E all'ambasciata di Algeri c'è Meriem di Francesca Sforza

E all'ambasciata di Algeri c'è Meriem BAMBINE PRIGIONIERE UN ALTRO CASO E all'ambasciata di Algeri c'è Meriem La mamma della bimba: «Qui le donne non hanno diritti» la storia Francesca Sforza lUIIINII KIUKM ha (piallili un ni, il,i sua storia il un [po' ((ime quella di Eri ca Ilo giugno vive chiuBO noll'ambasi luta di Algeri, per pania (lie suu padri: hi porti Via, coini! ha già fallo una volta Suii madre è con lei, si i liiiiniii Michela Silvestri, ò originaria dalla provincia di Broscia l'i b contonta di parla re con i giornalisti. Ha una sola pania quella di ossore dimeni naia "Si, sentirò la storia di Erica mi Im riempito il cuora di gioia (liei) ' Sono davvero felice ii-i lai, e posso Itnmagl naie .1 felli ila della inani nm» Nei prossimi giorni Michela Silvestri avi a un Incon�tro con il giudico pur DVOrO l'afTidamonto. Ci sarà anche mio marito, mu la situazione e complicata, perché quando è la donna a ohiodere la separazione i motivi devono esaoro molto gravi, «Quando ho sposato Ali ined racconta la manuna di Mciicin aro molto giovane. Lui non aveva un avoro u non lo ( ri cavii 11011111-1111. Io ho provato a dirgli di diirsi dn tare, ma lui mi rispondeva che fiiK ho non aveva un permesso di soggiorno nessu�no l'avrebbe mai prosu a luvoraru. Allora ci siamo spo�sati, io ero giù incinte. Ma avuto il parmSSSO mu hi coso non sono cambiato. Lui conti�nuava a non volar lavorair. a i.e. ,.i11lo mio giornali! ianta ar niunto. Avevo paura cho finisse in qualche giro poco pulito, si sa conio vanno lo coso (piando si corcano i soldi facili E allora ho chiesto la sopara/.iono» Meriem è rimasta a vivere con la intuirò, finclio un gior�no Ahmotl Tayeb Errahmani, padre della Ininba, chiodo il permesso di portare la figlia in vacan/a. Era il gennaio del 1999: aveva dotto elio sarobbu andato in Francia a trova�rli dogli amici, « invoco ò fuggito in Algeria con la bam�bina. «Per rivedere mia figlia riconta Micholu sono dovu�ta andare fin II. I miei suoceri mi permettevano di staro in�sieme con Moriom dentro casa, ma non potevamo usci�rò por nessun motivo». Come ha fatton raggiungere l'amba�sciata italiana? «Un giorno Alimud decide di tornaro in Italia per reclamare tloi documonti a casa dei miei genito�ri. Mentre miu madre prenduva tempo, mio padre è vomi�to qui. Ha cbiestu ai miei suoceri tli fare un giro turisti�co in citta con In bambinn. Loro glielo hanno accordato e cosi Meriem è arrivata in ambasciata. Io l'ho raggiunta dopo poco, e da allora non ci siamo piti moji.se di qui», E suo marito? «Lui dico cho vuole ancora ino, mu io ho provato tanto volto a stare con lui o non ce la faccio. Non erodo neanche cho sia un problema di culture diverse, o proprio che non riesco a sopportare il suo siile di vita, cosi itila giornata... Spero che tutto finisca al più presto». Ma gli avvocati le hanno detto che deve avere molta pazienza, che non sarà sem�plice ottenere l'affidamonlo se l'uomo non è d'accordo. Secondo la legge algerina, infatti, la bambina non può uscire dui paese senza un au�torizzazione da parte del pa�dre. Ma sarà la sentenza di affido a decidere la sorte di Meriem. Nel frattempo la piccolina e sua mamma vivono in am�basciata, dove si sentono più libere di quando vivevano a casa loro, anche se le giornato, corno ò facile immaginare, trascorrono in modo un no' irreale Erica e la suu sorelli�na, por osempìo, dopo i primi mesi hanno comincialo a stu�ro molto male, a soffrirò lu solitudine, u dosiderure di tornare a scuola con gli altri compagni. Moriom per ades�so resiste: «È ancora pìccola dìCC lu mamma e tutto lo sembra un gioco. Poi qui le vogliono Leno, ò sempre «per�sa negli uffici dell'ambascia�la a gioenre con qualcuno. Eru molto più tristo quando stnvamo a casa. Forse sono io che fatico di più a restaro chiusa qui. L'altra sora, ad esempio, era il mio complean�no (il 3 agosto), e Morioni mi ha chiesto: "Mumina porchó soi triste?" Lo ho dotto che oro triste perché oro lontana du cusu, dalla miu mamma, dalla mia vita in Italia. Lei mi ha risposto di non preoccu�parmi: 'Ci Sono io manuna. ti canterò 'tanti auguri' o tu spegnerai lo candolino'». «Ho lasciato Ahmed quando ho capito che non si sarebbe mai cercato un vero lavoro. Ma poi lui ha rapito mia figlia» «Nei prossimi giorni incontrerò il giudice per raffidamento Se il padre non dà l'autorizzazione, non potremo tornare» Meriem ha la doppia nazionalità, ma per espatriare dall'Algeria ha bisogno del permesso paterno Nella foto, bambini ad Algori

Persone citate: Meriem, Michela Silvestri, Tayeb Errahmani

Luoghi citati: Algeri, Algeria, Algori, Francia, Italia