«Venga ad Asti il prof che prevede i terremoti» a di Sergio Miravalle

«Venga ad Asti il prof che prevede i terremoti» a«Venga ad Asti il prof che prevede i terremoti» a Telefonata tra il sindaco eMartynov: incontrerà i nostri sismologi Sergio Miravalle ASTI «Venga in Italia, lo invitiamo a nostre spese, vogliamo che possa meontrare i nostri sismologi e ottenere quei dati meteo-geologici che gli consentano di valutare meglio il rischio di prossime scos�se telluriche». Luigi Florio, ieri mattina quando ha tetto su «La Stampa» le dichiarazioni di Oleg Viktorovic Martynov, lo scienzia�to russo che aveva previsto il terremoto nel Nord Italia, non ha esitato. «So che gli scienziati occi�dentali non danno molto credito alle teorie del toro collega russo, c'è chi lo considera un Nostradamus dei terremoti, ma come sinda�co di una dita colpita dal sisma, e che potrebbe nuovamente esserlo, voglio vederci più chiaro. E credo di poter parlare a nome di tutti gli l'alluvione di sei anni fa. Non possiamo ora vivere con l'incubo del terremoto». Il fdo rosso tra Asti e Mosca era già stato incredibilmente allaccia�to, prima della forte scossa di lunedi sera, ma per una serie di circostanze il plico con le previsio�ni telluriche portato dalla Russia in Italia non aveva fatto scattare l'allarme. Cosi come del resto, secondo le dichiarazioni di Marty�nov, erano rimasti senza risposta i suoi messaggi di avvertimento in�viati all'Ambasciata italiana di Mosca e da qui trasmessi «per competenza», U 29 gennaio scor�so, all'Istituto Nazionale di Geofisi�ca. Ieri Florio si è messo diretta�mente in contatto telefonico con Martynov, che dall'Istituto di si�smologia di Tuta a 200 chilometri da Mosca, era votalo nella capitale russa, ospite di Cosiamo Maren�go, l'architetto astigiano da tempo impegnato in Russia a seguire lo attività di imprese occidentali del seltore costruzioni e minerario. In una prima telefonala dal munidpio atto studio di Marengo a Mo�sca, il sindaco, con t'aiuto di un traduttore, ha invialo il docente russo in Italia, cliiedendogli quali informazioni avesse bisogno per mettere a punto le sue ricerche ed essere cosi più preciso nelle previ�sioni. Lo scienziato ha risposto accogliendo t'invito e potreboe, se lo consentiranno i tempi dei visti consolari, essere in Piemonte dal�la prossima settimana. «Ho anche telefonato al profes�sor Enzo Boschi, direttore dell'Isti�tuto Nazionale di Geofìsica, per chiedeigli la disponibilità ad in�contrare il professore russo», an�nuncia il sindaco. «Boschi mi ha ribadilo di non avere finora avuto rapporti sdenlifici con il docente di Tuta, di nutrire dubbi sulle sue capacità di prevedere esattamen�te area e periodo dei terremoti, ma di essere comunque disposto a fornire le informazioni richieste, che sono a disposizione di tutta la comunità scientifica internaziona�le». Il sindaco di Asti commenta: «Mi rendo conto che questa storia può apparire paradossale e c'è chi già la paragona alla vicenda del professor Di Bella, un ricercatore solo contro la comunità scientifi�ca, ma credo che si debba percorre la strada del confronto partendo dai dati certi. E se avesse ragione lui? Dalle informazioni che ho preso direttamente in Russia il professor Martynov è persona se�ria, che in più occasioni avrebbe dimostrato di saper prevedere ter�remoti e uragani. E mi domando: perchè queste sue ultime anddpazioni sul sisma che ci ha poi effettivamente colpiti, creandoci gravi danni, anche se per fortuna non d sono state vittime, non sono state prese in considerazio�ne?». E qui bisogna fare un passo indietro e tornare all'architetto astigiano Marengo. Ha 48 anni, è un manager aflermato e conosce lo scienziato russo cho si era rivol�to a lui, affinchè facesse da trami�le con i giornali, visto il silenzio delle autorità italiane, per divulga�re i suoi studi che gli avevano fatto prevedere una sisma quest'estate nell'area del Nord Italia Un plico con diagrammi, testi scritti in cirillico e ritagli di giornali russi che avevano pubblicalo l'anticipa�zione, era stalo affidato da Marty�nov all'architetto astigiano rien�tralo in Italia a metà luglio per alcuni giorni di vacanza. Ne aveva�no parlalo in famiglia. Il plico, senza traduzioni, era però rimasto in cassetto a casa dei Marengo ed è slato il fratello Mauro, dingenle di una squadra di pallavolo, a ricordarsi di quello «strano preav�viso», quando lunedi sera si è avuta la scossa del settimo grado della scala Mercalli che ha colpito il Piemonte, con epicentro nel Monferrato. Un altro fratello. Fer�rante, anch'egli architetto, è asses�sore ai Lavori Pubblici della giun�ta Florio, ex europarlamentare di Forza Italia, ma non era a cono�scenza dei contatti con il professo�re russo. Il quale nel frattempo aveva mandalo nll'ufficio di Ma�rengo a Mosca un fax in francese «avvisando» dell'imminente scos�sa. «Gli daremo tutte le informazioni meteo-geologiche di cui ha detto di aver bisogno» la ) : ^ I segni del terremoto in Asti. Sopra il sindaco Luigi Florio