Il buon viaggiatore ha la valigia piena di ricordi e di scrittori

Il buon viaggiatore ha la valigia piena di ricordi e di scrittori Il buon viaggiatore ha la valigia piena di ricordi e di scrittori AREZZO N una casa chi.sembra una nave, lassù all'ultimo piano con scale mienie, vetrate nel soffit�to b una terrazza vasta come un ponte, un uomo in camicia colonia�le tutta lasche b taschini die* cose terribili sui viajyn. dice che sono diventati impossibili perché le me�raviglie sono finite, i luoghi, si assomigliano tutti, sono violeiitaii e snaluniti La casa-nave parrebbe dunque in secca, la terrazza-ponte invasa da foghe secche e dal vento è l'immagina deU'immnblUtà più penosa t'oi l'uomo. AtUlio Bnlli, uno scrittore vivace, uno studioso di letiei atuni anglo-americana che s'è specializzato in leilcratura di viaggi lOuanda viaggiaivera un 'ar te. ti viaggiatore immaginario. La xtta die corre, tutti ediii dal Muli�no negli ullimi cinque aimi). fa una virala. ( om^gge il suo sguardo nero e atmuncia la soluzione, la formula l»er riscoprire i viaggi e il mondo: Giacomo Leopardi Sorprendente, a prima vista 11 nostro poeta e inchiodato alla «por�ca citta», come chiamava la sua Kecanali. e 80 si muove, se vive per un po' in quelle die pure erano alcune delle più celebrale tappe del Grand Tour «ime Roma. Firenze. Napoli, liologna. Mi! mo. Pisa, non vede assolutamente n.dla. A Koma si paragona addinilura a una «sta�tua», e «solo e nudo» vittima di noia e di indifferenza, spaesatissuno di fronte a piazze, edifici e scalinole che gli appaiono immensi, simili a una scacchiera adatta a pedine giganti. K Milano la trova «insocia le», un posto dove «nessuno pensa a voi», dove «centoventi mila uomi�ni sunno insieme por caso». Cosi ovunque. Si laraenia. si nega ogni visita estetica. Per due ragioni, spiega brilli, che al poeta ha dedica�to il suo nuovo libro, fri \iaggw con Uvpanli (pp 130. L 18.000, sem�pre edito dal Mulino) In viaggio gli s�riacuiizzano Io malattie ena gli oodii infiammati, gli lacrimano, t*gli é «lucifugo», lanto che «non può sollovarela lesta al di sopra di un metro da u?mi». per osempio a Firenze, di cui deplora il sudiciume B le spieiate campane, vede una citta che nessun altro descrive, vede doè il suolo delle strade e laddovo i palazzi toccano iena, con le loro «lunglie file di crod dipinte nel mun�a bosso», monito ai dttodini a non far li i loro bisogni. E poi secondo motivo — rifuggo dagli spazi dilatati, si porta sempre net cuore la piccola odiataamata Kecanati. e allora si nntana. si paralizza «Si senu come un insotto kafkiano», dico Bnlli Kbbene. nonostante tutto que�sto. Leopardi «scrive forse la cosa più inielligente die si potesse dire sui viaggi», secon�do il nostro studioso E' la poetica del ricor�do applicata non alla jnx-sia ma appunto ai viaggi, ai luoghi-nuuvi che si vedono. Centrale e la rifiessionodel 23 luglio 1827. «Io non mi trovava mai conienlo, mai nel inni centro, mai naturalizzato in luogo alcuno, finattantochè io non aveva delle rimembranze da attaccare a quel tal luogo» Qui sta l'idea di Brilli Uropardi pensava a ricordi personali, suggellivi, por scaldare un luogo; noi moderni dobbiamo invece pensare allo descrizioni dei viaggiatori chi ci hanno precwluu» I loro scriii;. la loro emozioni e visioni diventano i nastri ncordi. il passa pano ne-cessarioper Mnotra re e amare un posto «11 viaggiatore o^gi è sdiizofrenico — spiega lo studioso . vede due luoghi conINCOCla.Mt. NTRO dio u i .1 soliamo una traoda, ci suggeriscono un'influadraiura. un meto�do di accesso, la possi�bilità ih una ri»tt)|)erta. sono per cosi dire una Mina di miccia nooBBaarìa p"rv!uin noi avvenga un'tspenenza consapevole Pratica che