Putin affronta i parenti delle vittime

Putin affronta i parenti delle vittime Putin affronta i parenti delle vittime In tv immagini senza audio. Oggi in nave sul luogo del disastro AnnaZalesova MOSCA Oggi è lutto in Russia per i 118 (o 130) del «Kursk». L'ha decretalo il presi�dente Putin che, dopo che i marinai del sottomarino affondato nel mare di Barenls sono stali dichiarali uffi�cialmente morti, ha deciso di affron�tare personalmente la tragedia che ha già dato un colpo pesante all'im�magine del nuovo padrone del Crem�lino. Ieri (Mmeriggio Vladimir Putin è arrivato nella base militare di Severomorsk camicia nera, giacca nera, senza cravatta e, dopo aver rifiutalo di presiedere una riunione del comando, si è precipitalo a Vedjaevo, a incontrare i parenti delle vittime. Un gesto coraggioso: nei giorni scorsi la furia delle vedove e delle madri si e sfogala con violenza con�tro i responsabili governativi. Dopo che il vicepremier Klebanov è sialo insultalo in faccia davanti a tutto il Paese da una donna che l'ha accusa�lo di aver fallo morire il «Kursk», il Cremlino per prudenza ha deciso di far svolgere l'incontro di Putin con i parenti a pone chiuse. Le tv hanno trasmesso senza audio solo poche immagini dell'incontro del presiden�te con la vedova del comandante del «Kursk», Irina Ljacina. Ma numerosi di quei 400 genitori, figli e mogli che sono arrivali nei giorni scorsi a Vedjaevo solo per perdere ogni spe�ranza, si sono rifiutali ieri di incon�trare il presidente. I movimenti di Putin, come al solilo, sono circondali da una corti�na di segretezza, mentre Munnansk i e Vfdjdcvu sono stale.riempile di polizia. Secondo alcune voci, oggi il presidente dovrebbe imbarcar&i sull'arnmiraglia «Pietro il grande» per visitare il luogo della sepoltura del «Kursk» e onorare la memoria dei marinai. Ma fino a ieri notte il Cremlino si rifiutava di confermare la partenza di Putin per il mare di Barenls. Anche i parenti hanno chiesto di poter essere portati sul luogo del disastro, ma gli è stalo ris|XJSlo che le condizioni meteorologiche non lo permettono. Del resto, molle fami�glie non credono che tutto sia finito e si rifiutano di credere a Klebanov che ieri ha dichiarato ieri che tutto l'equipaggio è motto in meno di 3 minuti e che fin dall'inizio non c'era nulla da fare. Ieri un gruppo di donne ha chiesto alla comunità inter�nazionale di proseguire le ricerche: «Forse so ne può salvare almeno uno». Le vedove non hanno rispar�miato nemmeno accuse al comando Ma per fare questa dichiarazione sono siale costrette a uscire dal recinto di Vedjaevo: «Dentro non avremmo potuto parlare». L'unica reto russa che ha potuto entrare dentro il villaggio dei milita�ri, Rtr, ha mostralo le condizioni mostruose della loro vita: palazzi cadenti, con finestre ollurale dal canone e dal legno, una miseria inimmaginabile. Le mogli raccontano elio, mentre i loro mariti erano in missione in mare, loro abitavano in case non riscaldale, stringendosi ai loro figli per Irasmellere calore. Ma gli abitanti di Vedjaevo dicono anche che due giorni fa, in attesa di Putin, i militari hanno trovalo i soldi per riasfaltare d'urgenza la strada per la limousine presidenziale. L'unica cosa che a questo punto vogliono sentire a Vedjaevo e nel resto della Russia è una richiesta di perdono. Tutti i canali tv trasmetto�no in continuazione il discorso di Vjaceslav Pojxiv, comandante della flotta del Nord, l'unico rappresentan�te del potere il cui dolore almeno sembra sincero. L'ammiraglio ha in�dirizzato allo famiglie poche parole semplici: «Abbiamo |)erso il migliore e((uipaggio che avevamo, crescete i loro figli degni dei padri». E poi. strappandosi dalla testa il bem-Uo, ha dello con voce rolla: «Perdonate�mi |)er non aver pollilo salvarli». Poi si e girato, nascondendo le lacrime. Perdono è stato chiesto anche dal patriarca Alcxij II, che ieri si e rivolto con un messaggio televisivo alla nazione Appellandosi a «fratelli è sorelle», il patriarca ha parlato di una tragedia che è stata condivisa «da tutto il popolo nisso». Alexij ha poi ha difeso l'oiierato del presidente e dei militari: «Posso testimoniare il profondo dolore di Vladimir Vladimirovic Putin». L'opinione pubblica si aspetta che il presidente faccia anche i nomi dei colpevoli della catastrofe e della disastrusa operazione di salvataggio Ma per ora l'unico che ha mostrato di volerlo fare è l'ammiraglio in lacrime Popov che ha promesso di «consacrare la vita a scovare la canaglia che l'ha fatto». * iiiiiiiiiiinliirtiiriiii L'equipaggio del Kursk guidato dal comandante Grigon Lyachin allineato sulla tolda del sommergibile durante una parata a Severomorsk il 30 luglio scorso

Luoghi citati: Mosca, Russia