Piovra 10

Piovra 10 Piovra 10 Polemica dopo la «censura» PALERMO In nome della par condicio si plache�ranno le polemiche sul serial della Kai, la «Piovra dieci», visto che an�che Mediaset sia realizzando per l'autunno una serie sulla mafia dal lilolo «l'Impero» con lo stesso Sergio Silva? Per ora imperversano critiche da una parte e stupore dall'altra per la richiesta del presidente del movi�mento dei dirilli civili Franco Corbel�li di bloccare la programmazione della «Piovra dieci» perché «se man�dalo in onda alla vigilia delle elezio�ni potreblx.' rappresentare una stru�mentalizzazione politica». Dunque non solo fiction? «Esclu�do che la Piovra possa rappresenlare un'interferenza diretta con la mate�ria elettorale. È veramenle inaudito pensare che raccontare la mafia strumentalizzi la mafia contro il centrodestra. Le televisioni raccon�tano un fenomeno che è sociale prima che politico», dice Stefano Munafò direttore di Rai Cinema Fiction, ricordando anche «l'Impe�ro» di Mediaset. Poi la stoccata: «Non vedo perché il centrodestra fibbia questo interesse a identificar�si, come dire, con i difensori della mafia. Non lo capisco. È qualcosa che danneggia loro stessi», aggiunge Munalò. Contrari a censure e divieti due magistrati inprima linea a combaltere contro il fenomeno mafioso. «In un Paese in cui vige la libertà di pensiero, bloccare un film è vera�mente assurdo. Significa sacrificare il principio basilare della nostra de�mocrazia a un interessi.' politico di parte», sottolinea il pm Gaetano Paci, della Direziono distreliuale an�timafia di Palermo. «Il lavoro dei magistrati non può essere né legitti�matone delegillimalo da uno sceneg�giato televisivo sostiene il pm della Procura di Palermo, Alessandra Ser�ra -. Il nostro lavoro viene legittima�lo coi processi, e sopratlullo con le sentenze». Solo «una sterile polemica esti�va», come dice Serra? Certo l'attore Remo Girone, con le sue dichiarazio�ni sulla coscienza di sinistra della Piovra, non pensava di scatenare una tale bagarre. L'interprt^ó nel serial del personaggio di Tane Cariddi, il «burattinaio» di CoìkI nostra, chiamato in causa da An per le sue dichiarazioni u sostegno dei giudici, ft sorpreso: «Quel che sono, le mie idee, la mia coscienza politica non l'ho mai nascosto, lo comunista e di sinistra lo sono, lo sono sempre e continuerò ad esserlo». A Catania si girano le ultime scene della decima serie della Piovra, attesa da 15 milio�ni di telespettatori. «Non siamo nuo�vi a polemiche del genere», premelle il regista Luigi Perelli, che aggiunge: «La nostra Piovra e falla per far riflettere e stimolare la coscienza critica die è inuispensabile, un patri�monio di lutto il Paese. Se la destra vuole seguire un percorso diverso ci vede ovviamente distanti». Secondo Perelli, comunque, «una cosa è cer�ta: la memoria dovrebbe rimanere, non ci si può dimenticare ad esem�pio di un giornalista come Beppe Alfano, che era di destra e che ha pagalo con la vita, come del giudice Paolo Borsellino, '.he era anch'egli di destra. Non c'ò confine per combatte�re la delinquenza organizzata». Tra l'altro, tra i progetti Rai ci sono anche due fiction su allrellanti per�sonaggi di destra, Giorgio Pcrlasca e l'agonie Sabbalucci, due fascisti che aiutarono gli ebrei «Le fiction elio facciamo dice Munafb avranno sempre presenti i valori di fondo di uno stato democrniico, la solidarielft e la tolleranza». Ma il presidente della Commissio�ne parlamenure di vigilanza Mario Landolfi non sembra ancora tran�quillizzato. «Non imporremo alcuna censura alla Piovra. Ma convochere�mo al più presto i responsabili e chiederemo spiegazioni, verificando il rispetto del pluralismo. Se cosi non fosse, monteremo un caso e le reazio�ni saranno estreme, dure e appro�priate», fr. i.l

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