Dai satelliti al guinzaglio alle «fionde orbitali»

Dai satelliti al guinzaglio alle «fionde orbitali» IL PROGETTO TETHERED Dai satelliti al guinzaglio alle «fionde orbitali» L| IMMAGINIó quella di un Sistema solare inva�so da fiondo orbitali, ca�paci di lanciare veicoli spaziali da un pianeta ali altro sempliceiiienie usando un lungo cavo. All'undicesimo Workshop Nasa sulla propulsione spazia�lo avanzata sono prepotente�mente tornali e farsi vedere i sistemi speziali lothorod ("al guinzaglio"), E' un concatto con il quale gli italiani dovrebbero ormai averi; dimestichezza, Vi�sio le missioni Shuttle del 'it. o del '96, quando indo in orbila il non troppo fortunato satelli�te tethered (TSS) dell'Agenzia spazialo italiana, costruito doli Alonia od accompagnato da Franco Malerba noi primo voio oda Umberto Guidoni e Mauri�zio cheli noi secondo. La configurazione di base di un sistema al guinzaglio o sem�plice: duo veicoli .spaziali in orbila collegati da uu filo. Se uno di loro viene fatto allonta�nare di poco dall'altro, In dire�zione verticale rispetto alla Tona, comincerà a manifestar�si uno squilibrio fra le forze rhe agiscono su ciascim veico�lo. Attratti in modo dlvorso dal pianeta, �due oggetti spaziali tondoranno ad allontanarsi ulteriormente, esercitando una trazione sul filo e tenendolo In questo modo ben teso. Sotto questa idea generalo convivono poro duo tipi inolio diversi di sistemi ul guinzaglio; quelli che impiegano un filo conduttore, elettromagnetici Icategoria alla quale appartene�va il satellite italiano), e quelli con filo isolanti), chiamali "a inisfei imento di momento". Anche so lion lonUuii dall'applicazìoneconcréta, questi ulti mi hanno acceso molto fanta�sie parche, almeno in teorìa, sono in grado di spedirò satelli�ti o iislroiiavi su orbilo molto alio, o addirittura su altri corpi colesti, senza fare uso d�moto�ri o di carburante, il meccani�smo, cho è vaiso loro il .sopran�nome di sistemi "a fionda", si basa su un veicolo spaziale parcheggiato in orbila terreslio dal (piale si dislondo un filo lungo da veiii�a duecento chilometri, il veicolo ruota su so stesso trascinando con so il cavo, cosa che gli da un po' L'aspetto d�una colossale frusla. La si potrebbe chiamare una stazione eli transito. Da Terra viene quindi lanciato, con un comune razzo, il satelli�te da trasferire. Una volta raggitinlo l'altezza necessaria, quest'ultimo viene aggancialo dal cavo della stazione, che lo trascina nel suo movimento di rotazione e poi lo sgancia verso l'alto. L'effetto fionda sarà cosi completo. "Facciamo qualche calcolo dice Kìrk Sorensen, dol Centro di ricerche sulla propulsione del Marshall In un viaggio verso Marte l'ollanta per cento dell'energia dove essere impiegato solo per sfug�gire all'allrazìone terrestre. Con una stazione tethered po�tremmo ottenere quasi tutta quella spinta senza sprecare carburante". Cortamente le fiondo spazia�li, por quanto esaltanti, appaio�no ancora lontane nel tempo. Mollo più a portala di mano, invece, i sistemi a filo condutto�re, nei quali il cavo toso tra due veicoli interagisce con il cam�po magnetico terrestre. Uno dogli offoll�che si ottengono è quello d�una comune dinamo, capace di produrre energia elet�trica da usare sullo astronavi (proprio la caratteristica sulla quale si concentrava l'esperi�mento italiano). Ma l'interazio�ne tethered campo magnetico può anche essera utilizzata per influire sul moU dei veicoli spaziali; se anziché estrarre energia (ilottrica a sposo di quella orbitale s�compie .l'ope�razióne contraria, cioè si "pom�pa' noi cavo una corrente (otte�nuta con pannelli solari), allo�ra l'intero sistema fornisco una spinta, divoritundo una specie di motore elettrico, "Questo aspetto dei sistemi lothorod dico Luigi Hussolìno, responsabile dogli studi noli' Unita di avvio nuovo iniziative dell'Alenia spazio ò sicuramemo il più promettente ed il più vicino noi tempo. Uno dei suoi sviluppi sarà il "deorbitìng", por (aro rientrare nell'at�mosfera �satollili giunti alla fino della loro vita operativa, un'operazione fondamentale por ripulire lo spazio da perico�losi rollami. Aionia, in collabo�razione con l'Università di Ro�ma, sta lavorando ad un siste�ma lothorod capace di compie�re la manovra, Uualsius�satolli�lo potrà portare con sé un cavo conduttore che sarà srotolato al termine della sua vita utile. A questo punto, facondo circo�lare correnti; nel filo, il veicolo vorrà frenalo, scendendo fino a bruciare nellatmosfera". Esaltamento opposta è l'applicazione del "reboosting" per innalznro l'orbita di veicoli che lonciono ad abbassarsi, Atlualmente il urobloma più serio è quello della Stazioni; spaziale internazionale, che dovrà ossere periodicamente "tirala su" por evitare che rientri. Per ora la Nasa intende svolgere que�sto compito con normali molori a razzo, ma il tethered offre valido alternative, "Anche qui dico ancora Hussolìno c'è un nostro progetto, elaborato as�sieme all'azienda americana Lockheed Martin (già nostra alleala nel sistema TSS), che prevedo l'uso d�un filo da srotolare periodicamente dalla Stazione, "La corrente al suo interno scorrerà in direzione apposta rispetto a quello che avviene nel doorbiling. In questo caso, quindi, l'interazione con il cam�po magnetico terrestre sarà sfruttala non per frenare ma per sospingere la Stazione ver�so un'orbita più alla". Americo Bonanni La Nasa riprende in considerazione il sistema dei veicoli uniti da un cavo, costruito dali'Alenia Per ora è quasi fantascienza, ma in futuro potrebbe funzionare come propulsione senza carburante La navicella Tethered costruita dali'Alenia. messa in orbita per due volte, nel'92 e nel'96 dallo Shuttle, con a bordo gli astronauti italiani Malerba, Guidoni e Cheli Lo sfortunato esperimento del «satellite al guinzaglio» falli prima per Il mancato dispiego e poi per la rottura del lunghissimo cavo

Persone citate: Americo Bonanni, Cheli, Franco Malerba, Guidoni, Kìrk Sorensen, Malerba, Mauri, Tona, Umberto Guidoni