Le scommesse dell'Arena

Le scommesse dell'Arena Le scommesse dell'Arena CììE si passino !e vacanze sulla riviera ligure o sulla costa adriati�ca, in ogni località marina che si rispetti ci sono alcuni luoghi sacri: una gelateria dove ci si ritrova la sera; ima panchina sul lungomare dove ci si siede ad ammirar lo struscio; un cinema all' aperto. I luoghi sacri sanno di mare quanto la spiaggia o il bazar che vende dai canotti ai ibn, e forse è per questo che Torino, d'estate, sa di mare anche lei: le gelaterie, ce le invidiano lutti; la panchi�na sul lungomare viene felicemente rim�piazzata da una panchina ai Murazzi; e per quel che riguarda il cinema all'aperto, da quanti anni esìsto l'Arena Melropolis? Le strade intomo a via Garibaldi erano ancora buie, e l'Arena già scintillava; ai Murazzi chiudevano i locali invernali, e l'Arena apriva i battenti. E continua ad aprirli, anno dopo anno, mentre cresce la città e crescono i festival e crescono anche coloro che llianno vista nascere, l'Arena. Con il bar e i popcom, come i cinema del centro; con le sedie dure e lo schermo solcato dal volo dei pipistrelli, come i cinema al mare. E nonostante le defezioni vero che troppe sale chiudono per ferie, ma quanti torinesi, in estate, gradiscono chiudersi in un cinema? fArena Melropolis c'è sempre, per gli irriducìbili. Irriducibili, si: perché un cinema all'aperto può essere una scom�messa, un patimenio, una gara di resisten�za. Una scommessa: pioverà? Non piove�rà? Di solilo, almeno a inizio luglio e fino agosto, il ciclo si gonfia di nuvoloni neri esallamente all'ora di cena. Un patimen�to: le zanzare sono calate su Torino come cavallelle. protette da corazze zebrate, dotale di trivelle al posto dei pungiglioni. Non c'è spray, zampirone, jeans che ten�ga; noi, negli effluvi velenosi dello spray, asfissiamo; loro ciucciano sangue fino a riempirsi come cisterne dell'Avis. Una gara di resistenza: se non piove, può far freddo; se si sta fermi, può fare mollo freddo; se si sta vicino al Po. può fare troppo freddo. Eppure la gente continua ad andarci, al cinema all'aperto. Perché costa 8000 lire (anloprime 12000!? No. Perché ridanno i film della stagione appena conclusa. Quel�li che abbiamo fallo la coda venti volle e i posti erano sempre esauriti, quelli che sono rimasti in cartellone tre giorni, quelli che vogliamo rivedere; il mondo corre avanti, e noi freniamo e ci voltiamo a guardare ciò die ci siamo persi. Con gli alberi del Valentino che frusciano e il sonoro che s�disperde nel cielo aperto. Alessandra Montrucchio

Persone citate: Alessandra Montrucchio

Luoghi citati: Torino