« Ma le Fs non sono in ritardo»

« Ma le Fs non sono in ritardo» l/AD DELLE FERROVIE RISPONDE A GIUSEPPE NICOLETTI (OCSE) « Ma le Fs non sono in ritardo» Cimoli: stiamo costruendo il futuro intervento Giancarlo Cimoli* L'INTERESSANTE fillervento di Giuseppe Nico* lotti (ini «residui di stalalismo che imbrigliano ritulia» pubblicato marted�da i.u Stampa contiene un ac�cenno alla situazione «del trasporto ferroviario. In cui l'apertura del mercato non ò ululata al di In (ed e rimasta talvolta al di qua) delle lineo guido ouropoo». Non sta a me discutere l'afformazione sul generale «interventismo statalo IniiienUilo du Nicoletti. Ma dire che lo l-'eirovie dello Sluto siano rimaste «al di qua» non rendigiustizia a quanto, non solo nel solco delle direttive comunitarie, 1-.lato latto in questi ultimi due anni, Nel luglio del 19980 inizia io un processo di ristruttura�zione che ha visto nascere prima la Divisione Infra strutturo e. l'anno dopo, lo Divisioni commerciali, una per ogni segmento del tra sporto (Passeggeri 0 lunga percorrenza, Regionale, Car i;ol separazione contabile, ossognazione di aaset, perso�nale, mezzi econòmici, responsabilita gestionale 11 1 giugno del 21)111) si e COSI itili ta Trenitalia, la società che gestisco le attività di traspor�to e rUnila tecnologi. ,i del materiale rotabile K11I10 gennaio 2001 sarà la volta di infrasl rutt uj a, cho si trasfor* meni da Divisione in Socii-i.i E da giugno scorso operiamo in regime di licenza, non più di còncoaaione governativa, esattamente come i nuovi operatori ferroviari che si affacciano oggi sul marcato. Tutto questo in linea con le direttive europee e nazio�nali. L comò ".:' chiunque conosca UH po' la sturili delle Ferrovie, realizzare in un ti-nipo cosi breve questi cam�biamenti non è stata un'im�presa facile Bruxelles liu disegnato uno sconario in cui ben pie sto Io tradizionali ferrovie nazionali non aaistoranno più, né come monoliti socioturi né cun.e monopolisti sui marcato domestico. Man muno che il nostro Govamo recepiva indl'ordiniiniento nazionale lo nonno u«*, l'Azienda si è dimostrata pronta a tradurle in pratica, Le Ferrovie dello Stato come monolite non esistono più e, in vista della caduta dei monopoli, si sono date una Struttura che meglio le prepa�ra alla sfida della concorren�za l'il'-l mercato. Non sta a me dare la pagella di «europeismo» al nostro lavoro né a quello di Chi guida le altre ferrovie comunitarie. Però posso afformare che, tranne il caso del tutto particolare di Hritish Kiiil, e difficile trovine Società che in termini di rispetto dello spirilo e della lettera delle norme Ile abbiano fatto prima, pili o meglio di noi. Nel realizzare il progetto tii riassetto del�l'Azienda, Infatti, abbiamo volutamente evitato certo so�luzioni adottate altrove, for�temente condizionate dalla tradizionale cultura monopo listica e protezionistica delle aziende ferroviarie iiiizionati. Anello a costo di farci rimproverare da qualcuno di essere andati «troppo al di la» del dettato comunitario. La liberalizza/ione del tra�sporto ferroviario, che il Go�verno italiano sostiene con una intensità rara in Euro�pa, per noi rappresenta ii banco di prova finale d l'azione di risanamento e rilancio che abbiamo avvia�lo. Nessuno si nasconde la grande difficoltà di questa sfidii, ;iiìi un fatto è fuori discussione: la rivoluzione liberistu ci suri'i e sarà davve�ro storica, l'iultosto che ten�tare invano di Irenarlu. piut�tosto che subirla o affrontar�la impreparati, ci siamo uttrezzati 0 ci stiamo attrez�zando per governarla e sfrut�tarne lo grandi chance. Chan�ce che il morculo suprn offri�re solo u quelle aziende come le Korrovie dello Stato che stinmo costruendo che avranno un progetto indu�striale forte e condiviso, conti in ordine 0 servizi di qualità. ' amministratore delega tu dello Fs

Persone citate: Chan, Giancarlo Cimoli, Giuseppe Nico, Nicoletti

Luoghi citati: Bruxelles