«Codice di autoregolamentazione per i Tir» di Raffaello Masci

«Codice di autoregolamentazione per i Tir» IL MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI «Codice di autoregolamentazione per i Tir» Nesi: prevedere orari, percorsi e periodi di sosta Raffaello Masci ROMA Signor ministro dei Lavori pubblici dopo una estate cosi funestata di incidenti, non pessimo pensare di ri�trovarci l'anno prossimo, in agosto, nella stessa iden�tica situazione sulle strade d'Italia. Senza cioè che sia�no stati prosi dei provvedi�menti seri. Ci può indicare quali sono le priorità che il suo ministero si è dato e in quali tempi? «La Campobasso Benevento è certamente la prima "emergenza" che sarà affronta�ta risponde alla Stampa il ministro Nerio Nesi Questo lo so per certo perché il 22 agosto faremo una riunione apposita presso la prefettura di Campo�basso. Ma questa è solo una parto della risposta alla sua domanda. Mi deve consentire prima una premessa». Prego, la esponga. «Lo Stato non è il padrone di tutte le strade. Dei 46 mila chilometri di carreggiate 30 mi�la appartengono agli enti locali. Lo Stato quindi, ed è ciò che vogbo ribadire, agisce attraver�so l'Anas solo sui restanti 16 mila chilometri. Poi ci sono i 6500 chilometri di autostrade ma queste, si sa, sono privato». D'accordo. Ma quei 16 mila chilometri sono di grandi arterie e quindi di Tondamentale importanza por la circolazione. A quali tratte metterete mano per pri�mo? «Il 20 luglio scorso è stato varato dal consiglio dei ministri un 'piano generale dei traspor�ti' che vit" impegnati con il mio ministero anche quelb del�l'Ambiente e dei Trasport,. Que�sto progetto stabilisce un inve�stimento di 200 mila mihurdi in dieci anni per tulle le strutture di viabilità del paese. Nello specifico, 95 mila miliardi sa�ranno destinati alle ferrovie e 74 mila alle strade (ii resto a Corti, aeroporti, eccetera). In ase a questo documento e vengo aUa sua domanda ho chiesto all'Anas di definire un progetto dettagliato dei lavori per i prossimi tre anni, con relativo scadenzario e di stabili�re, di conseguenza, delle priori tà. Il progetto dell'Anas. che già è stato prodotto, deve essere vidimato dalla conferenza Sta�to-Regioni che inizierà all'ini�zio di settembre. Entro il 20-25 del mese tutto sarà concluso. Solo allora sarò in grado di dire a quali tratti stradali daremo una priorità di intervento e in che cosa questi inierventi consi�steranno». E questo per quanto riguar�da la messa in sicurezza delle strade. Vogliamo par�lare ora anche dei Tir e. evcnlualmuntu, dei limili da imporre alla loro circola�zione? «Cuardi, come cittadino e auto�mobilista le confesso che avver�to una sorta di "arroganza" vogliamo chiamarla così? dei Tir sulla strada. Come ministro so però che ad ogni tir (o quasi) corrisponde una piccola azien�da di trasporto, ci sono cioè famiglie che vìvono del tir che posseggono. Questo non si può ignorare; per gli aulotrasportatori ogni limite di velocità, di tempo, d�percorsi obbligali e simili, e un limite che ha una immediata ricaduta economica negativa». Ma questi fattori sono asso�lutamente irrilevanti ri�spetto a quello della sicu�rezza, non crede? «Certo che lo credo, ci manche�rebbe. Quello che voglio dire è che sono contrario ao una logi�ca di imposizione di nuovo nor�me che venissero sentite dagli autotrasportatori come prevari�canti, lesive dei loro interessi, vessatorie addirittura. Perché in tal caso gli interessali fareb�bero del tutto per aggirarlo e noi non avremmo dato risposta a quella esigenza di sicurezza che �cittadini ci chiedono». E aliata? «E allora io conto, nella prima settimana d�settembre di costi�tuire un iomitato congiunto tra governo e rappresentanti degli autotrasportatori. per defluire, d�comune accordo, un codice di autoregolamentazione che pre�veda velocità, percorsi, orari, periodi di sosta e lutto il resto. Non quindi una imposizione verticistica, ma una norma con�divisa e quindi efficace». E l'ipotesi di ripristinare i 110 chilometri all'ora? «Bisogna fare regole che poi la gente rispetti e non formulare divieti solo per mettersi la co�scienza a posto. Non c'è dubbio che alla bassa velocità corri�sponda la prudenza e quindi la sicurezza, ma se metto il limite dei I IO e poi nessuno lo rispet�ta, a che mi servo il divieto?» Insomma più self-control e meno prouùzioni inutili? «Esallamente questo. Mi creda, servono strade sicure, servono nomo chiare e condivise, mu soprattutto serve senso civico. Sa qual è la vera emergenza? L'educazione stradale Anche 9r questo ho una strategia che i già trasmessa al parlamento snitofonna di un "piano nazio�nale per la sicurezza stradale'». per noi «Non sarà una scelta verticistica gli autotrasportatori decideranno di comune accordo con noi Saranno norme condivise e quindi efficaci» «Entro la fine d'agosto ci incontreremo in Basilicata per risolvere la prima emergenza sulle strade: la Campobasso-Benevento^

Persone citate: Nerio Nesi, Nesi

Luoghi citati: Basilicata, Benevento, Italia, Roma