in qualdie modo s'è sempre fatta, ma die offii ha una drammaiinta inedi ta ixiidiè il mondo è tulio cambia�lo. •E' questa per me runica manie�ra, oggi, di viaggiare», ossinira Brilli Senza ricomi. o ricordanze, una citta si riduco a una sene di monumenti isolati, a un museo Soltanto i ricordi, altrui, garanti�scono il contesto originario, la continuiiii «Penso al cenuodi FlronE8i ridotto a un'unica panimi'g jeansena-gelnteria. o alla Roma pieno di folla, spordzio. di«vasiazione, restauri caramdiou dai colori pasiello airAnnaiii: mi sembra un pandisjjagna o una grand? manto�vana, il dolce di Prato apparso di mandarlo '.ostale». Ma davvero il monde * COii ^JxJn^o o già perduio? Non sarà un j»ij' troijjxi uaiaatroQsta. il nosiru studiom Per tutta mp aa Bnlli il i il U-vi Siraussdo! rnsfi tropt d «1*8 pruna cosa che vediamo viaggiando |x-r il mondo i la niRira -■pordzia 1 liliri di viaggio OTMno i illusione di qualaisa che r. "ii esi�sta pn" ma die vorremmo esisti-w ancora» Bnlli i viaggi h vuol fare ancora, ma anche nel tempo e documeniandosi adeguatamente «Iji fatica mielleiiuale e del resto l'unica fatica nmasta Quella fisica se quasi azzerata, insieme con il iem|Ki e il denaro» E bivigna stare allenti: a volle i ncordi su un luogo s»in(ida n-spingeni, opere!io idilliogici o jienhe menzognen in qualche altro modo Viaggiare diventa insomma mollo oompuoato. Anche nei paradisi naturali «Ui caacata delle Mannure oggi e a ore. e intennitienle, comò fosse a Disneyland Soliamo se npifsco le descri�zioni del Grand Tour la recupera come esempio massimo del pittore sco. della naiuni orrida e sublimo, I.o stesso vale per �Mari del Sud' che cosa sarebbero sonza Steven son?» Brilli vorrebbe quindi ben diver�se le «ituali guido uiristiche («non devono iimuarsi a ciò dio bisogna vedere») e indica un altro lovoro nuovo da fare, cioè fiscopnrti valorizzare i nastri scntloridi viag�gi di ien a di oggi, troppo spesso triiv urati (Lilla oiluira accademii.a (|uolii coloniali, e poi Do Amins. C.amUlo Bollo e Gozzano, fino ali « (HnmoArbftMno a Magre. Omnetln-Celati» 1» snid;i m i è oomanto della sua leona lui sua casa sembra ora vibrare, scuotersi. Stipare Un'altra casa-nave l'aveva Hu�go Prati vicino a Losanna Cinque armi fa Pnu raccontava Onera appena slato a P8i;o Pago nelle Samoa americana sulla trace* ;i: Maugham B di Rita Haywortb. mtenireie di Pioggia, trailo da un raminto dello wnitore mgle*t; Tmvó soltanto «magazzini, i.iv aoooomidM e un odore nauaoanta d» veniva da dm(ablim ho di tonno m scalala» Pratiguanlava il lago da un punto della sua cosa Uno sguardo inst wisimo mdiment i cabile Mon pochi nvai d(^xi ATTILIO BRILLI FA PROPRIA LA POETICA DI LEOPARDI: «(SOLO LE RIMEMBRANZE PERMETTONO DI AMARE I LUOGHI COSA SAREBBERO I MARI DEL SUD SENZA STEVENSON?» Attilio Brilli dedica il su lti lib LdiIhidt Rti "ità" iiii ii f Attilio Brilli dedica il suo ultimo libro a Leopardi: «Inchiodato a Recanati, "porca città", in viaggio non si sentiva mai contento, finche non aveva rimembranze dei nuovi luoghiu AltAo Bi* lo viaggio con Uopo»* JMukntxpp 130.t 18000 SAGGIO INCONTRO Claudio .Mt.mu i .1 umporanaaroenta, quailoatiuala a reale e quello di ien. raccuniatoj;li da alim Dal confronto tra ir due poli scocca la differenza r ((iiintli l'affotlo, la tompreiisiiuie rsietica e BtOriOB V propnu mila storia, nel tem xi. die oggi si eflirt tua in prima batiuta un vmggio Aikho siwntancits. sorpresa, naiu mie zza romantica. »« mai ce ssaia Ma conviene npeterlo non e ctvr le hftiure a tavolino de: racconu ih gio i-saunscono e sostiim^m nostro viaggio, ««w sono no il

Persone citate: Attilio Brilli, Disney, Giacomo Leopardi, Maugham B, Mulino, Pioggia, Prati, Rita Haywortb