Un vice ebreo per la presidenza di Gore di Franco Pantarelli

Un vice ebreo per la presidenza di Gore Un vice ebreo per la presidenza di Gore E'Lieberman, il senatore che attaccò Clinton sulSexgate Franco Pantarelli NEW YORK Albert Gore ha scelto il suo vice: è Joseph Liebennan, senatore del Con�necticut, che sarà il primo ebreo mai candidato alla vicepresidenza degli Stali Uniti. E' possibile che la voglia di «fare storia» abbia influito sulla scella di Gore, visto che un altro momento storico, quello in cui John Kennedy divenne il primo presiden�te cattolico, prese le mosse dalla Convention democratica tenuta a Los Angeles, vale a dire proprio nella città in cui avrà luogo questa volta, a partire da giovedì. Ma è più probabile che su quel segnale, che pure è stato subito rimarcato, un altro abbia prevalso, e cioè che Liebennan fu il primo esponente democratico di primo piano, nei giorni tristi dello scandalo Lewinsky, a criticare apertamente Bill Clinton. Lui e il Presidente sono amici, hanno studiato insieme a Yale e nel corso degli anni si sono fatti reciprocamente diversi favori, ma questo non gli impedi di uscirse�ne con la sua condanna morale per ciò che Clinton aveva fatto con la giovane slagisla. La preoccupazione per il peso che T'eredita morale" di Clinton polrà avere sul volo è tanto diffusa che a quanto pare lo stesso Presidente ha decìso che in un pros�simo discorso (lunedi, dicono i bene informatil assolverà Gore di lutti i peccati, nel senso che si assumerà tutte le sue responsabilità personali esortando a non confondere Gore con lui. Con la scella di Lieberman, dun�que, Gore ha presumibilmente pen�salo di parare l'eventuale sfrutta�mento della faccenda Lewinsky da parte dei repubblicani, che pure decisi a mostrarsi «conservaton con un cuore» non hanno comunque perso occasione per fare allusioni. Lieberman è anche uno secondo il quale «chi tocca le forze armale muore», e anche questo può in qual�che modo bilanciare la scella milita�re proclamala da Bush. Non e inve�ce chiaro, al momento, quanto pos�sa incìdere sul piano elettorale il suo essere ebreo. Di sicuro funzionerà a New York, dove gii elettori israeliti sono mollo numerosi, ma sebbene in questo momento Gore non possa certamente parlare di Stati «sicuri», si può certo dire che New York non è quello più a rischio. Semmai, il fatto che lui sia uno stretto osservante dello Shabbat, il sabato in cui la religione ebraica richiede di non lavorare, potrebbe creare dei proble�mi, perché un Presidente (e il vice lo è potenzialmente) deve essere dispo�nibile 24 ore su 24. Ma lui ha già fatto sapere di essersi consultalo e di avere concluso che un richiamo dell'mteresse pubblico lo sollevereb�be automaticamente dall'obbligo dello Shabbat. Ieri Joseph Lieberman aveva già un appuntamento politico un inter�vento alla Convention dell'Afl-Cìo, l'oiTganizzazione sindacale, del Con�necticut quando si è sapulo che da un momento all'altro Gore lo avreb�be chiamato al telefono per offrirgli la vicepresìdenza. Lui ne ha parlalo come di ima cosa «al di là di ogni sogno che io abbia mai sognato», e proprio mentre slava dicendo que�sto si è sentito un rumore nella sala piena di sindacalisti. Liebennan s�è interrotto e ha chiesto ansioso: «Era per caso lo squillo di un telefono?». Poi, tanto per entrare da subito nello spirilo competitivo richiesto, si è detto felice che la notizia della scelta d�Gore lo abbia raggiunto iroprio li, alla Convention sindacae, dove «i lavoratori e i loro interes�si sono la priorità assoluta». Liebennan ha battuto nella stret�ta finale vari personaggi di spicco del partilo democratico come il capo dei deputati Dick Gephard. ìl senato�re John Kerry e la signora-governa�tore del New Hampshire, Jeanne Shaheen. Lei s�è subito allineata dicendo che quella di Liebennan e sta «una scella eccellente» perché lui «è un uomo di forte carattere e di forti principi, e anche uno die davve�ro capisce di economia». Ad aiutare Gore nella sua scelta sono stali la moglie Tipper. il capo della sua campagna Bill Daley e naturalmen�te Warren Christopher, l'ex segreta�rio di Stato da lui assunto per selezionare il possibile vice, proprio come Dick Cheney era stato assunto da Bush. La differenza è Cheney, alla fine, ha selezionato se stesso. Bill Daley. da poco subonirato. è visto come 1 uomo capace di raddriz�zare le sorti della candidatura demo�cratica, che al momento inseguì' nei sondaggi con diciassette punti per�centuali d�distacco su Bush So non riuscirà a produrre un'inversione importante onlro la finn della Con�vention, la salila lungo la quale Gore sta attualmente correndo si farà mollo più ripida. Il politico del Connecticut ha già detto che si sentirà esentato dal rispetto del sabato in caso di bisogno L'annuncio della scelta è stato fatto nel giorno in cui il distacco dai repubblicani è salito a 17 punti Il candidato a numero due della Casa Bianca è un accanito sostenitore delle Forze Armate Questo può aiutare i democratici a rincorrere il rivale Bush sul programma militare A simssra il candidato democratico Al Gore con Joseph Lieberman che ha accetuto ieri di correre per la vice-presidenja

Luoghi citati: Connecticut, Los Angeles, New Hampshire, New York, Stali Uniti