nati e dei redditi più bassi perché la prossima Finanziaria possa essere «di sinistra»? «La totalità», rispon�de il ministro. Poi: «Diciamo la gran parte e poi comunque bisogna vedere l'anunontare». E a chi gli suggerisce ISmila miliardi rispon�de: «Buona parte di questa cura». In concreto? «Io spero di poter aumentare le pensione un po' di più di quelle SOmila lire al mese di cui si è parlato sui giornali ». Niente dettagli, però: «Deciderà il governo e poi ci confronteremo conte parti sociali», spiega nel botta e risposta con il «popolo ds». Iniziamo dalle pensioni Cosa dice al riguardo? «I conti dimostrano che certi allarmi�smi degli ultimi tempi erano assoluta�mente infondali. Sono risultati die rivendichiamo, perché se non ci fos�se stala là riforma effettivamente i coDii sarebbero saluti e le pensioni sarebbero state in perìcolo. Per l'im�mediato c'è invece un problema d�equità sociale perché ci sono alcune pensioni che sono troppo basse, o in cifra assoluta o perché in questi anno hanno peno rispetto all'aumento del costo della vita. Vedremo in base alle risorsa disponibili come interveni�re». 11 bonus fiscale, dunque, deve andare alle fasce più deboli oppure è meglio un nix di interventi? «Innanzitutto a favore dei più deboli e deve servire a creare occupatione». Incentivi alle improse? «Non in astratto, ma molto mirati, finalizzati alta creazione di nuovi posti di lavoro. L'interesse generale infatti è aiutare imprese che investo�no, che creano lavoro soprattutto là dove serve. Al riguardo penso in particolare a crediti d'imposta, ad interventi per favorire l'emersione del lavoro nero e ad agevolazioni a favore delle imprese che fanno ricer�ca, che producono innovazione. In Italia abbiamo due priorità: occorre aiutare che sta peggio perché ha pensioni o salari bassi e l'occupazio�ne, che va incentiva soprattulio dove manca, nel Mezzogiorno ed in alcune grandi aree urbane». C'ò anche un problema sui contratti. «Quelli del pubblico impiego, sì. Mi pare che tra governo e sindacati s�sia avviato un dialogo cosiruliivo. Ci sono le condizioni per un'intesa». Qualcuno però parla già di scioperi in vista,.. «Si capisce, quando si contratta si minaccia sempre lo sciopero. Però l'impressione è che si possa chiudere positivamente». Non c'ò insomma un proble�ma di soldi? «Non credo, per fortuna le cose vanno bene. Questo è il primo anno che si torna dalle ferie senza preoccupazìone di stangate in arrivo ma col problema di aiutare, di sostenere. E' un dato importante, il risultato di politiche precise». Non c'ò un problema inflazio�ne? «Non bisogna esagerare: parliamo di cifre attorno al 2%. Questa è la grande inflazione di cui s�parla? Non credo, ricordo che sino a pochi anni fa eravamo a ben altri livelli. Non solo, ma adesso siamo perfettamente allineali con l'Europa e, infine, non dimentichiamo che è del tutto eviden�te che questo è un problema legalo ai prezzi del petrolio. Insomma, non c'è una spìnta inflazionistica da doman�da, è un fallo totalmente esogeno di cui anche la Banca centrale europea deve tenere conto. E anche rI�ultimi dati tariffari vanno collocati in que�sto conlesto». Sarà anche un fattore esoge�no, ma ormai si ripete da mesi... «Lo ripelo, è tutta colpa del petrolio e comunque stiamo parlando d�deci�mali: un tempo le cifre che si temeva�no erano ben altre». Nemmeno le tariffe, i nuovi aumenti, devono preoccupa�re? «E' giusto continuare col monitorag�gio ma si tratta anche in questo caso d�perceniual�mollo basse. Nessun allarme: è tulio sotto controllo». «Sulla previdenza nel 2001 il confronto sarà tranquillo. Spero di aumentare gli assegni bassi un po' di più delle 80 mila lire di cui si è parlato» «Sgravi alle imprese che creano lavoro soprattutto dove serve Sui contratti pubblici è stato avviato un dialogo cosmittivo Ci sono le condizioni per una buona intesa» il ministro del Lavoro Cesare Salvi

Persone citate: Al Gore, Cesare Salvi

Luoghi citati: Bologna, Europa, Italia