L'Eta sfoga nel sangue la sua rabbia

L'Eta sfoga nel sangue la sua rabbia L'Eta sfoga nel sangue la sua rabbia Ucciso un militare dopo la morte del commando di Bilbao Stefano Tallio MADRID Gli assassini dell'Età non si fermano. Come se la morte dei quattro componenti del commando terrorista saltato in aria a Bilbao su una macchi�na carica di esplosivo avesse dato nuovo slancio all'orga�nizzazione, come se il lutto i militanti etarras lo osservas�sero spargendo altro sangue. Ieri, la roulette delle morte si è fermata su un militare, un sottotenente dell'esercito che stava rientrando nella sua casa di Berrizoar dopo una giornata di lavoro nella caser�ma di Aizoain, vicino a Pamplona. Francisco Casanova è stato freddato con tre pallottole alla testa, ventiduo minuti dopo le 15: la tredicesima vittima dal 28 novembre 1999, giorno in cui l'Età ha proclamato la fine della tre�gua . Immediatamente, il mini�stro della difesa Federico Tril�lo ha interrotto le vacanze per recarsi sul luogo del delitto ma, al di là delle parole del premier Aznar che ha chiesto agli spagnoli di non lasciarsi intimorire dalla nuova ondata terrorista, una pericolosa sen�sazione di impotenza inizia a farsi strada. Lo si capisce dai grandi attentati, ma anche da fatti più piccoli come quello acca�duto a Portugalete, un paesinq vicino a Hilbiio, nelle stes�se ore in cui si consumava il delitto di Casanova. Dieci gio�vani incappucciati simpatiz�zanti dell'Età hanno seque�strato un autobus e lo hanno dato alle fiamme dopo aver costretto i passeggeri a scen�dere. Nessuna vittima in que�sto caso, ma il fatto che gli attentatori siano riusciti a darsi alla fuga certo non con�tribuisce a tranquillizzare la coscienza tli un popolo scon�volto dalla violenza. Se a San Sebastian la Poli�zia è dovuta intervenire per separare i dimostranti ami Età da quelli filo Età, nelle ore che hanno preceduto l'ultimo attentato, in tutta la Spagna, si erano infatti ripetute le manifestazioni contro il terro�rismo. A Zumaya, migliaia di persone si erano radunate in silenzio di fronte al municipio dove è stata allestita la came�ra ardente di Jose Maria Kor�ta, l'industriale ucciso marte�d�e a Madrid, nella centralissi�ma Puerta del sol, centinaia di persone avevano innalzato canelli con su scritto. «Baschi sì. Età no». Iniziative che sono andate ad aggiungersi alle molte paro�le di solidarietà ricevute dalla Spagna nelle ultime ore. Cuci�le del Papa, anzitutto, che al termine dell'udienza generale di piazza San Pietro ha voluto accomunare nella condanna della violenza le bombe di Mosca e quelle della Spagna: ((Auspico di cuore -ha detto il Ponteficeche cessi ogni for�ma di violenza seminatrice di lutti e di dolore». Ma anche l'incoraRgiamenlo del presi�dente deUa commissione euro�pea Romano Prodi e la solida�rietà del consiglio d'Europa jit bocca del presidente del'assemblea Russel-Johnston. Tutto inutile, tutto vano. Alle 15,22 l'orologio della morte è tornalo a suonare al 109 di «calle de Askaiasuna», via della libertà, a Berrizoar, dieci chilometri a nord di Pamplona. Uno sconosciuto è sceso da un'auto e, dopo essersi avvici�nato a Francisco Casanova che stava aprendo la porta del garage, lo ha colpito con tre colpi di pistola alla lesta. Richiamati dagli sparì, i primi ad accorrere sono stali il figlio di Casanova, un bambino di 11 anni, e la moglie che i primi soccorritori hanno tro�valo ancora abbracciata alla vittima. Quando è arrivala l'ambulanza, però, non c'era già più nulla da fare: le pistoteltale dell'assassino non han�no lascialo scampo al quaran�tasettenne sottufficiale del�l'esercito. Come sempre, come sem�pre dopo ogni moite, immedia�lo è partito il carosello dello dichiarazioni. Tra le più signi�ficative, c'è probabilmente quella di Patxi Zabaleta, dirijente di Euskal Herritarrok, il traccio politico dell'Eia che ha chiesto ai terroristi di fer�marsi perché: «Non è possibi�le continuare così, in questo modo finiremo tulli in un disastro». Parole che sembra�no in parte contraddire, o quantomeno indicare una strada diversa dà quelle pro�nunciale marted�da Arnaldo Otegi, portavoce di Eh, che aveva definito «compagni e patrioti» i quattro terroristi saltati in aria a Bilbao mentre erano in procinto di realizza�re un nuovo allentato. Il sottufficiale freddato con tre colpi vicino a Pamplona. In tutto il Paese manifestazioni contro la violenza ti dolore dei genitori del sottotenente ucciso; a Tianco Aznar con il ministro Oreja