Secoli di maledizione sulla flotta russa
Secoli di maledizione sulla flotta russa Secoli di maledizione sulla flotta russa Dal soffio di Pietro il Grande al disastro di Tsushima Domenico Quihco Navi tarlate, nquipugg�rwxngliticd ma rrwiSiM'iiatamentie ernia, rum tngL sconfitte, ammuiinomnnti e cnideltà la tnttgrdio t appiccicata come un datino ai tre «tcoli della finita russa Car.vi forse impone remare nata dal rapnecto di zar «lispoud e di bobeevicht ombidosi. pnAnggioche uno potenza terra�gna lia dovuto pagare aUa chimere dell» grandezza planrtana II mare d« russi, hi reebà. e 1» steppa sconfinata tklla «Ubena. la distesa delle «terre nwe», lapianum pobicca pcnmn«neot# umlotrke Oup�lo vero, invece, nata un mtgtm psrtferko, su cui d «i avventura sok» sotto La sforsa dello ur o del partito U Mann* russa e «uta in venta. u da un Prometeo avido a menoumtabik-. utt sovnu» eh» tormen�tava e mortificava il eoo popedo nel nome «tono del suo ewtntni radioso Pietro il Grande ere in guerra con tutu, svwksd. poia«hi, turchi. ma senza una nave Ma A o non è un padrone? Non ha costruito for�te una capitale trasformando in pietra U paludi e te nebbie del Nani? E non gb bastano, purcomin dare, pochi vascelb. la fiotia le vuole subito Unmenso. sfanose, trabonlantc Trmta veberi e duecroio galere nascono in pochi mesi e Voronej satto il pungolo minac doso di quella vtuonta urennica Poco importa Stf deane di navi mal guidate, in mano a equipaggi di contadini, finisoiino in ttmro alle ooqw gelate del Nord o a quelle iK?pidic del Mar d'Azov La Russia, già allora, ha posstbibu matenah. e di spreco, gigantesche quamo le volontà del suo sovrano 1 suoi «redi continuano e sfornare fiotta à» ftMtwmatbano a totiMn. gigante�sche e inemdeoti Ma adesso un etocnoano teoruxa che un Paese non potrà «sere grande se le sue flotte non sono in grado di mostra�re la bandiera, e i muscoli, su tutu i mari del mondo Invece la Hussia naifocti nd suoi piocob «laghi» In�terni, il leone britannico viglia, ringhioso, perché non dilaghi dtre gbStreiunelMe«lit«rraneo E allo�ra nasce it «rande sogno di-�Pacifi�co Ce anche il kaiser GugUelroo. subdolo e interessato, a sugginre e! suo «caro cugino» Nicola che il destino ir l'Ama, dove e* da affron�tare solo t piccoli gialli giapponesi e la Cina sfiancala da secoU di nona 1 russi ci credono, si gettano nell'avventura, creano dal nulla l'ennesima flotta nel Pacifico 1 «gru affondano l'B febbraio del t'JOt nella rada di fon Arthur, ouando le torpediniere jpaupanesi (anno le prove generali di Pwurl Harbour mpotreì» sue unità affal�dano U comandante rusao torta di sparare non c'ft la «bdtumizione di guerra! Mosca manda l'unico ammira�glio abile. Makarov. in grado di scuotere gb equipagp ditmoralìxzau. ma la maledizione è in agguato L'emmiregtia. la «Petropovtosk*. una una mina che fa esplodere leste di siluri e si inabissa m pochi mmuti Con ottusi-, peraeveranza Mosca mventa la più straordinaria eutanasia navate della storia spe�disce, dal Baltico', tutte le navi die le restano, vecchie carrette che appenna galleggUmo e unità modenwr, guidate da un ammiraglioancina. Wordest vtmskij Mesi di pe�nosa navigazione attorno all'Afri�ca e all'Asia, meditando su quello che tutti, uffidab e marinai, san�no: di andare incontro alla morte. Ma tocmbbilmente l'anabasi sutdde continue A Tsushima l�aspetta la fiotta giapponése per una batta�glia che assomiglia più a un'esecu�zione. L'ammiraglio wjprawive In�sieme con pochi marinai, i giappo�nesi, stupiti da un coraggio cosi disperato, gli rendano onore. A Mtntca. al ritorno, lo vogliono man dare davanti alle oorte marziale L'Urss eredita una flotta scakmala, in disarmo Pw naMnetiarla Stalin, nel '47. pretende perfino alcune unità italiane requisita co�me riparazione di guerra. La pos�sente nave da battaglia «Giulio Cesare» fimsoe cosi, mabneonua twTiU-, nella rada di Sdiostojib con i! nuovo nome di «NovonisHjsk» A mezzanotte del 29 ottobre liei 1955 una enorme «n^tlosione squ«ircia In scafo die affonda in pochi immiti Quasi certamente l'mcuna d�un equipaggio reocogbucao Ma allo�ra come oggi è mutile cercare la venta nello versione ufficiale rus�sa wcondo Mosca gli italiani ave�vano nascosta nella suva. prima di cedere ta nave, una carica autodistruiuv»! 1:j UinMinMae «IfomtKadtt gupponew «MrfiS ratUdPon A/'hurlB M*r*o ÌIO*. ini «tee» pm gravi tconfin* «teOa Aorta tarwa
Persone citate: Makarov, Mann, Stalin, Tsushima, Tsushima Domenico Quihco Navi
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