Una volta gli stregoni usavano le torpedini...

Una volta gli stregoni usavano le torpedini... STORIA DELL'ELETTROSHOCK Una volta gli stregoni usavano le torpedini... La terapia inventata nel 1933 da uno psichiatra romano IN Piemonte il .io dicembre 1999, it Consiglio Regionale ba approvato una vRogolaniontazionosuirapplicaziono dotta toràpia otottroconvulsìviinto, la lobotoinin protrotitato o trunsorbitalo od altri simili ìiitiirvont�d�psicochinirgia», con tu (pialo s�[xingono precìso lìtnitaziani (consensi! Informato, limiti di utilizza, maniloraggia, sorvoglianza o valuluzionei |H!r |K)tor prescrivere o pradcara la terapia elettroconVul* sivonto. La stossa logge proibisco in maniora (tofìnitiva ogni gonoro d�pratica di psicochirurp.ia (tobotomiul. Montro luti pratiche sono ancora attuato in Austria, Dani�marca o Inghiltomi Ma qua! è la stiiria (lell'elettrashackV In opaclio antiche |Hir il tratta�mento dolio più svariato malattie gli stregoni praticavuio scosso eleuriclie usando torjx.dini motlondolo a contatto con ta snello doi piizionli. Più rocontomonto Emsina Darwin, |mdro dot colobre Churlos, propanova (od utilizzò) il motada dolla vertigine rotato ria, fino a provocare nausea o vomita noi pazionti. Agli albori dotta iih «litu,i j r.H 1 iiiit ria. ad ope�ra dot vionnoso Julius von Wa�gner Juaregg (Nobel por la Medi�cina noi 1927, per avor scoperto il vaiare toraixmtìco doll'inoculaziono della ma tarla nel trattamonto della doinonza paralitica) fu introdotta lapirotmipia per la cura dolla paralisi progressiva, ritenuta una inalatila mentalo, mentre si trattavo di nn'infoziono luetici Nel 1933 Sakol trattò gli schizoftvnid con Vinsulinote rapia, e von Moduna, nel 1934, con la terapia convulsivante con cardlazolo, o tcardiazol-shock-iorapia». E' opportuno ricordare che tutte queste pratiche (docce gelato, vertigini rotatorie, pìroterupia, niiilariotorapia, insuììnotorapìu otc.i provocano atroci sofforenzo e sono sluto succossìvomento abbandonato. Noi I93B lo psichialm italiano Ugo Corlolli diede una svoltu allo torapio por la cura dotto mutullio psichicho con t'appticiizione olottrica, per la prima volta su un uomo, pres�so la clinica dotto Malullìo norvoso o mentali dell'Università La Siipionzu. A questa inotodìca Corlotti arrivò dojxi avor notato elio, in un mattatoio d�Rama, �macollu�usavano una scarica olottrica por provocare noi suini dolio con�vulsioni opilotlicho, olla scopo di rondorli più mansuoti o quindi più facili da macolluro. I,o stosso Corlotti provò su molti maiali gli offotti dolla canenlo atlravorso il OpO o il tronco. «Ciò cho avevo potuta .•tporimonlare sui maiali annotò corristiondova in moda precìso a quanto r.ia s'ora stabili�to sui cani, cho cioè il iiussoggia di una enrronto altemaUi di 125 volt s atlravorso il ca|X) |)or frazio�no di secondo scatenava l'attacco opilottifonno senza |Hiricolo per tu vita o sonza lasciare inconve�nienti apprezzabili. Dato che si trattava (li mammifori di struttu�ra notovolmenio diversa sui qua�li avevo j H ituto ampiamente sporimontare con diverse modalità di applicazìono sul capo e con tempi motto lunghi il passaggio della corrente elettrica sonza al�cun danno apparente, decisi di tentare la prova sull'uomo». Si trattava di uno schizofrenico, di dico quurant'anni, raccolto por strada, e elio nessun parante ave�va mai reclamato. Anche se luci�do e orientato, ora in preda ad allucinazioni e ad ideo deliranti, apatico e abulico; tuttavia, risul�tava ossero in buone condizioni organiche gonerali. La pratica, che lo stesso Cerletti defin�con il tonnine di elettroshock io terapia clottroconvulsivante), condsteva nell'uso di un'apparecchiatu�ra (attualmente esposta nel Mu�seo di storia della medicina del�l'Università di Roma), ingom�brante ma funzionale, che me�diante l'applicazione di elettrodi in sede bitemporale consentiva l'e^podzione alla corrente elettri�ca secondo specifid paranwtri di tempo e voltaggio, lab da imi uno una crisi convulsiva, con scosso umico doniche. «Il 25 maggio dello stesso anno, dopo sd elettro�shock precisò lo psichiatra il paziente si presentava d medid in atteggiamento rispetioso, ordi�nato; era lucido, ben orientalo, si esprimeva correttamente, senza più nessun neologiimo. Da lui stesso potemmo avere notizie esatte sulla sua persona e sui suoi precedenti morbosi: era sta�to ricoverato dl'ospcdde psichia�trico di Milano il 28 dicembre 1937 con turbe dlucinatorie a carico dell'udito, con l'idea fissa di essere persegdtato dai fami�gliari. Diagnosi: schizofrenia». La cura sembrava quindi futi donare (andie perché eliminava lo proteste e le lagnanze dei malati?) e trovò applicazione si�no agli Anni 60, L'elettroshock terapia ben presto si estese negU ospedali psichiatrici europei e americani. Tde trattamento era indicato non solo nelle depressio�ni gravi, ma anche nell'ulcera peptica, poliomielite, orticaria, asma, incontinenza, eiaculazio�ne precoce ed anche nella disme�norrea (mestruazioni dolorose); indicazioni che d sono poi dimo�strate del tutto immotivate e dannose... Il tasso di mondila era di 1 per 1000, ma più frequen�ti erano le complicazioni (40 per cento) soprattutto di tipo osteoarticolare: il 20 per cento dei pazienti trattati con l'elettro�shock sub�fratture da compres�sione delle vertebre. In seguito la tecnica inizia lo fu soggetta a modifiche allo scopo di ndurre gli effetti collaterab e aumentare i presunti effetti terapeutid, attraverso il migliora�mento delle apparecchiature e protezione dd malato adottando specifici accorgimenti: dalle po�sture precauzionaU e l'uso di promodicazionì, all'mdicaziane anestesiologica e di farmaci mio�rilassanti. Lo scopo dell'affanno�sa ricerca di Cerletti fu quella d�individuare, in era prefarmacologica, un percorso terapeutico che potesse alleviare le sofferenze della malattia mentde. L'olettroshock (E. S.) ne era strumento, ma primitivo, violento e priva di 1.indaiin.•mi scientifici. Del resto, lo stesso Cerletti, dieci anni dopo il suo primo esperimento sull'uo�mo, quasi a volersi ricredere, scriveva: «Lo dissi già fin dalla prima volta che io presentai l'È. S., che mi auguravo che questo metodo aggressivo, violento, ve�nisse al più presto abbandonato per metodi meno drastici, e sto lavorando attivamente in questo senso: sarò il primo a rallegrarmi quando l'È. S. non verrà più applicalo». Ernesto BodM GII strumenti dell'elettroshock: la pima grande serviva per I maiali, gli elettrodi sul tavolo per gli esseri umani

Persone citate: Cerletti, E. S., Ernesto Bodm, Rama

Luoghi citati: Austria, Milano, Piemonte, Roma