Vassalli: in «3012» avevo previsto tutto di Mirella Serri

Vassalli: in «3012» avevo previsto tutto Vassalli: in «3012» avevo previsto tutto «Il mio romanzo dimostra perché la Chiesa ha torto» Mirella Serri u N immenso lago ghiacciato in Siberia. Al di sotto delle gelido acquo una smisurata banca dove vengono ibornatl e conservati organi umuni, (ìli nomi�ni del Tremila raggiungono l'im�mortalità in questo modo, a forza d�irupianli, soMiiiuundo lo parti del corpo più dolorioratc con (uiul1« «surgolnte» || futuro so lo ù immaginato cosi SolMstiano Vassal�li nel suo romanzo «3012». pubbli�cato noi "96, quando ancora di clonazione 0 di pnxluziono di tessu�ti umuni piT suo tramite so no lurlnvu solo nulla cotnunilè sciontiilea. Mu lo scrillorw genovese que�sto mni'ùo a veiiii.l'ha pensato (mclio con alcuni inconvonionti: 1 suoi nlu.i. .-ut.'iiaii mantonuti in vita e ruslauraii grazio aj}li «innosii» di organi humui braccia spropo�sitato, mani alla rovescia, teste uvviiuio in municra un po' balza�na. Vassalli, l'uso degli embrioni umani sta suscitando un vespa�io. Lei, da profeta, ha anticipa�to i tempi. Con i suoi anziani ringiovaniti ma con tanto im�perfezioni, voleva (teminelare i rischi di una ricerca sciontifica troppo avanzata? «Por nulla. Sono favorevolissimo. Però, cito emoziono! Oneste sono scoporto da brivido, Quando ho scrit�to 3012' non pensavo certo che si potosso arrivani a lanlo, alla possihilitii di eliminare in questo modo disardlni cerebrali, di rìprìstinarc nervi danneggiali, cuori malfunzioi miu i. Quello dio mi stupisco sono lo reazioni di chi si oppone, in Italia, negli Suiti Uniti, in Europa. Vedo il tcrroa' negli ocdi�di questi antagoni�sti dol progrosso. 1 loro Ioni scino da conflitto epocale. Non credo afTalto cho si posso mottoro un limite a quiisto Upo di scoperte. E' un presup1 Misto anche del mio romanzo dovo rumonitó uvova risolto molti probloml 11 mio Tremila era. pr molti versi, una specie di paradiso, grazio proprio ai successi della sdonza». Chi è contrario a questi inter�venti vi vede una violazione della vita o sostiene che l'estra�zione dello cellule di base com�porta la distruzione di embrio�ni umani. Lei che no pensa? «Concordo con quello clic ha dello Clinton, Non possiamo voltare le ■.pali.alla posstbilìiii di salvare vite umano. C'è un equivoco noi: por il momonto non si porla d�prodorro' esseri umani adulti. Non si tratta dello clonazione di persone vivo, ma solo di cellule. E poi guanliomo in faccia lo roalUi: in unto il mondo non si fa abbastanza per limiiare il traffico degli organi. E' meglio uno ricerca condotta in laboratorio o un bambino massacrato allo scopo di utilizzarne fegato, cuore, occhi? Co�sta meno prelovaro un picedo india�no? Tutto auesto mi ricorda l'ipocri�sia dello polemiche sull'aborto, quan�do si faceva di nascosto e nessuno ne ostacolavo la pratica clandestina». Però, proprio nel suo romanzo, la vita nonostante il progresso non Ola liscia; il protagonista Antalo è braccato da bande di cacciatori di organi. Non teme, fatte le dovute difTerenze tra in volizione e realtà, che possa svilupparsi un business analo�go con le grandi società già acquistanobrevetti? «Penso che tutto procederà in manie�ra più vantaggiosa se vi saranno pubbliche auiorìzzazioni. Non me la senio di pronuncianni su quale mo�dello nell'utilizzaziono degù embrio�ni umani debba seguire l'Italia, se quello proposto dogli Usa o dagli inglesi. So bene che le lobby delle impreso si stanno già mettendo in moto. Ma solo operando aportamento si molte un freno allo sminamen�to». La parola clonazione suscita orrendi fantasmi Lei come se lo spiega? «E' vero, la clonazione è vista con angoscia, si parla di "Uavil: -i atomi�ca , ovvero di un processo d�sfrutta�mento dell'embnone che è pronto a dilagare, che non si fermerà più. In realtà abbiamo un'avversione inna�ta contro tutto quello dio conside�riamo innaturale. Ma non d accor�giamo cho anche le zucchine che mangiamo sono il fhitto di una serie progressiva di inierventi. An�ni fa volevo scrivere la biografìa immaginaria del signor Borlotti, un personaggio che fingevo fosse il creatore dei fagioli che arrivano sulla nostra tavola. Perché oggi tutto è addomesticato e frutto d�manipolazione. Questo vale per i pregiudizi cho nutriamo d�fronte alle novità, poi però c'è la Chiesa cattolica che crede di avere il mono�polio della morale. E sbaglia. Per esempio, non tiene conto che anche la comunità sdentifica intemazio�nale, proprio in questi giorni, sta dìscuiendo i problemi etid che ci pongono di fronte queste straordi�narie innovazioni. Già m'immagino l'inizio di un mìo prossimo roman�zo, sempre ambientato in Italia o nel futuro: i magnati, i vescovi, i cardinali, �potenti quelli che hanno mezzi per appropriarsi di nascosto de^li ultimi ritrovati e dei vantaggi dei trapianti tutti vispi, belli e sani fino ad oltre cento anni. Gli altri, i meno abbienti, o già morti oppure cadaveri ambulanti », «Concordo con Clinton Non si può mettere un limite a questo tipo di scoperte» Lo sennore Sebaitiano Vaisalli

Persone citate: Clinton, Vassal, Vassalli

Luoghi citati: Europa, Italia, Siberia, Suiti Uniti, Usa