Su Tor Vergata svetta già una croce di 36 metri

Su Tor Vergata svetta già una croce di 36 metri Su Tor Vergata svetta già una croce di 36 metri Due anni di lavoro per bonificare 1350 ettari che accoglieranno l'«invasione» Luca Tornati ROMA Tra una settimana Tor Vergala non sarà più un'espressione geografica vaga sulle mappe di Roma, ma una realtà da 350 ettari attrezzali con la croce da 36 metri che svetta su Roma Est. Il «battesimo del fuoco» è previsto il 19 e il 20, quando si concentreranno nell'area un milionie duecentomila persone: �giovani della Giornata mondiale della gio�ventù, chiamati a raccolta a Roma da Giovanni Paolo II Per l'accoglien�za, da due anni sta lavorando un'or�ganizzazione gigantesca, appena ro�data il Primo Maggio per il Giubileo del lavoratori ed ora pronta a fare di più e meglio. Le cifro parlano da sole. La sona recuperata in due anni di lavoro assomma a 350 ettari, dove sorgi: la seconda Università di Roma e alla fine dell'operazione saranno stati spe�si 252 miliardi. Il Comune oe ne ha messi 91 e spiccioli in strade di collegamento col resto di Roma; fUniversità ha investito 84 miliardi per la viabilità interna e la bonifica dell' area eliminando le discariche a delo aperto. U resto è dello Stato. L'idea ambiziosa, che il rettore Finazzi Agro ripete convìnto, è di fame un grande campus universitario. Il sindaco Ru�telli ha mandato un messaggio rassi�curante ai romani: «Venite e parteci�pate», sicuro die tulle le strutture saranno pronte superando la solila frenesia aeU'uliinio momento. Otto giorni fa è stata solennemen�te innalzata la croce di 36 metri di legno e acciaio che dal lato sinistro dei palco sorveglia �giovani pronti a stringerai attorno al Papa. Ma do�vranno faticare per arrivare fino a B: i 350 ettari infatti sorgono nel qua�drante Est della città, dcipo il raccor�do anulare, a metà tra la via Tuscolana e l'ingresso dell'autoalrada per Napoli. Il percorso di awidnamenlo al «campus» è un dedalo di strade e giravolte asfaltale appena costruite. I calcoli degli esperti sono impie�tosi: la superficie totale dell'area può accogliere tre milioni di persone in piedi e stipate come sardine: comodi, ce ne staranno 1,5 milioni, tanti quanti saranno �giovani se verranno superate le previsioni che si fermano alla soglia di 1,2 milioni. Poi cC ìl palco, di duemila metri quadrali. alto 8 metri da terra, interamente in legno, e da mettere a posto i 650 posti a sedere per cardinali, arcive�scovi e vescovi che celebreranno con il Papa la veglia del 19 sera e la grande messa di domenica. Davanli, nella grande spianata, l'area asfalta�ta prevede 14 mila posti a sedere per �«vip» e poi a perdita d'occhio seduti a terra gli altn, che vedranno il Papa nella veglia notturna grazie a 14 maxischermi. Questa è oggi Tor Ver�gata. L'unica area di Roma capace di accogliere tanta moltitudine dopo lesperienza torrida di Parigi nel 1997. Per frenare la disidratazione, in campo scenderanno tre milioni e 600 mila litri di acqua potabile sotto forma di bottiglie collocate nelle 51 piazzole atlrezzate. E se non basta, come non basterà, l'azienda delle acque, l'Acea, ha messo in campo un esercito di tremila fontanelle, quelle che hanno reso famoso il centro storico della città. Il Papa arriva sabato 19, alle 20, in elicottero direttamente da Castel Gandolfo. Ma i giovani saranno li ad aspettarlo da una montagna d�ore: �primi arrivi s�prevedono al mattino da tutte le direzioni possibili. Un milione e duecentomila significa 20 mila pullman che dovranno restare fermi bene al largo. E così, tulli a piedi, secondo percorsi di avvicinamento studiali senza dubbio, mu assai lunghi: dai 3-4 chilomciri dei più fortunali ai 10 di quanti arrive�ranno da via Tiburtina e altrettanti per la marea umana dalla Tuscolana per veicolare tutta la zona Nord della città Alle dicci di sera di sabato, forse più lardi, terminerà la veglia con il Papa che se ne va per tornare la mattinu dopo già alle 8. I giovani resteranno li. a donnire, a vegliare, moltissimi a pregare. Dopo la messa della domenica, il vero momonlo critico che gli organizzatori temono di più: il deflusso, con gli ultimi, resteranno un altro pomeriggio ad aspettare il loro turno. Vigileranno 5 mila uomini dei servizi di sicurezza, ìl doppio d�volontari. 14 mila bagni chimici, 2.200 raccoglitori di rifiuti. Sperando che bastino. Papa Giovanni Paolo II

Persone citate: Finazzi, Giovanni Paolo Ii

Luoghi citati: Castel Gandolfo, Napoli, Parigi, Roma, Roma Est