Sugli embrioni l'Europa vicina alla lite

Sugli embrioni l'Europa vicina alla lite Sugli embrioni l'Europa vicina alla lite Solo a dicembre si riunirà a Bruxelles il comitato etico corrtepondwio da PARIGI (Tireremo iliriuo anche sonzn l'Unione Europea» annuncia Liana DonaldBon, Bconunettao' dd, lisi Gran Bretagna sarà il leador mdndlalei dulia dunazione Ma ii professore al cui avallo Tony Blair subordinò le suo rìvoluzionarìe aperture sulla bioetica toma comunque lo scogliQ Bruxelles Malgrado Lon�dra preferisca talora ignorarlo, l'Ueesiste E pub legiferare. Una direttiva sulla i lonazlono sarob he plausibile? Se lo chiedono in molti, oggi. K pur ammettendo una risixjsia positiva idene spontaneo domani larsl la ( ammissione vorrà osa�re'' i tempi unno prematuri, ma non tròppo. Il 7-8 dicembre si riunirà a Bruxelles il Comitato elico europeo por suggerire una linea, Sara la prima tappa. La francese NofiUe Lenoir, che ne assicura la presidenza, inseguirà il minimo comun denominatore. Ossia, presumiamo, un no d�massima alla clonazione riprodiiuiva, «C'è consenso» afferma�va tempo fa «nel giudicare non urgente la produzione in serie di hebet. Una piccola boutade, ma significativa. Holrohbe significa�re che non vi sarà chiusura ermetica della iKirta. La clonazio�ne pun�e sempUce riimirrà fuori, con mutuo sollievo (inclusi i britannici) ma domani chissà... Il no permoltorobbe all'Europa malgrado le eventuali sfumature di presentarsi unanime sui bimbi-fotocopia rassicurando un pubblico diviso fra speranza e paura. Nel contempo, passornnno forse inosservate o quasi le deroghe sulla clonazione tera�peutica, l'unica davvero all'onhne del giorno. Madame Lenoir lascia inten�dere che non raccomanderà l'ol�tranzismo, l-i legislazione bioeti�ca è evolutiva per eccellenza. Paesi corne la Francia la cambia�no ogni 5 anni. E Berlino, che ha atteso un decennio jwr farlo ma la ridiscussione ó vicina si ritrova con un utensile quasi preistorico. Proprio l'asse francotedesco potrà in definitiva ispira�re con le sue riHessioni i Saggi. La ministra della Sanila germanica, Andrea Fischer, attaccò in termini assai duri Londra, il 17 agosto: «Non vogliamo si effet�tuino ricerche sugli embrioni. Abbandonandoli a scienziati-manipolatori si correrebbe un gravo rischio». Ma sembra che il gover�no e il Cancelliere in particolare non condividano troppo lo sde�gno che manifesta la «verde» Fischer. Tanto più che la Fran�cia, finora su posizioni analoghe, starebbe glissando verso il com�promesso. Jospin predilige il me�todo consensuale. E nel mondo sciontifico transalpino c'è unani�mità quasi piena. Igenotisti fran�cesi vorrebbero effettuare ricer�che sugli embrioni, perlomeno quelli sovranumeran. In caso contrario, il vantaggio dogli an�gloamericani diventerebbe pres�soché incolmabile. La sfida con Londra e Washington galvaniz�za da sempre Pangi. Non si può dunque escludere che le reticen�ze della classe politica vengano meno. Quanto alle obiezioni cat�toliche, in sede parlamentare il loro peso non è decisivo. Anche se il vertice di Bruxel�les dovesse rivelarsi innovativo, da solo non sbloccherà comun�que l'impasse attuale. Bisogne�rebbe la Commissione facesse proprie le sue delibere, integran�dole. Ma gli osservatori si dicono perora scettici. Armonizzare i Quindici è difficile su materie meno spinose, figuriamoci con temi di portata globale. Sarebbe inoltre necessario stabilire le san�zioni. E qui la Gran Bretagna presumibilmente s'irrigidirà, bloccando la trattativa. Per la Francia, che presiede sino al dicembre l'Unione euro�pea, il dossier bioetico non è una sine cura. Vuole uscirne fuori, se non con una vittoria, almeno limitando i danni. S'ipotizzava finora che il rifiuto della clona�zione riproduttiva potesse rien�trare fra i «diritti europei» la cui Carta Parigi sottometterebbe ai partner nel summit nizzardo in programma per dicembre. Ma l'iniziativa è a rischio. Già Lon�dra eccepisce su quelli di natura sodale: se avrà l'impressione che i Quattordici la censurino sui eleni, potrebbe arrabbiarsi per davvero. [e.ben.) La ministra della Sanità tedesca è per il «no» mentre Londra minaccia: «Andremo avanti anche senza l'Ue»

Persone citate: Andrea Fischer, Fischer, Jospin, Lenoir, Tony Blair