Haider: al governo? Solo da premier di Tito Sansa

Haider: al governo? Solo da premier II leader della destra austriaca prospetta un suo ritomo alla politica nazionale Haider: al governo? Solo da premier «Via le sanzioni o il vertice Uè sulle riforme fallirà» Tito Sansa VIENNA Alle insistenti voci provenienti da Klagcnfurt e raccolte dal quotidiano Kurior, secondo le quali Joerg Haider intendereb�be ritornare nella «grande politi�ca» a livello federale a Vienna, il discussa governatore della Carìnzia od ex capo del Partito della Libertà (Fpoel ha risposto sorridendo con un «non ci pen�so nemmeno». In una intervista all'agenzia di notizie Apa e alla televisione austriaca h.i aggiun�to «perché mai dovrei? Sono contentissimo di governare la Carinzia e non sono certo dispo�sto a fare da secondo». Quindi, ispirandosi al noto detto di Giubo Cesare («Meglio essere il primo nell'ultimo vil�laggio della Bitinia piuttosto cho secondo a Roma»! na detto: «Non sono in alcun modo dispo�sto a fare il secondo in un qualsiasi governo, tanto a livel�lo regionale quanto a livello federale». E non ha voluto ag�giungere altro sui particolari delle voci ricorrenti di un suo immincnto ritorno in campo federale, lo quali, ha confessato il capo dei democristiani della Carinzia, Reinhoid Lexer, «ci hanno fatto tremare le ginoc�chia» e «messo in allarme il cancelliere Wolfgang Scbuessel, che teme che qualche brut�ta sorpresa possa arrivargli dal�la Cannzia». Nonostante la smentita di Haider, per altro ambigua («o primo o niente»!, il vice capo del gruppo parlamentare socialde�mocratico (Spoel Josef Gap è dell'opinione cho le parole di Haider segnaUno un suo immi�nente arrivo noi governo di Vienna. In un comunicato, Cap osserva che «il cancelliere Schuessel non è in grado di svolgere il suo compito di coor�dinatore del governo di coalizio�ne. Tutto su a indicare che è soltanto una questiono di tem�po e che Haider, il vero capo di questo governo, entrerà presto a fame parte». A Vienna si dice che nessuno, neanche il presi�dente della repubbUca Thomas Klestil, potrebbe impedirlo. Lo stesso Haider, pure smen�tendo, conferma inairettamente questi sospetti, segnalando con le sue parole (lui, che pur si definisce semplice membro del Partito della Libertà 1 di essere in realtà il «deus ex machina». l'eminenza grigia della politica austriaca; infatti, rivolto ai quattordici dell'Unione euro�pea che hanno inflitto sanzioni diplomatiche bilaterali al gover�no di coalizione viennese, Hai�der è passato a minacce più o meno velate, parlando non più a nome proprio, ma a nome dell'Austria. «Conto sulla revoca delle san�zioni ha dello all'agenzia Apa -. Conto su un rapporto positivo dei 'tre saggi'. Altrimenti temo che la presidenza francese del l'Unione europea sani in )i-ricolo e che lu riunione de 7 e 8 dicembre a Nizza sarà una dea tura morta». E' passalo poi a parlare di politica estera, an�nunciando quello che farà l'Au�stria (come se già facesse pone del suo governol in vista dell'al�largamento doH'Unione euro�pea alla Repubblica ceca e alla Slovenia che sono in liste d'atte�sa. «Se non verranno aboliti i decreti Benes (quelli concemen�ti l'espulsione di tre milioni di tedeschi dal territorio dei Sudoti. ndr) l'Ausirìa non darà la sua approvazione». Lo stosso veto verrà espresso per la Slovenia se Lubiana non abolirà lo diretti�ve di Jajce. emesse noi dopoguerrn dal maresciallo Tito con�tro la minoranza di lingua tede�sca in Jugoslavia Joerg Haider ha concluso la sua minacciosa intervista, dicendo; «Il governo di Schuessel è sulle posizioni che dico io». «No all'allargamento a cechi e sloveni se non abrogano le loro leggi ostili ai tedeschi* «Schuessel condivide la mia posizione» L'Spd: il Cancelliere ha perso il controllo della situazione Il leader dell'estrema destra austriaca Jeorg Haider è tornato a minacciare l'Ue e ha rilasciato dichiarazioni ambigue sull'eventualità di un suo ritorno nel governo di Vienna