I sub trovano una grande nucleare
I sub trovano una grande nucleare I sub trovano una grande nucleare Occorrerà un mese per recuperare i corpi dei marinai MOSCA L'operazione di salvataggio del�l'equipaggio del sottomarino Kursk è finita. Non c'è più nessuno da salvare. Solo acqua dentro i com�partimenti, anche quelli di poppa dove si sperava che ci fossero anco�ra superstiti.! 118 uomini dell'equi�paggio sono morti sul fondo dol mare di Barents. Il miracolo non è avvenuto, e rimangono gli inierrogativi sulle cause del disastro e, sopratiutlo, sull'andamenlo doi soccorsi. Il finale è sopravvenuto ieri pomeriggio, dopo che i sub norvege�si hanno aperto il portello interno della camera a pressione. Dalla valvola erano uscite bollicine d'aria, alimentando le speranze. Ma dentro c'era solo acqua, in tutto il compartimento numero 9. A quel punto i norvegesi sono risaliti in superficie e hanno dichiaralo di sospendere i lavori: non c'erano più speranze di trovare dei vivi sul Kursk. Una notizia cho è siala uno choc, dopo che l'efficienza e la rapidità dei norvegesi aveva fallo rinascere le speranze. Alle 5 del pomeriggio l'operazione di soccor�so ò stala ufficialmente dichiarala sospesa. E verso sera, quando si è posala la melma sollevala dai soc�corritori, la telecamera autopilotala del team scandinavo ha mostra�lo le viscere del sottomarino: buio e acqua dappertutto. Vicino alla ca�mera a pressione è slato trovalo il cotpodi un marinaio, probabilmonle aveva tentalo di fuggire.Ora rimane il triste compilo di riconse�gnare allo famiglie i resti dei 118 marinai. Lei Russia si è già rivolta alla Norvegia con la richiesta uffi�cialo di continuare ad aiutarla nelle o])erazioni sottomarine, e Oslo ha accettato, avvertendo poro che ci vorrà circa un mese di preparativi per il pericolosissimo lavoro dentro l'unità. L'ammiraglio Erinar Storgen ha anche accusato i militari russi di aver preso tempo in proce�dure burocratiche e lentennamenli che hanno ostacolato i soccorsi. Ouesta è la domanda che assilla ora il Paese: sarebbero riusciti i norvegesi a salvare qualcuno se fossero arrivali prima? Stergen non ne è convinto, ma le chance comunque sarebbero slate più alle. E ieri alla rabbia dell'opinione pub�blica si è unito per la prima volta il coro dei politici. Perfino i presi�denti delle due Camere, Egor Stroev e Ghennadij Selezniov, non han�no risparmialo parole dure per i militari. Il potere, tardivamente, si è messo all'opera. Tulli i dirigenti del Paese hanno indossato abiti neri, e ieri Vladimir Putin in perso�na ha ordinato di triplicare i com�pensi alle famiglie delle vittime: da 100 a 300 mila lire circa. Per la prima volta in 10 giorni è apparso anche il ministro della Difesa Igor Sergheev. che è sialo spietato sullo stato delle sue Forze Armate. Ha confermato anche il terribile so�spetto che la Russia non possiede più sommozzatori da profondità, né attrezzature: «C'è un solo cata�marano per lavori subacquei che è nato nel 1938, come mev, ha dichia�ralo il ministro, in apparenza since�ramente sconvolto. Rimane ora il problema del recu pero dei corpi e dell'unità slessa, dentro la quale rimangono spenti, ma attivi due reattori nucleari con una tonnellata di uranio arric�chito. Per il momento e lo confer�mano fonti indipendenti non c'è fuga di radioattività nel mare di Barents, ma con la corrosione è solo questione di tempo, anche se di decenni. La Russia ha già chiesto aiuto all'Occidente, stavolta senza esita�re. Il vicepremier Ilja Klebanov, responsabile dell'operazione, ha spiegato che l'impresa è impossibi�le per un solo Paese. Per escogitare un modo per far emergere il -Kur�sk» ci vorrà almeno un mese So nel frattempo nel mare di Barents cominrerà la stagiono delle tempi sto, l'operazione vorrà rimandata al�l'ostate prossima, la. z.]
Persone citate: Egor Stro, Erinar Stor, Ghennadij Selezniov, Igor Sergheev, Ilja Klebanov, Tulli, Vladimir Putin
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