Putin: gli oligarchi, sciacalli del Kursk

Putin: gli oligarchi, sciacalli del Kursk Putin: gli oligarchi, sciacalli del Kursk «Invece di aizzare vendete le ville e aiutate iparenti» Arnia Zafesova MOSCA Nel giorno di lutto nazionale Vladimir Putin ha deciso di contrattaccare alle accuse che gli sono state rivolte in questi giorni. In un'intervista alla tv di Stato flfr il presidente ha accusato esplicitamente i media privati e soprattutto i loro padroni di aver «gonfiato» la vicenda «per i propri interessi». Un attacco violentissimo contro «coloro che hanno fatto lutto per distruggere la flotta e l'esercito» e che oggi raccolgono soldi per le fami�glie dei marinai, «Avrebbero fatto me�glio a vendere le loro ville in Spagna e m Francia», ha commentato Putin con insolita veemenza. Un'allusione più che trasparente a Vladimir Gussinskij e Boris Berezovskij, proprietari dei canali Ont e Ntv che in questi giorni hanno criticato il presidente. Non sono stati gli unici: l'agonia del «Kursk» ha fatto reagire tutti i media, che hanno accusato i militari e il Cremlino di aver fatto tardare i soccor�si al sottomarino aifondato. Ma Putin nega: «Resta ancora da chiarire se ci sono colpevoli o si è trattato di una tragica coincidenza». Putin ha rivelato che il ministro della Difesa Sergheev, il comandante della marina Kuroedov e quello della flotta del Nord Popov gli hanno già presentato le sue dimissioni, che sono state respinte. Ieri in tutta la Russia è stato decre�tato il lutto per i morti del «Kursk», con bandiere a mezz'asta e messe funebri nelle chiese. L'unico posto dove la bandiera tricolore russa non è stata listata di nero è Vedjae vo, la guarnigio�ne del «Kursk». I parenti deUe vittime hanno rifiutato qualsiasi cerimonia funebre: «Metteremo il nero spio quan�do riavremo i corpi deijiostri uomini». Forse, è stato sotto la loro pressione che il presidente non è uscito, come era previsto, in mare per commemorare i 118 marinai. Alle 4 del mattino, appe�na congedatosi dalle famiglie a Veqjaevo, Putin è rientrato a Mosca. Il contenuto di sei ore di faccia a faccia di Putin con i parenti rimane ancora avvolto nel segreto. Molti si aspettavano che la rabbia dei parenti sarebbe esplosa anche in presenza di Pulin, e la stampa è stata tagliala fuori dall'evento. La Rtr, unica ammessa all'incontro, ha mostralo solo poche immagini senza audio. Ma una delle vedove si è portata la videocamera. Nel filmaio amatoriale si «vede un Putin imbarazzato e insicuro che dice: «Sapevo che la flotta era in pessime condizioni, ma non sapevo che era conciata cosi male». E due giornalisti tedeschi che sono riusciti a intrufolarsi nel club degli ufficiali, hanno raccontato quello che è avvenuto: «Non c'era un atmosfera molto agressiva, ma i parenti sono rimasti delusi quando hanno capito che Putin era incapace di risponaere alle loro domande». Domande che poi erano sempre le stesse: «Perchè non si è fatto tutto per salvare il Kursk»? I giornalisti tedeschi hanno anche denunciato esplicitamente la censura applicata dal Cremlino: «Abbiamo vi�sto i responsabili della Rtr tagliare tutti i momenti scomodi per il presiden�te». Molti l'hanno capito e non si sono nemmeno presentati al club ufficiali: «Non voglio vedere quell'uomo», ha detto di Putin Marina Salnikova, vedo�va del medico del sottomarino. II governo ha promesso di provvede�re alle famiglie con una generosità mai vista in precedenza. A lutti, anche ai parenti dei marinai semplici, verrà pagato un compenso pari a 10 anni di stipendio di un ufficiale, E ogni fami�glia potrà trasferirsi in una città di sua scelta, dove avrà un alloggio gratis. Ma ancora più massiccio è l'aiuto che arriva in questi giorni da tutta la Russia, da gente comune e miliardari. I parenti però hanno chiesto a Pulin non tanto aiuto, quanto di punire i colpevoli e ridare loro i corpi dei marinai. La società norvegese «Stolt offshore», che ha mandato i sub per i soccorsi al «Kursk», ha ieri accettalo di svolgere l'operazione di recupero. E ieri il procuratore generale Jury Ustinov è parlilo per Ve^aevo per condur�re di persona e indagini sull'accaduto. UNA INIEZIONE PER FERMARE LA PROTESTA DI UNA DELLE VEDOVE Le autorità hanno imposto al parenti radunati a Vedjaavo un rigido controllo. Ieri il quotidiano francese Le Figaro ha pubblicato una fotosequenza impressionante (accanto due delle Immagini della televisione russa), dove si vede chiaramente come viene domata la vedova che, qualche giorno fa. ha aggredito il vicepremier Klebanov. Mentre la donna 10 accusa di aver fatto morire gli uomini del «Kursk», qualcuno le infila una siringa nel braccio. 11 fatto è stato confermato candidamente da un responsabile di Vedjaevo: «Diamo sedativi ai parenti e l�prendiamo anche noi. Dovete capire, è terribile, quelli del "Kursk" erano tutti nostri amici». L'unica "cortesia» che viene usata nel confronti della signora è che l'iniezione viene fatta da una donna.

Luoghi citati: Francia, Mosca, Russia, Spagna