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«Cos�curiamo i pe JeBSi che ci chiedono aiuto» «Cos�curiamo i pedofili che ci chiedono aiuto» Li centro di Genova: la castrazione chimica non è da escludere retroscena GENOVA LA castrazione chimica? Un'ipotesi che non va del tutto esclusa a priori. I problemi sono più che altro di carattere etico» dice la dottores�sa Alessandra Berti del Diparti�mento di Scienze psichiatriche dell'Università, psicoterapeuta e consulente deu'Aied, l'Asso�ciazione italiana di educazione demografica. Farmaci inibitori, del resto. Insieme con la psicote�rapia costituiscono la cura cui si stanno sottoponendo da circa un anno aicum pedofili: si sono rivolti all'Aii-d chiedendo un aiuto per guarire. «Sono stati già ottenuti alcuni progressi», ha annunciato Berti. I farmaci somministrati sono antidepressivi e stabilizzatori dell'umore, che inibiscono in parte la sessualità permettendo il controllo dell'impulso. Ma il componente principale della cu�ra resta la volontarietà: una terapia forzata, infatti, sembra destinata a fallire. In tutta Italia sono alcune decine i pedofili che chiedono di essere curati, rivolgendosi a psicologi, psichiatri o consulto�ri per guarire dalla loro sindro�me. «Questo perchè si ò comin�ciato a parlare di pedofilia in termini clinici e non soltanto moralistici spiega la psicotera�peuta la molla che ha spinto queste persone a rivolgersi all Aied è stata la paura di fare irim.i o poi del male a qualche cambino e quella di essere sco�perti. Purtroppo chi prova sensi di colpa costituisce una mino�ranza formata dai soggetti me�no gravi». E ci sono anche i casi di persone che hanno già subito il carcere, sovente in condizioni traumatiche. «Temono perciò • aggiunge Alessandra Berti di dover ripercorrere il calvario del primo arresto e della deten�zione. I più pericolosi sono gli individui con tendenza al sadi�smo e difficilmente si può pen�sare a uns terapia». Quali risultati sono stati otte�nuti fino a questo momento? «Tra Stati Uniti e Gran Breta�gna i pedofili in terapia sono circa quattrocento. Per quanto riguarda l'esperienza genovese, nel giro di due anni le richieste di aiuto sono state una decina ma non tutti i pedofili hanno poi iniziato davvero la cura. Tra i soggetti in terapìa volonta�ria da un anno nessuno è passa�to ad alti concreti». Nel mondo si consumano ogni anno cinque milioni di violenze ai danni doi bambini. Per combattere questa piaga molti Stati stanno attuando una legislazione sempre più simile e. stanno mettendo a punto una serie di interventi di repressio�ne, ma anche di recupero e terapia. La grande innovazione viene appunto, spiega la dottoressa, coautrice con l'avvocato Mari�na Acconci della ricerca «Gran�di reati, piccole vittime Reali sessuali a danno dei bambini», dal fatto che la pedofilia è stata accettata tra le affezioni da curare clinicamente. In molti casi il pedofilo è stato a sua volta vittima infantile di trau�mi e violenze, che si porta dentro per decenni: la strada è quella di uscire dal silenzio, di curare le vittime e gli aggresso�ri. La piaga degli abusi sessuali sui minori a Genova ò stata messa a fuoco da uno studio dell'Aied: anche in baso agli allarmanti risultali Ottenuti, 0 slata docisa. oppunto un anno fa, IViortura di un contro di ascolto e consulenza sia por le vii timo cho per i pedolili 11 centro offre ai minori, allo fami�glie, agli opcnitori sociali e istituzionali, accoglienza, con�sulenza psicologica, medica e legale. Sull'altro fronte fornisce le opportunità terapeutiche a chi na il timore di arrivare prima o poi alla violenza sessuaSecondo il questionario di�stribuito tra gli utenti dei con�sultori (350 risposte su novemilal 85 persone hanno denuncia�to esperienze dirette di abuso e 29 esperienze accaduto a perso�ne vicino. Nella maggioranza dei casi (soprattutto donnei l'abuso avviene entro i primi 14 anni di vita (51 prima dei 10 .iiiiiu Ad abusare dei minori è in 20 casi un familiare, general�mente il padre, in 60 un cono�scente e in 22 uno sconosciuto. «Da noi arriva gente che ha paura di se stessa I più pericolosi sono i sadici»